Energia rinnovabile e nanotecnologia: ecco le celle solari ultraleggere

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Il futuro del fotovoltaico è sottile quanto un capello: ecco le celle solari ultraleggere del MIT che possono trasformare qualunque superficie in energia. Ecco come. 

Energia rinnovabile e nanotecnologia: ecco le celle solari ultraleggere
Photo by: Peter Pruzina – Pixabay

Gli scienziati del MIT hanno colpito ancora e in merito al fotovoltaico. Infatti, hanno dato vita a nuove e incredibili celle solari sottili quanto un capello umano e soprattutto ultraleggere. Del resto, il problema degli impianti fotovoltaici è proprio il peso e l’ingombro dei pannelli stessi. Ebbene, dopo questa invenzione innovativa, il tutto potrebbe diventare un ricordo davvero lontano.

Spesso e volentieri, chi vuole installare un impianto fotovoltaico con o senza accumulo deve fare i conti con vincoli e regole del territorio in cui abita. In Italia ci sono ad esempio vincoli architettonici per quanto riguarda gli edifici, specialmente quelli molto vetusti. La causa è la forma del pannello solare. Diventa  un problema che si deve affrontare, in quanto non permette di rendere più efficienti determinati edifici a causa proprio delle limitazioni e dei vincoli legati ad essa. Una limitazione è magari troppa ombra durante il giorno, ad esempio.

Ci è voluta la nanotecnologia del MIT per concepire un design avanzato con nuove capacità e trasformare, di fatto, ogni superficie in accumulatore di energia solare. Ebbene, le celle solari potrebbero diventare talmente sottili da assomigliare a un capello umano.

Celle solari ultraleggere direttamente dal MIT

Energia rinnovabile e nanotecnologia: ecco le celle solari ultraleggere
Photo by: Christiane M. – Pixabay

Questa sensazionale invenzione si basa su un materiale chiamato Dyneema. Esso pesa poco più di 13 grammi per mq. La sua particolarità straordinaria è la resistenza, in quanto è utilizzato maggiormente come tessuto e mica per indumenti qualsiasi, ovvero per i giubbotti antiproiettile.

Queste nuove celle solari sono create appositamente utilizzando inchiostri elettronici stampabili. Pesano 100 volte meno dei pannelli solari però più efficienti, visto che producono 18 volte più energia per kg rispetto ai tradizionali impianti. Inoltre, queste celle solari sono anche molto flessibili.

La ricerca è stata condotta da Vladimir Bulovi nel laboratorio Organic and Nanostructured Electronics (ONE Lab) del MIT. Lo studio completo è stato pubblicato dalla rivista Small Methods.

Celle ultrasottili, le possibili applicazioni

Infatti, le celle ultraleggere e ultra sottili, essendo di spessore simile a un capello umano, si possono applicare anche su superfici come teli da campeggio, vele di barche, ali di droni e simili. Infatti, l’obiettivo è trasformare qualsiasi superficie in una fonte di energia, cosa che aumenterebbe di fatto l’uso delle rinnovabili e diminuirebbe tanto l’impatto ambientale.

Ovviamente, ci vorrà tempo per la produzione in larga scala. Ma quando si avranno celle solari ultraleggere saranno semplici sia per quanto riguarda l’installazione, la posa e il trasporto. Non solo negli edifici, bensì anche nelle facciate dei condomini per aumentare l’efficienza energetica e perché no, risparmiare in bolletta e di conseguenza sulle spese di casa e del condominio stesso.

Ma non solo, perché aumentando l’efficienza di questo metodo innovativo che si può definire fotovoltaico portatile, si potrebbero anche rivestire le auto elettriche che di fatto si ricaricherebbero costantemente. E si risparmierebbe tantissimo sui costi di ricarica oltre a quelli energetici casalinghi e industriali. L’obiettivo infatti è anche quello di capire se rivestire superfici come fabbriche e aziende con alto consumo di elettricità possa davvero essere la svolta che si cercava per la transizione energetica.