Attico in affitto: 10 consigli per locatore e conduttore
Avete intenzione di vivere in un attico ma non siete sicuri che sia la scelta giusta? Provate a prendere in affitto questo posto esclusivo, in modo da poter decidere se sia per voi. Ma attenzione a non farsi fregare, quindi ecco tutto quello che c’è da sapere per prendere un attico in affitto: 10 consigli per locatore e conduttore.
Nei film e nei programmi dedicati alla vita di manager, calciatori e altre persone importanti, spesso e volentieri si vedono questi appartamenti all’ultimo piano, lussuosi e ben arredati. Stiamo parlando degli attici. Oggettivamente, un attico è un appartamento che si trova all’ultimo piano di un edificio e ha la miglior vista rispetto a tutte le altre unità, proprio perché è più elevato.
La moda di vivere ai piani alti degli edifici si è diffusa dall’America durante gli Anni Venti, epoca della nascita dello stile industriale. La crescita economica che portò al boom edilizio fece in modo che le richieste per appartamenti di lusso ai piani superiori aumentassero.
Un attico potrebbe costare tantissimo, ma non tutti ci vivrebbero a vita: la soluzione migliore è quella di darlo o prenderlo in affitto. Badate bene che, in tempi moderni, un attico può essere anche una mansarda con tutte le caratteristiche di questo alloggio di lusso, a costi nettamente inferiori per l’affitto e la vendita.
Prima di comprarlo, potete fare una prova e capire come sarebbe vivere in un attico in affitto: 10 consigli per locatore e conduttore.
- 1. Budget disponibile chiaro
- 2. Visionare l’attico e richiedere una perizia
- 3. Concordare la tipologia di contratto di affitto (sempre in forma scritta)
- 4. Stipulare una assicurazione
- 5. Leggere attentamente il contratto
- 6. Fare un inventario con verbale di consegna e riconsegna
- 7. Non fissarsi con quell’immobile specifico
- 8. Informarsi su condomini e regolamento di condominio
- 9. Consegnare l’attico in ordine
- 10. Conoscere gli inquilini
- Attico in affitto: vantaggi e svantaggi per locatore e conduttore
1. Budget disponibile chiaro
Questo è un suggerimento per locatore e conduttore: chiarire subito quanti soldi si è disposti a spendere all’anno per l’attico. Il locatore dovrà calcolare i costi delle spese condominiali, delle volture, del deposito cauzionale e altri oneri derivati dal prendere in affitto un appartamento al piano attico.
Anche perché una volta firmato il contratto si è obbligati a pagarli e ritrovarsi con finanze all’osso per vivere in un appartamento di lusso non è esattamente il sogno di tutti. Ricordatevi: se c’è un intermediario, pretenderà anche la provvigione, da calcolare tra le spese una tantum.
2. Visionare l’attico e richiedere una perizia
Poco importa che sia un attico o un appartamento al piano terra: è meglio fare uno o più sopralluoghi al fine di essere convinti a prenderlo in affitto, magari con qualche esperto che faccia una perizia e dia un’occhiata agli impianti principali.
Non abbiate paura a chiedere o a imporre che alcuni arredi si possano eliminare o tenere, salvo accordi diversi il proprietario potrebbe accontentarvi volentieri.
3. Concordare la tipologia di contratto di affitto (sempre in forma scritta)
Con l’aiuto di un’agenzia immobiliare o da soli, è sempre meglio stipulare un contratto di affitto in forma scritta. Locatore e conduttore dovranno decidere la durata di esso. Il suggerimento, visto l’immobile particolare, è quello di concordare un affitto a breve termine, magari rinnovabile di anno in anno e con termini di disdetta convenienti per le due parti (contratto transitorio), invece di un classico 4+4 che lega troppo le due parti.
Per chi affitta, ricordate che la definizione del tipo di contratto, e soprattutto della sua durata, ha anche un effetto importante sul target di inquilini che si avvicineranno all’immobile da affittare.
Ad esempio, per quanto riguarda le locazioni turistiche, potete ritrovarvi anche 40 inquilini diversi in un mese, con i relativi oneri come pulizie, check-in e check-out, gestione pagamenti, pratiche burocratiche e così via.
4. Stipulare una assicurazione
Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, specialmente in questi periodi precari. Il mercato mette a disposizione di ogni proprietario robuste protezioni a tutela del proprio investimento. È possibile stipulare un’assicurazione per l’affitto che copra:
- il rischio di morosità dell’inquilino, qualora questo smetta di pagare una o più mensilità di affitto;
- le spese legali per gestire la procedura di sfratto nei confronti dell’inquilino inadempiente;
- i danni che l’inquilino dovesse lasciare all’immobile al termine della locazione.
Inutile puntare solo sul deposito cauzionale, perché non servirebbe a nulla in caso di grosse morosità.
Anche l’inquilino potrà stipulare una assicurazione contro i danni a terzi che potrebbe provocare al condominio, magari per negligenza o dimenticanza (statisticamente, incendi e allagamenti sono i danni che vanno per la maggiore). L’affittuario potrà anche stipulare il rischio furto. Nonostante sia un piano alto, non è detto che i ladri non possano tentare di entrare in condominio, magari con la scusa dei lavori sul tetto.
