Impianto fotovoltaico? Solo per te le risposte alle 5 domande che tutti si pongono!
In un momento in cui i prezzi dell’energia sono alle stelle e famiglie ed imprese si dimenano tra varie tipologie di soluzione per risparmiare, l’impianto fotovoltaico rimane una delle opzioni più valide. Moltissimi, però, i dubbi a riguardo e le domande relative al funzionamento, alla resa, al guadagno e al risparmio che ne deriverebbero. Fare chiarezza, quindi, è d’obbligo!
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- 1. Se installo un impianto fotovoltaico, come faccio a leggere il contatore?
- Quanto abbiamo prelevato dall’Enel?
- 2. Per cosa posso utilizzare l’impianto fotovoltaico?
- 3. Cosa si intende per scambio sul posto nel fotovoltaico?
- 4. L’impianto fotovoltaico funziona anche quando il cielo è coperto?
- 5. Conviene installare un impianto fotovoltaico con accumulo?
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L’installazione di un impianto fotovoltaico non è certo roba di poco conto: nonostante le agevolazioni fiscali pensate per chi sceglie questa soluzione, si tratta comunque di un notevole cambiamento. Questo discorso vale sia per le nostre abitudini che per l’estetica vera e propria della nostra abitazione: i sistemi di funzionamento, l’eventuale accumulo dell’energia prodotta, lo scambio sul posto e molti altri fattori fanno sì che la nostra mente sia piena di dubbi e domande che non cercano altro che una valida risposta.
Ecco, quindi, che vi proponiamo le 5 domande più interessanti che ci poniamo dinnanzi ad un impianto fotovoltaico. Scoprirne le relative risposte risulterà indubbiamente molto interessante e potrebbe, alla fine, determinare la svolta nella nostra vita, scegliendo di installare un impianto di questo tipo, risparmiando e aiutando l’ambiente che ci circonda (il che non è assolutamente da sottovalutare!).

1. Se installo un impianto fotovoltaico, come faccio a leggere il contatore?

Nel momento stesso in cui decidiamo di installare un impianto fotovoltaico, non siamo più semplici consumatori di energia ma ne diventiamo anche, in parte, produttori. Inizieremo a scambiare energia con la rete nazionale ed è per questo motivo che il contatore comune non andrà più bene. Per gli impianti fotovoltaici è, infatti, necessario dotarci di contatori bidirezionali. Un meccanismo che presenta due diversi dispositivi: uno per la produzione e uno per lo scambio di energia.
Inevitabile, quindi, chiederci come si fa a leggere questo tipo di contatori? È un’operazione molto più semplice di quanto possiamo immaginare, nonostante le informazioni che possiamo estrapolare in questa fase siano molteplici.
Quanta energia produce l’impianto fotovoltaico?
Per comprendere quanta energia stiamo producendo, dovremo far riferimento al contatore di produzione. Cliccando sul pulsante posto affianco allo schermo, ci basterà arrivare alla voce “Lettura immissioni”. Addentrandoci nella sezione relativa al “Periodo attuale” ci verranno mostrate le produzioni in fascia A1, A2 e A3. Ovviamente sommando questi 3 dati, avremo la produzione di energia totale.
Quanta energia abbiamo immesso nella rete nazionale?
L’energia che non consumiamo è quella che andremo ad immettere nella rete nazionale. Un dettaglio importante dal momento che l’energia che abbiamo ceduto ci verrà pagata annualmente (a giugno) mediante bonifico. Per verificare questo dato, il contatore che dovremo andare a consultare sarà quello “di scambio”. Cliccando il solito pulsante, fermiamoci alla voce “Immissioni” e, anche in questo caso, a quella relativa al “Periodo attuale”, sempre suddiviso in fasce. Al solito, sommando ciascuno di questi otterremo l’energia totale che abbiamo “ceduto”.
Quanta energia autoconsumiamo?
Per calcolare l’energia che va in autoconsumo basterà sottrarre il valore relativo all’energia ceduta ad Enel a quello delle immissioni totali. Il risultato rappresenterà l’energia che abbiamo autoconsumato. Nulla di più semplice!
Bisogno di un esempio pratico? Supponiamo di aver prodotto in totale 5.000 kW di energia e di averne ceduto 3.000 kW. Questo significa che la quantità di energia in autoconsumo è stata pari a 2.000 kW.
Quanto abbiamo prelevato dall’Enel?
Consultando il contatore di scambio potremo sapere anche quanta energia abbiamo prelevato dalla rete nazionale. Premendo il pulsante accanto al display fino alla voce “Prelievi periodo attuale” vi troveremo le quantità prelevate nelle 3 fasce di riferimento. Per il totale, ovviamente, sarà sufficiente sommarle tra loro.
Quanta energia abbiamo consumato in tutto?
Altra operazione, questa, che prescinde dalla verifica del contatore. Se sappiamo, infatti, quanta energia abbiamo prelevato dalla rete e quanta è entrata in autoconsumo, avremo il totale consumato. Ad esempio, se abbiamo prelevato 2.000 kW e ne abbiamo autoconsumati 1.000 significa che avremo consumato, in totale, 3.000 kW.
2. Per cosa posso utilizzare l’impianto fotovoltaico?

