Produrre energia dalle alghe: nuova risorsa rinnovabile

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

 Energie rinnovabili: scoperto come si produce energia dalle alghe grazie a un dispositivo particolare. È stato in grado di alimentare un microprocessore per un anno grazie a un processo del tutto naturale e che grazie all’esperimento condotto dall’Università di Cambridge potrà essere la base per la produzione di energia sfruttabile per dare energia a piccoli dispositivi, in alternativa al fotovoltaico, grazie ai cianobatteri.

Alghe su un sasso
Achim Scholty / Pixabay

Alimentare un dispositivo elettronico per ben un anno con delle alghe. Impossibile, eppure è successo.

Uno studio di un team di ricercatori dell’Università di Cambridge è riuscito a dare energia ininterrottamente per ben 365 giorni a un microprocessore, servendosi di alghe verdi-azzurre, note nella comunità scientifica come cianobatteri.

Un successo scientifico che mette le basi per una nuova energia rinnovabile che in futuro potrà essere impiegata per l’alimentazione semplice di piccoli dispositivi elettronici, allo scopo di risparmiare in bolletta ma anche per far bene all’ambiente.

Gli studiosi hanno osservato dei particolari cianobatteri, precisamente i Synerchoicystis, cianobatteri di acqua dolce.

La loro caratteristica è quella di assorbire l’energia solare attraverso un processo naturale che le piante terresti fanno ogni giorno, ovvero la fotosintesi. La corrente elettrica generata, in iterazione con un elettrodo di alluminio, ha potuto dare energia a un microprocessore Arm Cortex M0+.

Ecco perché le alghe sono la nuova fonte rinnovabile

distesa di alghe
fraugun / Pixabay

Ebbene, il team si aspettava che il microprocessore ricevesse energia mediante questa particolare alga, ma di certo non per un anno intero.

Questa sorta di dispositivo fotosintetico è innovativo in quanto non si scarica come una batteria, in quanto usa costantemente la luce solare come fonte primaria di energia.

Gli studiosi hanno testato la funzionalità del sistema sia in un ambiente indoor, sia in un ambiente esterno dove c’era luce naturale.

Ebbene, l’ulteriore novità è che queste alghe verdi-azzurre, attuando il processo di fotosintesi, possono fare a meno della luce solare e quindi hanno prodotto energia anche in condizioni di oscurità.

La fotosintesi per questi organismi è il processo con il quale si nutrono, quindi non hanno bisogno di cibo specifico. Un sistema economico, realizzato con materiali comuni e riciclabili. E proprio per questo fa furore se confrontato con le energie rinnovabili comunemente usate.

Considerando il fatto che non si possono adoperare per dei vincoli o per i costi eccessivi per la maggioranza delle volte.

Rinnovabili, l’importanza della fotosintesi dalle alghe

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Energy & Environmental Science e tra i partecipanti figura anche Paolo Bombelli, professore del Dipartimento di Biochimica all’Università di Cambridge che è anche il principale autore di questa ricerca.

Un modo green ed economico per alimentare telefoni, orologi, computer e altri meccanismi anche in luoghi remoti della sfera terrestre, dove l’elettricità difficilmente potrebbe arrivare.

Ma quello che evidenzia il team è che questo sistema potrà senza dubbio replicarsi anche centinaia di volte, allo scopo di alimentare una grande quantità di piccoli dispositivi o piccoli elettrodomestici, in caso di applicazione nell’ambiente domestico.

In futuro si vorrà arrivare a provare ad alimentare grandi dispositivi, ad esempio grandi elettrodomestici, aumentando la quantità di alghe.

In attesa che questa ricerca si perfezioni e che si possa davvero usare la fotosintesi dei cianobatteri come fonte di energia rinnovabile, la nostra guida suggerisce quali elettrodomestici consentono di risparmiare tanto e come usarli per non avere brutte sorprese nelle bollette luce e gas!