Acqua di cottura del riso: ecco l’errore che non devi mai commettere

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Dott. in Scienze Politiche

L’acqua di cottura del riso è di solito quella che più avanza delle preparazioni rispetto alla classica pasta. Qual è quindi l’errore che non dovremmo mai commettere e in che modo possiamo rimediare? Scopriamolo insieme.

Riso
Autore: leecine / Pixabay

Nella dieta mediterranea il consumo di cereali è molto diffuso e ci aiuta a definire uno stile di alimentazione sano, vario ed equilibrato. Il consumo di pasta quindi non manca, ma non sempre è possibile mangiarla, per praticità o per problemi di salute come ad esempio l’intolleranza al glutine.

Ecco quindi che subito dopo la pasta arriva il riso, cereale naturale che spopola nelle regioni asiatiche e che anche da noi sta ottenendo sempre più riscontro, merito anche delle mode del momento come per esempio la poké.

Il riso ci permette inoltre di continuare una dieta dimagrante senza rinunce: a parità di peso, infatti, appare molto più abbondante di una porzione di pasta.

Ma cosa succede all’acqua di cottura del riso una volta preparato? C’è un errore che tutti commettono, ovvero quello di buttarla nel lavandino. Scopriamo insieme perché dovremmo evitarlo.

Acqua di cottura del riso: non buttarla nel lavandino

Riso
Autore: Hans / Pixabay

Dopo aver preparato e aver atteso il tempo di cottura del riso è il momento di colare l’acqua e il primo istinto è quello di svuotare il tegame nel lavandino. In realtà questo è un grave errore, ma non per ciò che si pensa.

Il primo istinto è infatti quello di ritenere l’acqua di cottura del riso dannosa per i nostri tubi a causa dell’amido rilasciato dallo stesso.

In realtà proprio questo, insieme a tante altre proprietà del cereale, non dovrebbero andare perse e all’interno del tubo di scarico può aiutarci anche proteggerlo dal congelamento invernale. Al tempo stesso può essere davvero utile conservare questa dopo averla colata.

I benefici sono innumerevoli, in particolare per la nostra pelle e buttarla nel lavandino è uno spreco se si ama il fai da te e le maschere biologiche. Facendo raffreddare l’acqua di cottura del riso possiamo infatti ricavare, in modo facile e veloce, diversi rimedi naturali.

Usata senza aggiunte, questa è perfetta per lenire irritazioni cutanee grazie al sue effetto lenitivo. al tempo stesso, elasticizzando la pelle, è utile contro le rughe e i segni del tempo. Miscelata con l’olio di cocco incrementa le sue proprietà.

Possiamo usarla anche come impacco per i capelli secchi e sfibrati, ritrovando una chioma setosa e lucente se usata come balsamo.

L’utilizzo in giardino

Acqua del riso in giardino
Autore: Katya_Ershova / Pixabay

Anche in giardino possiamo sfruttare le proprietà dell’acqua di cottura del riso. Versato sul terreno, infatti, questo è un diserbante naturale molto potente che previene la comparsa di erbacce in ogni periodo dell’anno.

Quando dobbiamo colare il riso, quindi, assicuriamoci di farlo in un contenitore di vetro che potremo poi conservare in frigo fino a una settimana.