Smart working proroga: fino a quando?
Smart working proroga: fino a quando? Tutte le novità, le nuove scadenze e nuovi obblighi per i datori di lavoro e cosa devono fare i dipendenti privati, della Pubblica Amministrazione, lavoratori fragili, con figli minori di 14 anni e figli disabili.
Il periodo complicato che abbiamo vissuto tutti quanti ci ha portato alla conoscenza di un nuovo modello di lavoro, denominato smart working. Molti pensano che si tratti di lavoro da casa, ma non è così. La definizione esatta è riconducibile a modello di lavoro che utilizza le nuove tecnologie e lo sviluppo delle tecnologie esistenti per migliorare sia le prestazioni che la soddisfazione ottenute dal lavoro.
Quindi, potete operare da casa, in una sala d’aspetto o in un luogo che sia diverso dal vostro ufficio, in quanto implica l’uso di tecnologie mirate ad agevolare il vostro operato. Non deve essere confuso con la collaborazione, in quanto è un’altra tipologia di lavoro che implica l’utilizzo di uno spazio di lavoro condiviso, o il telelavoro, che è proprio il lavoro da casa.
Come tutti i modelli di lavoro, si tratta di un concetto ampio e complesso da spiegare, che però ha come base due idee cardine: un modo più versatile e proficuo di lavorare, non solo dal punto di vista economico, e l’uso della tecnologia.
Flessibilità oraria e comfort sono degli elementi irrinunciabili, eppure la fine dello smart working sarebbe prevista per il 30 giugno 2022. O forse no? Smart working proroga: fino a quando sarà possibile usufruire di questa opzione per dipendenti pubblici e privati con bisogni particolari?
Data proroga smart working
Pare che la proroga dello smart working slitterà fino al 31 agosto 2022. Si tratta di una bella possibilità per i lavoratori privati di ricorrere a questa sorta di lavoro versatile, senza bisogno di stipulare accordi individuali con la ditta. La modifica è stata introdotta per mezzo del disegno di legge per la conversione del decreto Riaperture, ovvero il D.L. n.24/2022.
Inoltre, dal 31 marzo al 30 giugno 2022, saranno estesi i diritti dei dipendenti vulnerabili nel comparto pubblico e privato a svolgere la propria attività in modalità agile, purché sia idonea alle caratteristiche del servizio stesso.. Sono stati aggiunti dei commi all’art. 10 che prorogano i termini di questo modello di lavoro agile e consentono di proporre misure a favore dei lavoratori fragili e loro familiari.
Che cos’è lo smart working semplificato
Fino al 31 agosto 2022, per i lavoratori del settore privato, le disposizioni dell’art. 90, commi 3 e 4, del D.L. n. 18/2020 si continueranno ad applicare, visto che è stato inserito il comma 2-bis. Esso certifica che fino a quella data, ci sarà la possibilità per i datori di lavoro privati di ricorrere allo smart working in forma semplificata, senza dover stipulare accordi apposta.
L’unico obbligo per loro sarà una comunicazione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il tutto avverrà in via telematica mediante un apposito programma denominato Cliclavoro, presente sul sito del Ministero.
I dati obbligatori da comunicare saranno:
- codice fiscale del datore di lavoro;
- dati anagrafici del lavoratore;
- dati del rapporto di lavoro, ovvero posizione assicurativa territoriale INAIL (PAT) e voce di tariffa INAIL associata al rapporto di lavoro;
- data di inizio e data di fine di validità dell’accordo, anche se non sarà un periodo consecutivo non sarà necessario elencare le singole giornate;
- data di cessione della prestazione lavorativa.
Proroga smart working e lavoratori fragili
In Commissione Lavoro si sono aggiunti altri commi che ripropongono e definiscono alcune disposizioni in relazione ai lavoratori cosiddetti fragili. Secondo queste disposizioni, la proroga è slittata al 30 giugno 2022 per dipendenti, pubblici e privati che rientrano nella categoria dei fragili, ma verrà prorogata al 31 luglio 2022 per alcune categorie di lavoratori elencate al numero 2 dell’allegato B del decreto in esame.
Praticamente, la proroga riguarda i soggetti in possesso del riconoscimento di disabilità che comportano connotazioni gravi, come stabilito ai sensi dell’art. 3, comma 3, della L. n. 104 del 1992 e della certificazione che evidenzi il profilo di rischio in quanto affetti da patologie tumorali, immunodepressive o ad altre manifestazioni causate da terapia salvavita correlata.
Qualora ciò non fosse possibile lavorare così, in quanto l’attività lavorativa risulti incompatibile con la prestazione da remoto, il periodo di assenza dal servizio dovrà essere equiparato al ricovero ospedaliero.
Proroga per genitori con figlio minore di anni 14
L’art. 10, comma 2 inoltre certifica che sino al 31 luglio 2022 ci sarà la possibilità per i genitori con lavoro dipendente nel settore privato con almeno un figlio minore di 14 anni di ricorrere allo smart working semplificato.
Smart working anche per lavoratori con figli disabili
Altra novità è la proroga fino al 30 giugno 2022 del diritto allo smart working per i genitori di figli con disabilità, grazie all’art.5-ter del D.L. 7 gennaio 2022 n.1 e convertito dalla legge 4 marzo 2022 n.18 con modificazioni.
Questa particolare predisposizione prevede la possibilità per i genitori lavoratori dipendenti con almeno un figlio in condizioni di disabilità grave riconosciuta secondo le disposizioni della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o almeno un figlio con bisogni educativi speciali, di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, a patto che:
- nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore;
- l’attività lavorativa non richieda necessariamente la presenza fisica.
Novità e proroghe smart working
Riepilogando, ecco le proroghe e quindi le scadenze da osservare per tipologia di lavoratore:
- 30 giugno 2022: lavoratori fragili pubblici e privati;
- 31 agosto 2022: lavoratori del settore privato;
- 30 giugno 2022: il diritto allo smart working per i genitori con figli disabili settore pubblico e privato.
Per quanto riguarda i lavoratori della Pubblica Amministrazione, al momento, vale la scadenza al 30 giugno 2022 salvo accordi e situazioni particolari.