Superbonus: quante truffe ai danni dello Stato!
Il capitolo sui bonus edilizi è uno dei più caldi del momento, specie se si parla di Superbonus. Eppure, anche altre agevolazioni, come Ecobonus e Bonus Facciate finiscono al centro dell’attenzione dopo gli allarmanti numeri, resi noti dalla Guardia di Finanza, e relativi alle frodi a danno dello Stato ammontanti a quasi 8 miliardi di euro.

Ammontano a quasi 8 miliardi di euro le frodi che si sono perpetrate, in Italia, nei confronti di alcuni tra i bonus edilizi più utilizzati. A rendere noti questi numeri, davvero molto allarmanti, è direttamente la Guardia di Finanza. Sono stati analizzati, in particolare, i dati relativi all’Ecobonus e al Bonus Facciate.
C’è comunque da dire che la quasi totalità di queste truffe è stata realizzata quando ancora non esisteva il Decreto Antifrodi (si parla, quindi, della fine del 2021). Un dato che, comunque, rimane sconcertante e che dà davvero l’idea di quanto fosse urgente intervenire per evitare che tali comportamenti continuassero a ripetersi.
A parlarene alla Commissione Finanze VI della Camera è stato, pochissimi giorni fa (il 22 febbraio 2023) è stato Giuseppe Zaferana, il Comandande Generale del Corpo della Guardia di Finanza.
Ecobonus e Bonus Facciate: i bonus più truffati di sempre

Era nell’aria il presentimento che su alcuni bonus edilizi il meccanismo delle truffe avrebbe trovato terreno fertile per marciare nell’illegalità. Con il risultato che alcuni lavori si sarebbero svolti senza autorizzazioni.
Ed i dati hanno confermato questi sospetti volendo mettere in evidenza gli utilizzi indebiti che si sono fatti dei crediti d’imposta che vanno di pari passo con queste agevolazioni. Nonostante un po’ tutti i bonus siano stati presi di mira, il primo posto spetta, più o meno a pari merito, all’Ecobonus e al Bonus Facciate.
I meccanismi fraudolenti in questione traggono la loro origine, secondo il Comandante, dalla possibilità della cessione ripetuta del credito fiscale. Proprio la cessione del credito, a cui il Governo Meloni ha dato lo stop definitivo con un decreto apposito lo scorso 16 febbraio 2023, consentendo le cessioni plurime ha spinto le frodi.
Una prova, sempre secondo il Comandante, ne è il fatto che dopo il Decreto Antifrodi del Governo Draghi (datato novembre 2021) i fenomeni in questione si sono notevolmente ridotti. Infatti, il 98% delle truffe si sono palesate nel periodo precedente (dal 2020 alla fine del 2021). Ad oggi risultano, invece, molto più contenute, pressocché azzerate (in attesa del maxi emendamento del Governo Meloni che dovrebbe definire, a breve, la questione dello stop alle cessioni del credito per il Superbonus).
Le tipologie di frodi più frequenti
Nel suo intervento, il Comandante Zafarana ha tenuto a precisare anche quelle che sono le tipologie di truffe più comuni. In particolare:
- Lavori effettuati su edifici che non potevano essere ricondotti, in alcun modo, al soggetto che poi beneficiava dell’agevolazione.
- L’utilizzo di prestanomi o imprese di vario tipo per dare seguito a cessioni del credito a catena.
Queste due tipologie di frode hanno un ammontare, che abbiamo già specificato, di ben 3,7 miliardi di euro. A questi vanno poi aggiunti altri 3,8 miliardi legati all’IVA. In tutto, quindi, il lavoro della Guardia di Finanza ha scoperchiato un dato allarmante. Le truffe allo Stato ammontano a 7,5 miliardi di euro in appena due anni! Ben poco di cui andare orgogliosi!