Risparmio in bolletta, arrivano le finestre liquide

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Innovazione direttamente dalla Natura: un team di ricercatori di Toronto ha sviluppato le finestre liquide per risparmiare in bolletta e rendere eco-friendly la propria casa riducendo i consumi di riscaldamento, luce e raffrescamento. Ecco come funzionano e se convengono davvero. 

finestre
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Trovare soluzioni per risparmiare energia ed evidenziare l’efficienza energetica è diventata una priorità. Non a caso, ormai ci si ispira sempre di più alla Natura che, con perfezione, sa utilizzare al meglio le risorse disponibili. E studiando i meccanismi naturali, si aiutano l’innovazione e la ricerca dal punto di vista delle fonti di energia rinnovabili.

Lo studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto ha infatti evidenziato un sistema fluidico in più strati, in grado di ridurre i costi energetici e far risparmiare in bolletta. Infatti, con questo sistema si ottimizza riscaldamento, raffreddamento e illuminazione degli edifici grazie alla lunghezza d’onda, all’intensità e alla dispersione della luce attraverso questa sorta di finestre liquide.

Finestre liquide, come funzionano

finestre efficienza energetica
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Il leader del team di ricercatori Raphael Kay spiega come si è arrivati alle finestre liquide: ha intuito grazie ai calamari che, grazie alla loro pelle, possono controllare l’assorbimento della luce. Infatti, queste finestre hanno il potere della microfluidica. Il prototipo è composto da fogli piatti di plastica permeati da canali di qualche millimetro di spessore dove si possono pompare dei fluidi personalizzati da pigmenti, particelle o altre molecole.

Così facendo, si ha il controllo della luce su tipologia e direzione. Questo multistrato formato da fogli di plastica con questi liquidi è in grado quindi di controllare intensità, filtraggio della lunghezza d’onda, regolazione della diffusione della luce. E con questa innovazione, si possono anche progettare delle facciate di edifici.

Finestre liquide, convengono davvero?

Secondo gli ultimi dati e in vista della probabile approvazione della direttiva case green, gli edifici in media consumano il 32% dell’approvvigionamento energetico mondiale. E il fattore che fa lievitare i costi in bolletta è controllare la temperatura interna delle singole abitazioni. Riscaldamento e raffrescamento fanno raddoppiare i consumi energetici tutto l’anno, visto che si mettono in funzione il primo nel mesi freddi e il secondo durante la stagione estiva.

Trovare soluzioni capaci di controllare e modulare il calore è una priorità, oltre a cercare di trattenerlo durante i mesi freddi. Sono stati eseguiti diversi esperimenti per testare la finestra liquida anche in situazioni molto estreme e i ricercatori si sono resi conto che basta uno strato solo di liquido per ottenere un risparmio energetico del 25% sui costi energetici per quanto riguarda riscaldamento, illuminazione interna e raffreddamento.

L’obiettivo, come ha descritto il team leader, è quello di incrementare il risparmio in bolletta del 50% e avere grossi vantaggi anche per diminuire l’impatto ambientale che comporta l’emissione di CO2.

Scegliendo in modo oculato la tipologia di impianto di riscaldamento per la propria casa, si potrebbe arrivare al livello delle case green a zero emissioni e avere consumi bassissimi senza rinunciare a nulla.