Risparmiare in bolletta: ecco i nuovissimi pannelli solari anti-crisi

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Risparmiare in bolletta con i nuovissimi pannelli solari anti-crisi che possono tagliare i costi fino al 90%: che differenza c’è tra solare termico e fotovoltaico, quali tipi di pannelli solari fotovoltaici esistono, vantaggi e requisiti per il nuovissimo modello semplificato.

Risparmiare in bolletta: ecco i nuovissimi pannelli solari anti-crisi
Pannelli solari

Tra il Superbonus e il caro bollette che si prospetta in autunno, si fa sempre più ampia la richiesta di alternative energetiche quali il fotovoltaico mediante pannelli solari. I dati raccolti e pubblicati dall’Enea stimano che già a marzo i cantieri autorizzati erano quasi arrivati a 140mila, con 24 miliardi di investimenti ammessi a detrazione.

Per questo motivo, con lo spettro di blackout energetici e razionamenti su luce e gas, sempre più proprietari hanno deciso di sfruttare gli incentivi statali per dotarsi di questo sistema energetico alternativo. L’Italia purtroppo, nonostante l’area geografica favorevole, non sta puntando sul solare come dovrebbe per arrivare all’indipendenza energetica.

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Pannelli solari in serie

Pannelli solari: l’importanza del sole

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Serie di pannelli solari in giardino

Senza il sole non ci sarebbe vita sulla Terra, a maggior ragione si tratta di una potente fonte di energia rinnovabile e inesauribile, almeno per i prossimi secoli. Sin dall’antichità, l’umanità ha sempre cercato di sfruttarla con specchi ustori per concentrarne i raggi in un sol punto, o usando serre rudimentali da parte dei Romani, o la fornace di Antoine Lavoiser che arrivava oltre i 1500 gradi centigradi. Tutto questo fino agli studi sul fotovoltaico. I raggi del sole in tempi moderni vengono sfruttati come produttori di energia con i pannelli solari che alimentano gli impianti fotovoltaici.

Pannelli solari termici e fotovoltaici: che differenza c’è

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Pannelli solari su tetto a spiovente

Gli impianti fotovoltaici si sono evoluti in modo esponenziale, tanto da sfruttare il sole anche dal punto di vista termico. Per questa ragione è di fondamentale importanza capire che i pannelli solari termici hanno la funzione di convertire le radiazioni solari in energia termica. Essa viene di solito trasferita verso un accumulatore termico e usata successivamente per produrre acqua calda sanitaria o da utilizzare come riscaldamento vero e proprio.

Per quanto riguarda i pannelli solari fotovoltaici, essi sfruttano le radiazioni solari per produrre elettricità mediante diverse celle fotovoltaiche collegate l’una con l’altra. Sono in silicio, un materiale che consente di convertire i fotoni in un campo elettrico di corrente continua.

Tipi di pannelli solari fotovoltaici

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Tetto ricoperto di pannelli solari

Lo sviluppo dei pannelli solari fotovoltaici ha avuto un incremento soprattutto per merito delle loro prestazioni e della loro durata. Si stima che essi possano funzionare per 25-30 anni. Ovviamente, le prestazioni variano in base alla loro fabbricazione. Il silicio è la componente primaria, ma il materiale è presente in diverse tipologie per convertire l’energia solare in energia elettrica.

1. Pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino

Sono attualmente i più performanti perché trasformano dal 15 al 20% di energia solare in elettricità, in quanto ogni cella viene ricavata da un unico cristallo di silicio. Sono quelli più costosi in quanto sono molto più elaborati.

2. Pannelli fotovoltaici in silicio policristallino

Quelli molto più comuni, fabbricati con una sola gettata di silicio fuso e per questo molto meno costosi, ma anche meno efficienti visto che arrivano al 14-16% di conversione di energia solare in elettricità.

3. Pannelli fotovoltaici a film sottile

Sono formati da pellicole sottili di vari materiali, oltre al silicio, e garantiscono un’efficienza minore per quanto riguarda la conversione dei raggi solari, stimata tra il 6 e il 10%. Ma sono vantaggiosi perché hanno minori costi di produzione e sono molto versatili, flessibili e leggeri. Possono essere applicati a intere facciate o a elementi irregolari senza nessun problema.

Da pannello solare a elettricità: il funzionamento degli impianti fotovoltaici

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Cella pannello solare

Il funzionamento di un impianto fotovoltaico parte dalla luce del sole che inonda coi suoi raggi il tetto e finisce per essere convertito in energia. Partendo dal pannello solare, i fotoni interagiscono con gli elettroni degli atomi di silicio e generano un flusso elettrico in corrente continua, condotta verso l’inverter. Questo trasforma il flusso di corrente continua in uno di corrente alternata per la rete elettrica.

Se ai pannelli solari ci aggiungiamo gli ottimizzatori, ogni pannello solare funzionerà singolarmente, altrimenti saranno legati tra loro nella produzione. Quest’accortezza evita eventuali perdite. L’impianto fotovoltaico avrà un contatore che permetterà di misurare e contabilizzare l’energia prodotta ed, eventualmente, acquistata dalla rete.

Se si dispone poi di uno storage, ovvero di un sistema di accumulo, si immagazzinerà la corrente elettrica per usarla anche di notte. I due principali sistemi di accumulo sono un inverter con accumulo al litio o un pacco batterie esterne, più economico ma più ingombrante.

Quali sono i tipi di impianti fotovoltaici?

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Pannelli solari in impianto

Parlando di impianti fotovoltaici è possibile distinguerli in due principali tipologie:

  • grid connected, con connessione alla rete elettrica;
  • stand alone, senza connessione e con sistema di accumulo indispensabile.

Ci sarebbe il sistema storage, il quale prevede contemporaneamente una connessione con la rete e dei sistemi di accumulo, in modo da utilizzare l’energia e il suo surplus verrà trasferito nella rete. Eventuali carenze saranno garantite dalla rete stessa.

I vantaggi di un impianto fotovoltaico

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Calcolare il risparmio in casa

Investire sul solare è una scelta ecologica, in quanto è un’energia pulita e rinnovabile. Ma è il risparmio economico che convince di più: installando un impianto fotovoltaico domestico, i costi in bolletta vengono abbattuti notevolmente. Si stima che possano arrivare fino al 90% in caso di un impianto efficiente con sistema di accumulo.

Da non dimenticarsi i vantaggi fiscali per mezzo delle detrazioni IRPEF, oltre a quello della valorizzazione dell’energia che viene prodotta ma non consumata attraverso i meccanismi dettati dal Gestore Servizi Energetici come lo scambio sul posto (SSP) o il Ritiro Dedicato (RID).

Pannelli solari anti-crisi, il modello semplificato

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Pannelli solari in dettaglio

Il Mite (Ministero della Transizione Ecologica) ha firmato un decreto che attua le norme del Decreto Energia, dando vita a una procedura semplificata riguardante l’installazione degli impianti fotovoltaici. Fino a 200 Kw sarà possibile utilizzare un modello unico semplificato, prima in vigore solo per gli impianti fino a 50 kW.

Questi modelli devono essere situati presso clienti già dotati di punti di prelievo e quindi che abbiano necessità di lavori semplici con richiesta di ritiro energia al GSE, ritiro dedicato incluso.

Il nuovo modulo deve essere trasmesso dal richiedente al suo gestore di rete. Sarà lui a verificare che tutto sia in regola e in caso di esito positivo, si avvierà l’iter di connessione alla rete in automatico.