Superbonus

Il Super Ecobonus 110%, o più semplicemente chiamato anche Superbonus, è un’agevolazione entrata in atto con il Decreto Rilancio (Dl 34/2020, convertito dalla legge 77/2020) dell’anno 2020. Il fine di questa iniziativa del Governo, è quello di detrarre le spese di ristrutturazione con un’aliquota pari al 110% appunto, per lavori iniziati in un lasso di tempo che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. La tipologia di lavori per cui è possibile accedere alla richiesta del bonus riguarda interventi volti ad attuare la riqualificazione energetica di determinati immobili.

In cosa consiste il bonus

Lo scopo del superbonus è quello di tentare di risollevare il settore economico italiano dell’edilizia, e di contrastare i cambiamenti climatici, agevolando quindi, attraverso l’ecobonus, la ristrutturazione di abitazioni per riqualificare la loro efficienza energetica e quindi per ridurre nell’insieme l’impatto dannoso che si ripercuote sull’ambiente.

Prevede quindi l’installazione di impianti fotovoltaici o colonnina di ricarica per auto elettriche. Queste sono solo alcuni esempi degli interventi che la detrazione del 110% copre, e che verranno presentati nel dettaglio nel paragrafo successivo.

Attraverso quindi la richiesta del suddetto bonus, si ha la possibilità di effettuare determinate tipologie di interventi, potendo contare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per la messa in atto dei lavori per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione. Si tratta di una somma che verrà poi ripartita in 5 quote annuali di pari importo, di cui si usufruirà successivamente nelle 5 dichiarazioni di reddito che si presenteranno annualmente, dopo la data dell’esecuzione dei lavori.

Ci sono 2 alternative alla ricezione diretta del bonus:

  • nell’anticipazione di quest’ultimo sotto forma di sconto in fattura, dai fornitori scelti e incaricati di rendere il servizio di ristrutturazione
  • cessione del credito della detrazione in favore di fornitori dei beni e servizi per il compimento dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione oppure esercenti di attività di impresa o lavoro autonomo, società ed enti od anche banche o assicurazioni.

Nel caso si decida di usufruire del bonus e attuare la cessione, il beneficiario a cui spetta la detrazione dovrà comunicare la cessione all’Agenzia delle entrate, al CAF, o ad un commercialista.

Quali sono gli interventi possibili

Come già anticipato in precedenza, si tratta di una detrazione al fine di migliorare la situazione climatica attuando degli interventi che lo rendono possibile. Di seguito, l’elenco dei lavori possibili di attuare per questo fine e per cui è garantita la detrazione del Superbonus:

  • interventi di isolamento termico, che interessano l’involucro con una rilevanza superiore al 25%
  • installazione colonnina di ricarica per auto elettriche
  • impianti di pannelli solari fotovoltaici
  • sostituzioni di infissi
  • interventi antisismici compresi già nell’attuale sismabonus
  • installazione di schermature solari (per evitare il surriscaldamento dell’ambiente interno)
  • interventi di miglioramento per l’efficienza energetica
  • sostituzione di impianti climatici invernali con impianti centralizzati ad alta efficienza, per quel che riguarda le abitazioni unifamiliari, unità di edifici plurifamiliari indipendenti, o su parti comuni. Sono quindi escluse dalla detrazione del bonus, le abitazioni che sono di nuova o recente costruzione, in quanto interventi di questo tipo dovrebbero essere già presenti all’interno dello stabile.

Nel caso in cui si decide di attuare più lavori di ristrutturazione di quelli sopraindicati, e quindi che danno il diritto alla ricezione del Superbonus, la spesa massima che può venire sottratta è data dalla somma dei limiti di spesa fissati per ogni intervento eseguito. Sono incluse nelle spese detraibili anche quelle riguardanti l’acquisto dei materiali al fine dell’inizio dei lavori, progettazioni, Iva, imposte di bollo.

Chi ha diritto al Superbonus

Per avere la possibilità di accedere all’Ecobonus, bisogna effettuare lavori che consentano il miglioramento di almeno due classi energetiche in più all’intero immobile o se questo non è possibile l’acquisizione della classe più alta, anche insieme agli interventi di riqualificazione sopracitati. La classe energetica va poi dichiarata tramite l’Attestato di Prestazione energetica rilasciata da un tecnico abilitato.

Hanno diritto a richiedere il bonus:

  • persone fisiche quali esercenti di attività di impresa o lavoro autonomo
  • condomini
  • enti non lucrativi
  • organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale
  • istituti di case popolari
  • società sportive dilettantistiche.

Come ottenere il Superbonus

Al fine di ottenere con esito positivo la detrazione del bonus 110%, ci sono una serie di documenti da dover presentare.

Bisogna essere in possesso di:

  • Attestazione della classe energetica (Ape) rilasciata da un tecnico abilitato che ha preso nota della classificazione prima e dopo i lavori effettuati
  • Dichiarazione dei requisiti dei lavori, redatta dal tecnico professionista e iscritto all’albo, secondo cui attesta la conformità delle spese dichiarate dal beneficiario del bonus
  • Attestazione dell’avvenuto pagamento tramite bonifico bancario o postale, in cui sono presenti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario dell’ecobonus e la partita Iva del soggetto o azienda destinatario del bonifico.

Inoltre, entro l’arco dei 90 giorni dalla fine dei lavori effettuati, va trasmesso telematicamente ad Enea i dati per la compilazione della scheda informativa contenente l’Ape, le informazioni riguardanti l’immobile e l’intestatario del bonus, e i costi sostenuti per la realizzazione dei lavori.