Risparmiare in bolletta ora si può: ecco le ultimissime alternative ai condizionatori

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Si prospetta un autunno da incubo a causa delle recenti previsioni dell’aumento delle bollette di luce e gas. Come fare per risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori e al riscaldamento a metano e con altri derivati dei combustibili fossili che non ti aspetti come braciere, stufa a pellet, coperte e la stufetta a candela.

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Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Modellino di casa avvolto da un caldo maglione

Lo spettro del caro bollette si sta abbattendo come una mannaia, soprattutto dopo i recenti avvenimenti che hanno fatto schizzare alle stelle il prezzo di luce e gas. L’incubo razionamenti e la prospettiva di un inverno gelido hanno fatto aguzzare l’ingegno di alcuni e strizzare l’occhio ad altri riguardo certe alternative per risparmiare soprattutto sul riscaldamento.

Se in Italia una buona fetta di connazionali già hanno provveduto a sostituite le caldaie a gas metano con le pompe di calore, il rischio black out ha indotto a pensare a delle alternative più o meno valide per far fronte a questa problematica. O semplicemente, per non accendere un mutuo al fine di pagare le bollette. Tutto su come risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori.

Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Dettaglio bolletta elettrica

1. Stufa a pellet

Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Stufa a pellet accesa

Forse l’alternativa più conosciuta e valida al gas. Non per nulla, sono molto richieste. Come per la legge della domanda e dell’offerta, i costi di questa biomassa sono schizzati rispetto al 2021. Pensate che un sacco da 15 chili si pagava anche uno o due euro, mentre ora come ora il pellet è arrivato a 1 Euro al chilo.

Però resta valida come opzione in quanto si risparmia il 44% all’anno dei costi in bolletta. Con l’Ecobonus si può usufruire della detrazione del 65%, mentre col Bonus Ristrutturazione si può arrivare al 50%, in entrambi i casi di detrazione IRPEF. Alcuni modelli, chiamate idrostufe, si possono collegare ai termosifoni e possono anche produrre acqua calda.

Rispetto ad altri materiali, il pellet viene ricavato dagli scarti di lavorazione del legno vergine. Però, assicuratevi di comprare pellet certificato e di qualità. Così facendo, si prolunga la vita della stufa e si facilita la manutenzione, visto che ci saranno pochi residui. Due nei: si deve pulire giornalmente e, in caso di black-out elettrico, non funzionerebbe.

2. Caldaia a biomassa

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Caldaia a biomassa

Altra alternativa è questa caldaia che può essere alimentata a legna, a pellet o a cippato, o con scarti come gusci di frutta secca o noccioli di pesca. Sono delle soluzioni sicure, a basso impatto ambientale in quanto alimentate da una fonte di energia rinnovabile. Scelta conveniente perché il risparmio si stima dal 20 al 50% rispetto ai combustibili tradizionali.

Gli esperti suggeriscono di optare per una caldaia a fiamma inversa o rovesciata. Vantaggiose, ma sono problematiche per quanto riguarda l’ingombro delle stesse e lo stoccaggio del combustibile: se per una stufa a pellet potete comprare anche pochi sacchi alla volta ed è compatta, per una caldaia a biomassa si suggerisce sempre di ordinare i bancali e  ha bisogno di una stanza tutta dedicata. Ovvero un luogo fresco e asciutto, senza umidità.

3. Caminetto a legna

Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Caminetto a legna acceso

Guardando al passato, il caminetto resta il must per scaldarsi a poco prezzo. Ci sono numerose tipologie, anche a etanolo oltre a legna e pellet, ma soffermandoci su quelli a legna. La differenza sta se ha la camera chiusa, che permette di controllare la combustione e limita la dispersione di calore, o la camera aperta, i caminetti di una volta, dove si disperde un po’ il calore attraverso la canna fumaria.

Ovviamente, in entrambi i casi la manutenzione deve essere impeccabile come la pulizia della canna fumaria. Ma scalda davvero? Se contiamo che per scaldare una casa da 100 mq bastino 10 kg di legna, si spenderebbe circa 2 Euro al giorno. Fermo restando se il costo del combustibile non aumenti.

