Superbonus, cessione dei crediti in 10 anni: le istruzioni del Fisco
Superbonus, l’Agenzia delle Entrate ha dato il via alla cessione del credito in 10 anni: pronte le regole con la rateizzazione lunga. Da maggio sarà attiva l’opzione per ripartire i crediti in 10 anni per la cessione dei crediti da Superbonus, Sismabonus e bonus barriere architettoniche. Vediamo le ultime novità.

Grandi novità in arrivo per i soggetti titolari di crediti da Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche (imprese edilizie, banche e altri cessionari) che possono ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati per i quali è stata comunicata la prima opzione entro lo scorso 31 marzo.
Per farlo basterà utilizzare una nuova funzionalità disponibile dal prossimo 2 maggio nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre la comunicazione potrà riguardare anche solo una parte della rata del credito disponibile: con successive comunicazioni potranno essere infatti rateizzati sia la restante parte della rata sia eventuali altri crediti acquisiti nel frattempo.
L’annuncio arriva dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che, in attuazione delle ultime modifiche normative in materia (Dl n. 11/2023 e relativa Legge di conversione n. 38/2023), fornisce le istruzioni ai fornitori e ai cessionari che intendono usufruire di questa possibilità.
Superbonus, attiva l’opzione per la cessione dei crediti in 10 anni

La novità riguarda i crediti d’imposta relativi a interventi agevolati con Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche derivanti dalle opzioni per la prima cessione o per lo sconto in fattura comunicate alle Entrate entro il 31 marzo di quest’anno. La nuova ripartizione in 10 rate annuali di pari importo, può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti riferite:
- agli anni 2022 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate fino al 31 ottobre 2022, relative al Superbonus
- agli anni 2023 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative al Superbonus, nonché dalle comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023, relative al Sismabonus e al Bonus barriere architettoniche.
Ciascuna nuova rata annuale potrà essere utilizzata esclusivamente in compensazione e non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita.
Nuova rateizzazione lunga, come fare domanda
Per quanto riguarda la comunicazione della scelta della rateizzazione lunga, i fornitori e cessionari potranno comunicare all’Agenzia la volontà di optare per la rateizzazione lunga – al posto di quella originariamente prevista – semplicemente accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia, dove, dal 2 maggio 2023, sarà attiva una nuova funzionalità all’interno della “Piattaforma cessione crediti”.
A partire dal 3 luglio 2023 il servizio sarà attivo anche per gli intermediari provvisti di delega alla consultazione del Cassetto fiscale dei titolari dei crediti.
Una delle grandi novità riguarda la possibilità di esercitare l’opzione in modo flessibile e l’Agenzia delle entrate mostra un esempio concreto, cioè un soggetto che ha maturato una quota di 100 euro per il 2023, stima di avere capienza fiscale per 60 euro. Nel caso specifico, è possibile utilizzare in compensazione i 60 euro nel 2023 e chiedere la rateizzazione in 10 anni degli eccedenti 40 euro.
Questo importo residuo sarà ripartito in dieci rate annuali di 4 euro ciascuna, utilizzabili in compensazione dal 1° gennaio al 31 dicembre degli anni dal 2024 al 2033.