Case green: il metodo gratis per conoscere la classe energetica di casa tua

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Vuoi capire quali lavori ti conviene fare per adeguare la tua casa alla direttiva case green? Ecco il metodo gratuito per scoprirlo. 

casa con fotovoltaico
Photo by: Mirosław i Joanna Bucholc-Pixabay

Il tema dell’efficientamento energetico delle abitazioni sta tenendo banco e le preoccupazioni per l’approvazione della direttiva case green dall’Eurocamera. Anche se manca un ulteriore step per renderla definitiva, il pacchetto di norme che sono state pensate per incentivare la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di quelli nuovi in modo da renderli ad alta efficienza energetica in tutti gli Stati Membri.

E tutti ovviamente si stanno chiedendo in quale classe energetica si possa collocare la propria abitazione e fare in modo di adeguarla alla normativa. Ma come si fa a capirlo? Il metodo più conosciuto è quello di redigere l’APE, l’attestato di prestazione energetica che sostituisce l’attestato di certificazione energetica. Esso sarà rilasciato da un tecnico abilitato dopo aver effettuato una accurata analisi della struttura dell’intero immobile. Ovviamente, essendo un professionista, agirà sotto compenso. Ma c’è un modo per calcolare tutto questo gratis?

Case green ed efficienza energetica, le classi dalla A+ alla G

classe energetica
Photo by: Jobbeat – Pixabay

Ci sarebbe un metodo per capire in quale classe energetica si possa collocare la propria abitazione e quindi comprendere quali lavori da effettuare per adeguarsi alla normativa. Per capirci, un edificio sarà classificato secondo le possibili classi energetiche di riferimento che andranno dalla A+ alla G. Tenendo presente che:

  • la A+  è la classe con consumi inferiori a 15 kWh/mq all’anno;
  • la G sarà quella più energivora, con consumi superiori a 160 kWh/mq all’anno.

In Italia, sono 12 milioni di immobili residenziali annoverati in classe G. Almeno, è quanto emerge dai dati ISTAT.

Analizzando pareti, infissi, sistemi di condizionamento aria calda e fredda, impianti di produzione energia rinnovabile e altri dispositivi per riscaldamento, ecco che il certificatore emanerà una targa energetica. L’APE avrà anche altre informazioni utili come il tasso di emissioni di anidride carbonica, l’energia annua consumata e così via. L’APE sarà obbligatoria in caso di ristrutturazione, di vendita o di cessione in locazione dell’immobile.

Case green, via ala calcolo fai da te

Ma se siamo proprietari e vogliamo semplicemente migliorare l’efficienza energetica della nostra abitazione, possiamo evitare nell’immediato di redigere questo documento e fare un calcolo fai da te? Certamente! Ma si deve tenere presente che non avrà nessuna valenza: servirà solo per capire quali lavori bisognerà effettuare. Si partirà ad analizzare l’involucro edilizio per scoprire se la casa ha un cappotto termico. Poi si procederà a controllare i serramenti e la presenza di infissi a doppio o triplo vetro e sistemi di schermatura solare. Si prosegue verificando se sono presenti sistemi di riscaldamento e climatizzazione ad alta efficienza energetica, e soprattutto capire se la coibentazione del tetto è stata fatta in modo adeguato e se sono presenti sistemi di auto produzione energia. Se la risposta sarà negativa per la maggior parte dei dispositivi elencati, l’abitazione è senza dubbio annoverata nelle classi energetiche più basse, ovvero F e G.

Bisognerà, nella maggior parte dei casi, programmare degli interventi di riqualificazione energetica. I più comuni sono:

  • cappotto termico;
  • sostituzione infissi;
  • sostituzione impianti di climatizzazione obsoleti;
  • eventuale sostituzione della caldaia;
  • installazione fotovoltaico;

in particolare, installare un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo potrebbe assicurare il salto a una classe energetica superiore. Questo significherebbe riduzione dell’impatto ambientale dell’edificio, più comfort e una valutazione economica superiore sul mercato immobiliare.