Riscaldamento inverno 2023/2024 Toscana: date accensione e gradi consentiti
Se abitate in Toscana e non sapete quanto potete definitivamente accendere i termosifoni, ecco qual è la normativa 2023/2024.

Come ampiamente previsto e preannunciato, l’estate del 2023 si è dimostrata caldissima e lunghissima. Nonostante a maggio abbia piovuto quasi tutto il mese in pressoché tutta l’Italia, a partire da giugno le temperature si sono definitivamente alzate e fino a fine settembre non hanno lasciato tregua a nessuno. Sebbene il caldo piaccia a tutti e, soprattutto nelle regioni affacciate sul mare come la Toscana, permetta di godersi qualche bagno tardivo anche a settembre inoltrato, da qualche giorno siamo tutti felici del gradito ritorno del fresco. In previsione dell’inizio della stagione invernale, quindi, è tempo di preparare i termosifoni: ecco quando si potrà accendere il riscaldamento in Toscana.
Toscana, via al riscaldamento: regole ed eccezioni

Come ha stabilito il D.P.R. n.412 del 26/8/1993, tutta l’Italia è divisa in sei zone climatiche. La prima zona F è quella che raggruppa le aree montane e pedemontane quindi più fredde mentre l’ultima è la zona A, che invece raggruppa le zone più calde. A seconda della fascia di appartenenza, ogni Comune deve rispettare precise regole in riferimento all’accensione del riscaldamento: ci sono giorni, orari e gradi stabiliti, sui quali non si può transigere.
Nella zona A, ad esempio, si può accendere il riscaldamento per un massimo di 6 ore giornaliere, che salgono a 8 nella zona B e a 10 nella zona C. Nella D, invece, il tempo è esteso a 12 ore e nella E si arriva fino a 14 ore: è quest’ultima la zona a cui appartengono la maggior parte dei territori in Italia. Infine, la F non ha alcuna limitazione, ma in Toscana nessun Comune appartiene a questa zona. La Regione Toscana infatti si caratterizza per la gran parte dei territori in zona D; le zone più fredde, però, appartengono alla zona E e le zone più calde alla zona C.
Le date dell’accensione del riscaldamento in Toscana

Le aree della Toscana in zona D possono accendere il riscaldamento a partire dal 1° novembre e fino al 15 aprile, per un massimo di 12 ore al giorno. Rientrano in questa casistica Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Fa però eccezione Prato, città nella quale la data di accensione dei riscaldamenti è l’8 novembre, fino al 7 aprile, per un massimo di 11 ore al giorno. Le città che appartengono alla zona E, invece, possono accendere i riscaldamenti dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore giornaliere. In Toscana, questo riguarda il Comune di Arezzo.
In linea generale, tutti gli edifici tra cui le abitazioni devono stabilirsi su una temperatura di 19°C, con una tolleranza di 2°C in più o in meno. Le aree adibite ad attività artigianale o industriale, invece, devono mantenere una temperatura di 17°C, sempre con 2°C di tolleranza. Sono esclusi da questa norma delle temperature massime gli ospedali, le cliniche e le case di cura, nonché le strutture protette per l’assistenza di minori, malati o tossico-dipendenti. Sono inoltre escluse le sedi diplomatiche, gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido e le piscine e le saune.