Tari 2023: chi sostiene i costi tra inquilino e proprietario?

Autore:
Laura Scarpellini

La questione del pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani, è spesso oggetto di lunghi dibattiti, quando si vive in una casa in affitto. La domanda principale è sempre la stessa: chi è responsabile del pagamento, l’inquilino o il proprietario dell’immobile? Cerchiamo di fare un pò di chiarezza in merito, evidenziando le possibili eventualità.

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Tari 2023: chi sostiene i costi tra inquilino e proprietario?
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Chi deve pagare la Tari?

Le disposizioni in fatto di normative sono inequivocabili in materia, poiché la tassa Tari è dovuta da chi effettivamente utilizza l’immobile e non dal proprietario. In pratica, chiunque generi i rifiuti è tenuto a corrispondere la Tari. Ecco che se consideriamo una situazione di locazione, spetta all’inquilino effettuare il pagamento in base a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità del 2014.

Tuttavia, esistono delle eccezioni che rendono questa regola non sempre applicabile. Quando si risiede in una proprietà in affitto, sorge la questione relativa al pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani. La questione principale è chi è responsabile per il suo versamento, l’inquilino o il proprietario dell’immobile? Per rispondere a questa domanda, è necessario esaminare la normativa vigente.

L’obbligo di pagare la Tari non sempre grava sugli affittuari, poiché quest’obbligo si applica solo se il contratto di locazione ha una durata di almeno 6 mesi. In caso contrario, quando il periodo di affitto è inferiore a sei mesi, la responsabilità del pagamento della Tari rimane a carico del proprietario dell’immobile.

Quando non c’è residenza, chi è tenuto al versamento della Tari?

Chiaramente, il pagamento della tassa sui rifiuti non dipende dalla residenza, ma si perfeziona con l’effettivo utilizzo dell’immobile. Di conseguenza, se qualcuno possiede una seconda casa in cui ha stabilito la propria residenza, e successivamente decide di affittarla per un certo periodo, la responsabilità del pagamento della Tari ricade sugli inquilini (a meno he non siano stati presi accordi diversi).

Non di minore importanza sarà sempre il contratto di locazione, che dovrà avere un a validità di almeno sei mesi.

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Quando deve pagare l’inquilino e quando il proprietario dell’immobile

Come abbiamo avuto modo di evidenziare in genere, la tassa sui rifiuti è a carico degli inquilini, a condizione che il contratto di locazione abbia una durata di almeno 6 mesi. Tuttavia, se il contratto di locazione è di durata inferiore, il pagamento della Tari di solito ricade sul proprietario dell’immobile, a meno che sia stato concordato un addebito fisso al canone di locazione.

Dunque, il fattore determinante per stabilire chi debba effettuare il pagamento è la durata del contratto di locazione. Malgrado ciò si potrebbe presentare un’eccezione. Infatti  nei contratti di locazione a lungo termine, come quelli quadriennali, anche se l’inquilino occupa l’immobile per meno di 6 mesi, è tenuto a corrispondere la Tari per l’intero periodo di permanenza.

Chi è tenuto a versare la tassa sui rifiuti?

La legislazione attuale, precisamente l’articolo 10 del Decreto Legge 35/2013, stabilisce che la Tari debba essere pagata da coloro che possiedono o detengono locali o aree scoperte adibite a qualsiasi uso e in grado di produrre rifiuti urbani. In altre parole, è l’effettivo utilizzatore dell’immobile ad essere responsabile del pagamento della Tari.

Pertanto si viene a confermare ancora una volta che in caso di locazione, questa spetta agli inquilini. Tuttavia, la normativa in essere presenta una condizione: gli inquilini devono assumersi la responsabilità della Tari solo se il contratto di locazione ha una durata superiore ai 6 mesi. In caso contrario il proprietario se ne farà carico, se non vi sono altri accordi in essere.

Nel caso in cui ci siano più inquilini nello stesso immobile, questi saranno tenuti a dividere equamente l’importo dovuto, tra loro.

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Se l’inquilino non adempie al pagamento della Tari? Cosa potrebbe accadere?

Nel caso in cui gli inquilini non ottemperino all’obbligo del pagamento della tassa sui rifiuti, cosa accade? Il proprietario dell’immobile è ritenuto in qualche modo responsabile insieme agli affittuari? A quanto pare no. Il proprietario dell’immobile non è in alcun modo tenuto a coprire la tassa sui rifiuti se gli inquilini omettono il versamento dell’importo dovuto.

In caso di inadempimento da parte dell’inquilino, l‘Agenzia delle Entrate invierà una cartella esattoriale di avviso di pagamento direttamente all’inquilino. Anche se, per errore, l’amministrazione dovesse rivolgersi al proprietario dell’abitazione per il pagamento della Tari, quest’ultimo potrà rifiutare l’addebito, in quanto non è parte interessata in questa situazione.

L’auspicio è che le sanzioni in essere, volte a coloro che non versano correttamente la tassa sui rifiuti, possano in qualche modo contribuire a far sviluppare una nuova sensibilità verso il rispetto ambientale, e le pratiche del riciclo urbano.