4. Braciere

Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Braciere acceso

Il riscaldamento dei bisnonni quando termosifoni, caldaie e pompe di calore non esistevano. Ci si riuniva intorno e ci si scaldava mentre ci si raccontava storie e ci si addormentava. Si tratta di un recipiente tondo con carboni ardenti, arredo d’epoca e trovabile in rinomati negozi dell’usato come rappresentante degno dell’arte povera. Il contenitore era di metallo quale rame, ferro oppure ottone. Dotato di due maniglie laterali per spostarlo, a volte però era dotato di base in legno per poterlo sollevare da terra e scaldarsi i piedi.

Ci si poteva bruciare di tutto, dalla legna al carbone, fino alle scorze degli agrumi (e in questo caso, si profumava casa). Ai tempi, si raccoglievano dei ramoscelli e ceppi per produrre il carbone con un grosso falò e poi, ottenuto il materiale, si stipava per poi prenderlo al bisogno.

Qui si potevano anche cuocere degli spuntini come semi di zucca tostati, ma alcuni ci cucinavano pure i peperoni o abbrustolivano il pane. Si sceglieva dove posizionare il braciere e ci si riuniva con tutta la famiglia, magari sfruttando candele e lampade a olio per avere un po’ di luce.

Recentemente, online sono tornati in auge, soprattutto i modelli dotati di campana per preservare vestiti e mobili dal contatto col fuoco, il vero pericolo di questo sistema alternativo di riscaldamento.

5. Coperte e plaid

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Morbida coperta bianca in plaid

Se in soggiorno ci si scaldava con il braciere, nella zona notte ci si ingegnava con le coperte e i plaid. In realtà, anche in tempi moderni si suggerisce di spegnere i termosifoni la sera prima di andare a dormire per il fatto che tra pigiami pesanti e tessuti come la lana, si ha un notevole tepore che può andare avanti per tutta la notte. I plaid possono essere anche un valido aiuto nelle serate fredde autunnali, magari quando state fermi sul divano a guardare la TV.

Per quanto riguarda le coperte e soprattutto i piumoni, abbondare è meglio che deficere, aggiungendone il più possibile per rimanere caldi la notte. Per mantenere l’igiene, abbiate cura di posizionare lenzuolo sopra e sotto, oltre che copriletti e soprattutto il copripiumino. Potrete lavare e cambiare settimanalmente quelli e andare avanti mesi senza dover lavare spesso le coperture pesanti. Per i plaid nessun problema, in quanto i tessuti moderni si asciugano anche subito.

6. Scaldarsi con le candele? Ecco come!

Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Candele per metodo Winter

Si tratta del metodo Winter, dal nome del suo “inventore” Dylan Winter, diventato virale grazie a un video e che pare abbia brevettato il metodo, facendo partire un business del riscaldamento fai da te. Se non volete comprare la stufetta a candele, potete farvela da soli. Servono quattro candele tea light, due vasi di terracotta e un vassoio di metallo. Non si deve fare altro che posizionare le candele sul vassoio, accenderle e coprirle con un piccolo vaso di terracotta con il foro chiuso.

Si posizionerà quindi il secondo vaso più grande senza coprire il foro. Il metodo sfrutta l’aria interna scaldata che tenderà ad andare in alto. L’aria nel primo vaso, essendo tappato, incontrerà una corrente pertanto l’aria calda andrà nel secondo, uscendo dal foro. Così, si riscalderà la stanza.

Con 0,32 centesimi al giorno, potrete in teoria scaldare un ambiente, visto che la durata delle candele è tra le 2 e le 4 ore. Ma ci sono tante variabili, come la metratura ad esempio e la manualità di chi opera. In ogni caso, assicuratevi di stare lontano da tessuti e altri oggetti che possano prendere fuoco facilmente.

Risparmiare in bolletta: ecco l’alternativa ai condizionatori
Calda e avvolgente coperta in plaid

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Queste sono solo alcune alternative ai riscaldamenti tradizionali. Potete tranquillamente sperimentare queste alternative ma cercate di stare attenti a scherzare con il fuoco: il pericolo di intossicazione e di incendi è molto alto, specialmente se siete inesperti.