Sale all’11% la ritenuta sui bonifici per il Superbonus

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Il ddl di Bilancio 2024 prevede un aumento della ritenuta sui bonifici effettuati per il Superbonus dall’8% all’11%.

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Ricordiamo che la ritenuta sul bonifico per la ristrutturazione è un importo che viene trattenuto dalle banche e da Poste Italiane sul pagamento effettuato con bonifico parlante, sulla posizione del cliente che usufruisce del Superbonus e dei bonus edilizi all’impresa che realizza i lavori.

Ebbene, come conseguenza del ddl di Bilancio 2024, nei primi mesi del nuovo anno l’importo della ritenuta sui bonifici dovrebbe aumentare di tre punti percentuali, passando così dall’8% all’11%. Non mancano, però, le proteste da parte del mondo imprenditoriale, che non solo considera poco utile per questo provvedimento, bensì dannoso.

Come funziona la ritenuta sul bonifico per la ristrutturazione

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Come anticipato, attraverso la ritenuta sul bonifico parlante per il pagamento delle spese di ristrutturazione, le banche e Poste Italiane trattengono una somma come acconto dell’imposta sui redditi.

Come conseguenza di quanto sopra, l’impresa che ha effettuato il lavoro agevolato con il Superbonus o gli altri bonus edilizi finisce con l’incassare una somma che risulta essere al netto della ritenuta. E così, per questi pagamenti dal prossimo 1 aprile 2024, il trasferimento di liquidità dal cliente all’impresa risulterà essere un po’ ribassato, con gli effetti prevedibili sui conti delle aziende.

Per poter evitare di subire gli effetti dell’aumento, si potrebbe pensare di concentrare i pagamenti prima dell’entrata in vigore dell’aumento ma, in caso di lavori in corso, che dureranno per tutto il 2024, la soluzione sarebbe molto difficile da percorrere.

Ricordiamo anche che l’aliquota della ritenuta sui bonifici pagati per gli interventi di ristrutturazione agevolati con il Superbonus e i bonus edilizi sia stata cambiata più volte negli anni a cominciare dal dl 78/2010, che aveva introdotto la ritenuta del 10% sul bonifico per la ristrutturazione o l’efficientamento energetico degli edifici.

Successivamente, con il dl 98/2011, la ritenuta è stata abbassata al 4%, per poi essere aumentata fino all’8% dalla Legge di Stabilità per il 2015. Dopo otto anni, quindi, la ritenuta sui bonifici per i lavori agevolati col Superbonus e gli altri bonus edilizi potrebbe salire ancora, arrivando all’11%.

Le proteste da parte delle imprese

Come anticipato, però, rimane da superare l’antagonismo delle imprese, con Confartigianato e Cna che etichettano questo aumento dall’8 all’11% della ritenuta sui bonifici come fortemente preoccupante. In una nota diretta al governo i due istituti hanno domandato un intervento che possa evitare di togliere ulteriore liquidità alle imprese e creare tensione finanziaria in un contesto peraltro molto difficile come questo.

Auspicavamo che finalmente in questa Legge di Bilancio la ritenuta dell’8% sui bonifici venisse almeno ridotta, se non addirittura eliminata, come sollecitiamo ormai da anni. Si tratta di una misura che aumenta i crediti vantati verso il fisco da parte delle imprese delle costruzioni e dell’impiantistica

affermano Confartigianato e Cna in una nota congiunta.

Altre voci preoccupate sono state avanzate da Unicmi, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro Edilizio e dei Serramenti, che ha scritto al Viceministro dell’Economia e Finanze Maurizio Leo.

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