Efficienza energetica: un sondaggio rivela i desideri degli italiani

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Pochi italiani conoscono la classe energetica del proprio immobile: Immobiliare.it ha constatato che gli acquirenti cercano case sempre più green e che i potenziali venditori si spaccano di netto tra chi vive in una casa indipendente e chi in condominio. 

case green efficienza energetica
Photo by: Yip – Pixabay

Nonostante in Italia la maggioranza di chi vive in una casa di proprietà arriva all’80%, oltre il 55% delle persone non conosce la classe energetica del proprio immobile. Gli italiani stanno prendendo coscienza dell’importanza di questo dato con una “disgrazia”: l’approvazione della direttiva case green da parte dell’Europarlamento. Non c’è ancora nulla di ufficiale, lo ricordiamo, ma chi ha in mente di acquistare o vendere casa, ha appreso che la classe energetica sia fondamentale. E il sondaggio sull’efficienza energetica degli immobili italiani nelle case e nei condomini promosso da Immobiliare.it ne è la prova.

Il sondaggio ha coinvolto un campione di 3mila utenti ed è stato indetto proprio al seguito del primo via libera del Parlamento Europeo alla direttiva case green, che lo ricordiamo punta al passaggio di tutte le abitazioni alla classe energetica E entro il 2030 e alla D entro il 2033.

Classe energetica dato fondamentale per chi acquista

Casa passiva
Photo by: Teodor Muntean – Pixabay

A partire dal 2012, gli annunci di vendita e locazione immobiliare devono obbligatoriamente contenere la classe e l’indice di prestazione energetica. Questi due dati sono trovabili nell’attestato di prestazione energetica, chiamato anche APE. Quasi nessuno ci ha mai fatto caso, tant’è che secondo il sondaggio, gran parte degli intervistati ha dichiarato che non conoscono la classe energetica dell’immobile e chi lo conosce, ha affermato che il proprio immobile si troverebbe tra le classi A e D.

Ma la realtà dei fatti è che il patrimonio immobiliare italiano è vecchio in quanto la maggioranza degli edifici è in classe F o G. Con la sensibilità ai temi energetici in aumento, la maggioranza degli intervistati ha detto di voler affrontare il miglioramento dell’efficienza energetica del proprio immobile con il 49% che afferma di aver realizzato di recente dei lavori in questo senso, mentre il 13% li ha programmati a breve anche in vista di una futura vendita.

Infatti, si evince che gli acquirenti siano sempre più interessati a case green chiavi in mano, in modo da risparmiare in bolletta e dare una mano alla sostenibilità ambientale.

Differenza tra condomini e abitazioni indipendenti

Per quanto riguarda cappotto termico e pannelli fotovoltaici, anche presi singolarmente, si distinguono di netto unifamiliari e condomini. Il 30% delle case indipendenti dispone di cappotto termico e si arriva al 36% se si contano i proprietari che hanno in programma questo lavoro. Il 40% poi avrà i pannelli fotovoltaici, attualmente li hanno già installati il 32,2% degli intervistati.

I condomini invece sono messi male se comparati con le abitazioni indipendenti: 8 su 10 non hanno il cappotto termico e solo il 5% hanno in programma questo lavoro, mentre 9 su 10 non ha i pannelli solari. Ovviamente, non è una questione di pigrizia e negligenza, quanto burocratica.

Nel 44% dei casi non si è trovato un accordo in assemblea condominiale per lavori in cui ci vuole l’unanimità e non solo la maggioranza. E c’è un 47% in cui non ne ha parlato proprio durante le riunioni di condominio. Il 10% invece dichiara un mancato ottenimento dei finanziamenti richiesti.

E tra le tipologie di lavori per il miglioramento dell’efficienza energetica, i tre quarti degli intervistati ha indicato che il lavoro più popolare è l’installazione di una nuova caldaia ad alta efficienza, a pari merito con l’installazione di un condizionatore con stessi parametri. Secondo lavoro gettonato, l’installazione di infissi a risparmio energetico. Il 62% degli intervistati li ha indicati come miglioramento necessario.