Risparmio idrico, bolletta dell’acqua sempre più cara
Sale il prezzo della bolletta dell’acqua: fino a 487 € per famiglia nel 2022, mediamente i rincari idrici sono spalmati nel Belpaese ma con qualche eccezione. L’unica certezza: la bolletta è diventata illeggibile.

Dopo la tegola siccità ecco che arriva il prezzo da pagare per l’acqua, nel vero senso della parola. Pare che si abbia un incremento di 487 € a famiglia. I dati studiati sono del 2022, calcolati dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva.
Altro che risparmio idrico: l’Italia si conferma in vetta ai consumi idrici visto che la media europea si ferma a 12o litri per persona al giorno. Mentre nel Belpaese siamo a 236 litri. L‘ISTAT rincara la dose, in quanto per molte famiglie la stessa bolletta risulta incomprensibile e a volte illeggibile.
Con la piaga della siccità avrebbe senso risparmiare acqua e soprattutto intervenire contro le perdite in fase di distribuzione. Si è calcolato che esse raggiungano il 42,2% dell’acqua immessa in rete in Italia. In Basilicata addirittura si sono registrati picchi del 62%.
Bolletta dell’acqua sale, la città dove si spende di più

Frosinone è in testa alla classifica delle città con più rincari per il settore idrico: la spesa annuale per l’acqua infatti è di 847 €. Milano è sorprendentemente la più economica, con 162 € seguita da Trento con 163 €. Ma gli aumenti più significativi sono da segnalare a Savona, Matera e Potenza: per tutte e tre le città l’incremento è del 13,5%. La causa principale? Le dispersioni idriche.
Secondo l’ISTAT, nel 202o il volume dell’acqua dispersa avrebbe soddisfatto le esigenze idriche di 43 milioni di persone per un anno intero. Ma la Corte dei Conti è all’erta e pronta, assieme al Codacons, ad analizzare tutte le omissioni da parte degli Enti Locali che non hanno fatto nulla per risolvere i problemi di una rete idrica colabrodo che spreca una risorsa utilissima.
Dove si investe meno per l’acqua
Ma quali sono gli obiettivi? Sicuramente, investire sul contenere le perdite idriche oltre che migliorare ulteriormente l’acqua depurata e le condutture fognarie. La stima degli investimenti realizzati dai vari gestori si differenzia molto a seconda delle zone italiane:
- Nord-Est: 56 € ad abitante;
- Nord Ovest: media di 53 € di investimenti ad abitante;
- Centro: 75 €, il dato che si avvicina più alla media europea;
- Sud: il dato peggiore ovvero 32 € ad abitante.
Sono numeri che sono lontanissimi dalla media europea degli ultimi 5 anni ovvero 82 € ad abitante.
Insomma, in attesa che gli enti locali possano normalizzare la situazione e soprattutto evitare le dispersioni, si può cercare di risparmiare acqua cambiando di poco le proprie abitudini di consumo evitando sprechi inutili. Alla fine, sono i piccoli gesti che ci aiutano a risparmiare in bolletta e prediligere anche l’acqua di rubinetto anche rendendola bevibile con il bonus acqua potabile 2023.