Superbonus, proroga fino al 2025: chi potrà beneficiarne?

Autore:
Laura Scarpellini

Il Superbonus, una misura introdotta per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, è stato oggetto di proroga fino al 2025. Tuttavia, questa estensione dell’agevolazione è soggetta a determinate condizioni. Chi potrà continuare a beneficiare di questa detrazione?

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Superbonus, proroga fino al 2025: chi potrà beneficiarne?
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Superbonus esteso al 2025: ecco chi potrà avere accesso

La proroga del Superbonus si applicherà principalmente agli enti del terzo settore, conformemente a quanto stabilito nel decreto Rilancio, articolo 119, comma 9, lettera d-bis. Questa estensione è dovuta al ruolo essenziale che gli enti del terzo settore svolgono nell’ambito delle attività di pubblica utilità, e quindi ricevono un trattamento privilegiato.

Affinché questi enti possano usufruire del Superbonus 110% fino al 2025, devono soddisfare alcune condizioni:

  • Svolgere attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, mirando a promuovere il benessere della collettività.
  • I membri del Consiglio di Amministrazione degli enti non devono percepire compensi o indennità di carica.
  • Gli immobili oggetto di interventi di riqualificazione devono appartenere alle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a titolo di proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito.
  • B/1, che include collegi, convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme.
  • B/2, che riguarda case di cura ed ospedali senza fini di lucro.
  • D/4, che include case di cura ed ospedali a scopo di lucro.
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Ulteriori parametri fondamentali per l’ accesso all’agevolazione

Per ottenere l’agevolazione del Superbonus, il contratto di comodato d’uso deve essere stato registrato prima del 1° giugno 2021. Inoltre, in base all’articolo 2, comma 3 ter, del decreto legge 11 del 2023, il requisito dell’assenza di indennità per gli amministratori si dimostra quando i membri del Consiglio di Amministrazione non hanno percepito compensi o indennità di carica.

In altra ipotesi, questi avranno dovuto provvedere alla rinuncia, o alla restituzione dei compensi,  indipendentemente da quanto previsto nello statuto. Un’ulteriore estensione del Superbonus fino al 31 dicembre 2025 si applicherà agli edifici situati nei comuni colpiti da eventi sismici avvenuti dopo il 1° aprile 2009, nei quali è presente lo stato di emergenza.

Queste disposizioni riflettono l’importanza di promuovere la riqualificazione energetica e la sicurezza degli edifici in Italia, non solo a livello di residenze private ma anche negli enti del terzo settore, contribuendo così alla crescita sostenibile del Paese.

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Superbonus: chi ne potrà beneficiare fino a fine anno

Il Superbonus 110%, una delle agevolazioni fiscali più ambite per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica degli edifici, sta per giungere alla sua scadenza. Tuttavia, vi sono alcune condizioni e scadenze importanti da considerare per chi desidera ancora beneficiare di questa agevolazione.

Ecco un riepilogo delle condizioni che determinano chi potrà ancora usufruire del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023:

Villette Unifamiliari: Le villette con accesso autonomo e indipendenza funzionale possono ancora beneficiare del Superbonus, a condizione che entro il 30 settembre 2022 risulti completato almeno il 30% dei lavori.

Edifici da 2 a 4 Unità Immobiliari: Le persone fisiche proprietarie o comproprietarie di edifici contenenti da 2 a 4 unità immobiliari autonomamente accatastate possono accedere al Superbonus 110% se hanno presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILAS) entro il 25 novembre 2022.

Demolizione e Ricostruzione: Per gli interventi che comportano la demolizione e ricostruzione dell’intero edificio, l’istanza di acquisizione del titolo edilizio deve essere stata presentata entro il 31 dicembre 2022, e il Superbonus 110% spetterà sulle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.

IACP: Per gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP), il Superbonus 110% verrà applicato se, entro il 30 giugno 2023, sono stati completati lavori equivalenti al 60% delle spese complessive.

Condomini: Per i condomini, esistono due casi specifici: a) Delibera assembleare di esecuzione dei lavori entro l’18 novembre 2022 e CILAS entro il 31 dicembre 2022. b) Delibera assembleare di esecuzione dei lavori tra il 19 novembre 2022 e il 24 novembre 2022 e CILAS entro il 25 novembre 2022.

Percentuale sempre più in discesa

Per tutti gli altri casi, nel corso del 2023, l’agevolazione fiscale del Superbonus può coprire fino al 90% delle spese sostenute. Tuttavia, è importante tenere a mente che nel 2024 questa percentuale scenderà al 70% e successivamente al 65% per gli interventi effettuati nel 2025.

Vista l’alternanza di ampie finestre temporali, le modifiche possono verificarsi a seconda delle direttive governative, quindi sarà essenziale essere sempre informati sulle scadenze e i requisiti specifici, per evitare di perdere l’opportunità di beneficiare del Superbonus.