L’impianto fotovoltaico è utilissimo per risparmiare energia e salvaguardare l’ambiente utilizzando fonti rinnovabili. Non ci saranno limitazioni all’utilizzo degli elettrodomestici di casa, dal momento che potremo utilizzare con estrema tranquillità tutto ciò che abbiamo in casa e che funziona con la corrente elettrica.
Possiamo mettere in funzione il condizionatore senza temere più le bollette salatissime legate all’uso di questo elettrodomestico nelle giornate più calde. Quante volte, infatti, abbiamo dovuto sopportare il caldo o l’umidità per paura di vere e proprie stangate? Con un impianto fotovoltaico non sarà più così: potremo riposare bene e accendere il condizionatore ogni volta che lo vorremo senza timori di alcun tipo.
Potremo poi mettere in funzione altri elettrodomestici che vengono ritenuti, per definizione, energivori. Si tratta dello scaldabagno elettrico (meglio scegliere quello con tecnologia ibrida che consente di risparmiare già il 70% sui consumi), l’asciugatrice, il piano ad induzione e persino ricaricare l’auto elettrica praticamente a costo zero e in ogni momento. Che dire, poi, della pompa di calore? Potremo utilizzarla per riscaldarci durante le giornate più fredde. Insomma, non ci sono limiti: tutto dipende dagli elettrodomestici di cui disponiamo e dalle nostre necessità: al resto ci penserà l’energia prodotta dal nostro impianto!
3. Cosa si intende per scambio sul posto nel fotovoltaico?

Abbiamo parlato, nel primo paragrafo, di scambio. Vale la pena comprendere cos’è esattamente lo scambio sul posto del GSE (ovvero il Gestore Servizi Energetici). Non è un caso se proprio la conoscenza di questo argomento è tra le cose che sta più a cuore a chi vorrebbe installare un impianto fotovoltaico. Lo scambio sul posto, in particolare, è una tipologia di autoconsumo che permette una compensazione tra l’energia che abbiamo prodotto e immesso sulla rete nazionale in un momento X e l’energia che, invece, abbiamo prelevato dalla rete in un momento Y.
L’energia che immettiamo in rete perché non consumiamo, ci verrà rimborsata una volta l’anno (a giugno) dal GSE. Chi ha installato un impianto, ad esempio, nel 2021, a giugno 2022 ha ricevuto l’accredito per l’energia immessa in rete lo scorso anno.
4. L’impianto fotovoltaico funziona anche quando il cielo è coperto?

Una delle domande che tutti ci poniamo quando pensiamo all’impianto fotovoltaico: cosa succede quando non c’è sole e, anzi, il cielo è coperto da nuvole? La risposta si riesce a trovare mettendo in gioco un parametro fondamentale quando decidiamo di installare un impianto di questo tipo, ovvero la qualià. Di base tutti funzionano anche quando il cielo è nuvoloso, ma con una resa, ovviamente, minore. I modelli di nuova generazione, invece, rendono bene anche con il cielo coperto.
Vale la pena sottolineare che la stagione in cui gli impianti fotovoltaici funzionano meglio è la primavera. Contrariamente a quanto siamo abituati a pensare, non si tratta dell’estate quando le temperature troppo elevate surriscaldano l’impianto e non gli consentono una resa ottimale. Le giornate fredde, invece, non hanno alcun impatto così come pioggia e neve che non solo non rovinano l’impianto ma ne consentono anche una pulizia periodica (il che non guasta proprio mai!). Nessuna paura, comunque, per eventuali nuvole all’orizzonte: non rischieremo, per questo, di rimanere senza corrente elettrica.
5. Conviene installare un impianto fotovoltaico con accumulo?

Quante volte sentiamo parlare di impianto fotovoltaico ad accumulo? Eppure, nonostante questo, non sempre ci è chiaro di cosa si stia parlando e se la sua installazione sia realmente conveniente. La prima cosa da dire è che, come facilmente intuiamo dal nome, un sistema ad accumulo è un sistema capace di accumulare energia perché dotato di batterie che raccolgono quella che i pannelli solari hanno prodotto e non è stata utilizzata. Questo significa che potremo utilizzare l’energia messa da parte in un secondo momento, ad esempio di notte.
Il risparmio in bolletta sarà ancora più evidente dal momento che non avremo bisogno di acquistare energia presso i distributori locali ma potremo usufruire di quella che noi stessi abbiamo prodotto. Per comprendere se conviene realmente o meno dovremo considerare quelle che sono le nostre abitudini e le nostre necessità a livello energetico. Se consumiamo energia principalmente di giorno (quando i pannelli la producono) allora un sistema ad accumulo non è conveniente.
Se il nostro consumo energetico si concentra, invece, nelle ore serali e notturne il discorso cambia. Un impianto fotovoltaico ad accumulo, in questo caso, è la soluzione migliore e ci consente, come già visto, di risparmiare notevolmente raggiungendo altissimi livelli di autosufficienza energetica.
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Adesso che conosciamo molto meglio i segreti e i vantaggi dell’installazione di un impianto fotovoltaico non ci rimane che dare uno sguardo alla nostra fotogallery in cui, con un solo sguardo, avremo una visione d’insieme utilissima per una scelta più consapevole.