Pannello fotovoltaico stand-alone: di cosa si tratta e perché conviene?
Si parla sempre più spesso di fotovoltaico. In particolare sono numerose le famiglie o comunque le utenze domestiche che vi si avvicinano, alla ricerca di modi per impattare meno sull’ambiente e certo non ultimo per risparmiare sulle bollette. Proprio per questo genere di utenza, un pannello fotovoltaico stand-alone potrebbe rappresentare una scelta interessante e a seguire vedremo il perché.
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- Pannello fotovoltaico stand-alone per zone isolate
- Pannelli fotovoltaici classici e stand-alone
- Batterie di accumulo per impianti fotovoltaici
- Impianti stand-alone e impianti a isola ibridi
- 06Quanta energia produce un pannello fotovoltaico stand-alone
- Galleria idee e foto Pannello fotovoltaico stand-alone
Galleria foto ed immagini

Un impianto fotovoltaico stand alone (detto anche off grid) non è connesso alla rete elettrica nazionale. Si compone di uno o più pannelli, inverter, un regolatore di carica e una o più batterie.
Chi installa un impianto fotovoltaico di questo tipo raggiunge l’indipendenza energetica e consuma unicamente l’energia che produce. Si tratta di un ottimo modo per tagliare del tutto la bolletta della luce, ma bisognerà dimensionare a dovere l’impianto.
Può trattarsi di una scelta piuttosto radicale, che va fatta solo dopo aver maturato la giusta consapevolezza su cosa comporti e aver fatto bene i conti per capire se nel proprio specifico caso sia o meno una strada percorribile.

Pannello fotovoltaico stand-alone per zone isolate

Un impianto fotovoltaico stand-alone spesso è anche detto isolato o ad isola, in quanto viene impiegato in zone isolate e non connesse alla rete elettrica.
La possibilità di rifornire di energia elettrica anche abitazioni che, per le più varie ragioni, non sono connesse alla rete di distribuzione della stessa. Questo è uno dei più interessanti vantaggi di questo tipo di impianti fotovoltaici.
Il fotovoltaico a isola è sostanzialmente autonomo, produce energia per alimentare solo le utenze a cui è direttamente collegato. Va necessariamente abbinato a delle batterie di accumulo, che immagazzinino l’energia prodotta (in surplus) durante le ore di sole per renderla disponibile la sera, la notte o nei giorni in cui il cielo è molto coperto.
Va detto che i pannelli di ultima generazione riescono a produrre energia anche quando non direttamente esposti al sole, ad esempio in giornate molto nuvolose, ma le batterie restano comunque una componente essenziale.
Pannelli fotovoltaici classici e stand-alone

Chi desiderava dotarsi di un impianto fotovoltaico di tipo residenziale, fino a poco tempo fa, si trovava davanti ad una sola opzione, quella di connettersi comunque alla rete elettrica nazionale, stipulando un contratto di “scambio sul posto”.
Questo accordo con il gestore della rete permetteva di vendere l’energia eventualmente prodotta in eccesso e non auto consumata e naturalmente di usare l’energia della rete, qualora non se ne producesse abbastanza per le proprie esigenze.
Con questo accordo, in genere, il prezzo pagato dal gestore per acquistare i kWh in eccesso era notevolmente inferiore a quello applicato dallo stesso nel rivendere energia agli utenti al momento del bisogno.
Questo meccanismo inoltre spesso allungava i tempi di ritorno dell’investimento nell’installazione dell’impianto fotovoltaico.
Oggi esiste una alternativa decisamente interessante, in particolare per chi ancora non ha un impianto solare e sta cercando di capire cosa acquistare.
Gli impianti connessi alla rete (on-grid) non sono più l’unica opzione, si guarda con crescente interesse a quelli off-grid. Grazie ad essi si può diventare del tutto autonomi, ma molto dipenderà ovviamente anche dal proprio stile di vita e dai propri consumi. Questi impianti non sono adatti a tutti.
Batterie di accumulo per impianti fotovoltaici

Per ogni tipologia di moderno impianto fotovoltaico la batteria di accumulo è oggi considerata universalmente come una componente fondamentale.
La batteria permette di rispondere al diffuso desiderio di elevare al massimo il livello di autoconsumo, che grazie a questo dispositivo può arrivare, per gli impianti collegati alla rete, anche fino all’80-90%.
Per chi poi non si accontentasse e puntasse al 100%, ovvero alla totale autonomia dalla rete di distribuzione dell’energia elettrica, si potrà scegliere un impianto stand-alone.
Sicuramente la diminuzione del prezzo delle batterie di accumulo e il loro contemporaneo aumento di durata e prestazioni, spingono sempre di più l’utenza a guardare con interesse ad una soluzione a isola (off-grid).
Il fotovoltaico stand-alone rende autonomi e abbinato a delle batterie di accumulo permette di avere corrente sempre, anche quando il sole scarseggia.
Impianti stand-alone e impianti a isola ibridi

Abbiamo visto cosa sono gli impianti stand-alone o ad isola e in cosa differiscono dagli impianti fotovoltaici che ormai tutti conosciamo. Ci sono però anche delle soluzioni che potremmo definire ibride.
Gli impianti a isola ibridi sono quelli che, pur essendo collegati alla rete elettrica, ne prelevano energia solo in modo residuale ed esclusivamente in caso di emergenza.
In realtà questa tipologia di impianto è poco diffusa anche perché non chiaramente inquadrata dalla normativa di riferimento, la CEI-021. Ad oggi quindi nella gran parte dei casi andrà fatta una precisa scelta tra impianti on o off-grid, soluzioni ibride sono tecnicamente possibili, ma andrebbero concordate direttamente col distributore.
Gli impianti off grid stand alone (a isola completa) sono ad oggi gli unici che permettono la totale autonomia energetica. Grazie ad un generatore elettrico di backup (o gruppo elettrogeno) si potrà avere energia anche in casi di emergenza, senza comunque mai avere la necessità di collegarsi alla rete.
06Quanta energia produce un pannello fotovoltaico stand-alone

Uno dei maggiori dubbi ed effettivamente potenziali problemi o comunque limiti che riguardano un pannello fotovoltaico stand-alone è la sua effettiva capacità di produrre l’energia che serve a condurre un normale stile di vita e consumo.
Gli impianti a isola pura, possono oggi soddisfare senza problemi i consumi di una famiglia media. Non c’è quindi nulla da temere per chi ancora avesse dei dubbi in merito.
L’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici stand-alone viene usata in primis per soddisfare i consumi energetici dalla casa in quel momento. L’energia prodotta e non subito consumata viene accumulata in apposite batteria per essere poi disponibile nelle ore serali o nei momenti di scarsa irradiazione solare.
In genere poi, per eventuali emergenze, si prevede sempre anche un gruppo elettrogeno, che viene attivato solo in caso di effettivo bisogno.
Ci sono da considerare i costi iniziali, per dotarsi di questo tipo di impianto, ma la totale autonomia energetica, vale l’investimento.
Galleria idee e foto Pannello fotovoltaico stand-alone
Un pannello fotovoltaico stand-alone o meglio un impianto ad isola, costituito da pannelli, batterie e altri importanti componenti, può soddisfare senza problemi le esigenze energetiche di una famiglia media, rendendola autonoma dalla rete elettrica, questo come ovvio può portare nel tempo ad un risparmio significativo, che ripagherà dell’investimento iniziale.