5. Leggere attentamente il contratto
Non si firma mai nulla senza leggere, perché ci possono essere errori e inesattezze di cui magari non si era a conoscenza. Ricordatevi che la forma scritta prevale sulla forma orale, pertanto se ci sono errori importanti come la modalità di consegna, il tipo di contratto o altro, è bene segnalarlo.
6. Fare un inventario con verbale di consegna e riconsegna
Per evitare problemi, in caso di affitto attico arredato, è bene fare un inventario di ciò che rimane in casa. Il verbale di consegna è un documento allegato al contratto di affitto nato per ridurre le liti tra proprietario e inquilino a fine locazione. Lo scopo è segnalare lo stato di conservazione dell’attico, dagli infissi fino all’arredo messo a disposizione dal condutture.
Di solito, vengono allegate ad esso delle foto. Mettendo a confronto anche il verbale di riconsegna, permetterà di ricostruire con precisione, al momento della disdetta del contratto di affitto, lo stato dell’immobile e ridurre le contestazioni in merito al deposito cauzionale.
7. Non fissarsi con quell’immobile specifico
Vale per entrambe le parti: cercate di trattare l’attico come se fosse un investimento e non la casa dei vostri sogni. Ci si farebbe troppe aspettative che puntualmente verrebbero deluse.
Un proprietario non venderebbe mai una fonte di reddito sicura, salvo accordi diversi. Il proprietario dovrà anche calcolare che è un appartamento in affitto che viene usato, quindi è normale che alcune parti siano vittima di usura nel tempo.
8. Informarsi su condomini e regolamento di condominio
Per chi prende in affitto è un passo irrinunciabile. Informatevi attentamente su cosa preveda il regolamento di condominio e soprattutto sul tipo di condomini che ci abitano. Soprattutto, per quanto riguarda gli orari del silenzio.
Sapere che sotto ci sono persone che lavorano di notte, aiuterà a cercare di non far tanto rumore la mattina presto e a mantenere il quieto vivere tra vicini. Anche perché ci sono altre persone, non si è da soli in una villa singola.
9. Consegnare l’attico in ordine
Se avete intenzione di mettere in affitto un immobile, non esiste farlo vedere con le pareti piene di muffa e crepe, fornelli sporchi e impianti che fanno pietà. Dovete assolutamente cambiare gli elettrodomestici e gli impianti che non funzionano, dipingere le pareti e fare una pulizia a fondo.
Qualora ci sia qualche problema, l’inquilino dovrà per forza consultarsi con il proprietario e, se esso è grave da pregiudicare la sicurezza o la salute di chi ci abita, potrebbe anche recedere senza pagare nessuna penale. Vale la pena mantenere il muso duro? D’altro canto, alla riconsegna dell’attico, sarà cura dell’inquilino fare altrettanto o pagare eventuali danni da lui provocati.
10. Conoscere gli inquilini
Non è certo invasione della privacy, in fondo si sta dando casa propria e se è possibile, meglio non darla a totali sconosciuti! Prima di stipulare il contratto, sarebbe utile chiedere la dichiarazione dei redditi degli ultimi anni per verificare la costanza di reddito e dimostrazione che sia affidabile.
Non solo i soldi: cercate di capire perché si sta trasferendo, con chi verrebbe ad abitare e cercate anche di capire il suo stile di vita. C’è differenza ad affittare a una persona che lavora tutto il giorno e a dei ragazzi universitari. L’assicurazione può essere un salvagente, ma non la soluzione definitiva.
Attico in affitto: vantaggi e svantaggi per locatore e conduttore
Questi sono i consigli salienti per locatore e conduttore, ma per approfondimenti, il Codice Civile può dare una enorme mano. Precisamente, fate sempre riferimento agli artt. 1571-1654 in cui si approfondiscono le tematiche della locazione e dell’affitto, molto preziosi se non si riesce a trovare un punto di incontro ragionevole.
Ma quali sono i vantaggi di prendere e dare in affitto un attico? Sicuramente, la luminosità grazie alla presenza di ampie finestre e vetrate, così come l’ampio spazio. Gli attici spesso sono dotati di una terrazza panoramica da decorare con piante, sdraio e quant’altro. Nonostante si presti a grandi feste, non ci si dovrà preoccupare di avere riservatezza e privacy visto che la posizione è molto favorevole da questo punto di vista. Infine, la vista è la caratteristica principale. Un panorama mozzafiato sarà difficile trovarlo ai piani bassi, avendo anche un immobile di prestigio.
Tuttavia, c’è anche il rovescio della medaglia. Se non amate tanto le altezze, è meglio trovare un’altra soluzione, anche perché in caso di incendio si sa che l’attico è a rischio. Inoltre, in caso di lavori per mettere in sicurezza il tetto o per la manutenzione ordinaria, si deve accedere tramite il terrazzo e potrebbe essere fonte di possibili effrazioni. I ladri al giorno d’oggi colgono tutte le occasioni possibili. Bisogna anche calcolare che l’immobile sarà esposto a forti correnti d’aria, che oltre al rumore potrebbero anche provocare dei danni se non ci si mette attenzione, come ad esempio vetri rotti e serramenti danneggiati.