Anteprima riqualificazione energetica: detrazioni e vantaggi di cui approfittare ora!
Riqualificazione energetica: guida completa ai bonus, detrazioni e vantaggi. Che cos’è e come funziona, quali sono gli interventi, definizione, riferimenti normativi e quali interventi di miglioria effettuare in un edificio.
Con Riqualificazione Energetica si intendono tutti gli interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica. Infatti, per riqualificare un immobile si devono apportare delle modifiche essenziali di tipo strutturale o edilizio, nonché occuparsi degli impianti. Per farlo, c’è bisogno di tecnici e operatori del settore che possono valutare nel migliore dei modi le condizioni dell’immobile.
Si procede valutando la classe energetica attuale, gli impianti già esistenti e gli interventi necessari per un retrofit energetico vantaggioso. Il fine ultimo è migliorare le prestazioni e garantire il passaggio a una classe energetica superiore, la quale porterebbe anche notevoli vantaggi fiscali oltre che sfruttare adeguatamente fonti di energia rinnovabile e avere un bassissimo impatto ambientale.
Quali interventi sono idonei alla riqualificazione energetica
Ci sono determinati interventi che possono riqualificare l’edificio e che devono soddisfare dei determinati requisiti. Sono considerati interventi atti a migliorare la riqualificazione energetica quando si compiono per:
- migliorare le prestazioni del cappotto termico;
- sostituire i serramenti;
- installare sistemi di schermatura solare;
- sostituire impianti climatizzazione vecchi, deteriorati o in disuso;
- sostituire impianti illuminazione vecchi, deteriorati o in disuso;
- installare pannelli solari e fotovoltaici;
- gestire una ventilazione naturale e il raffrescamento passivo per limitare i consumi eccessivi estivi del condizionamento;
- introdurre dei sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia.
Vantaggi della riqualificazione energetica
L’apporto di interventi di riqualificazione energetica dà dei vantaggi non trascurabili. Il vantaggio più evidente è l’abbattimento dei costi energetici, perché arriveranno bollette meno salate. Si ottimizzerà la gestione dell’efficienza energetica, incrementando i comfort degli ambienti, e si ridurranno progressivamente le emissioni inquinanti, riducendo quindi l’impatto ambientale.
Contenendo i consumi di energia e ottimizzandola, si avrà anche la naturale rivalutazione dell’edificio grazie al fatto che, apportando queste modifiche, si avrà il passaggio a una o più classi energetiche superiori.
Tra i vantaggi, possiamo anche inserire le agevolazioni fiscali con relative detrazioni. Vediamo quali sono.
Ecobonus 110%
Uno dei vantaggi fiscali più conosciuti per agevolare la riqualificazione e il miglioramento dell’efficienza energetica di un edificio, che sia prima o seconda casa. E, grossa novità, si potrà accedere all’incentivo anche in caso di demolizione e ricostruzione.
Si usufruisce di una detrazione IRPEF del 110% erogata in 5 quote annuali di pari importo, a meno che non si opti per sconto in fattura o cessione del credito. Gli interventi idonei per la detrazione del 110% sono i cosiddetti interventi trainanti ovvero:
- isolare termicamente le superfici opache verticali, orizzontali e inclinate, interessate l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio;
- sostituire gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffrescamento, fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o gli stessi impianti sugli edifici.
Altre spese previste dall’Ecobonus 100% sono quelle riguardanti:
- serramenti;
- caldaie a condensazione;
- scaldacqua a pompa di calore;
- solare termico;
- frangisole;
- domotica.
A chi spetta L’Ecobonus 110%
Per usufruire della detrazione del 110%, gli interventi interessati dovranno essere su:
- parti comuni di edificio;
- singole unità immobiliari possedute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, arti o professioni;
- edifici unifamiliari o singole unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
L’ecobonus può essere richiesto da:
- condomìni;
- cooperative;
- persone fisiche;
- organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus, Odv, Aps);
- istituti autonomi case popolari (Iacp);
- associazioni e società sportive dilettantistiche (aspd).
Nuove scadenze Ecobonus 110%
A seconda della tipologia di edificio, ecco le nuove scadenze per l’Ecobonus:
- Al 30 settembre 2022 per edifici indipendenti e unifamiliari. Qualora al 30/09 sono stati conclusi il 30% dei lavori, proroga al 31 dicembre 2022.
- Condomini e proprietari di edifici da 2 a 4 unità al 31 dicembre 2023. Qualora al 31/12 sono stati conclusi il 30% dei lavori, proroga al 31 dicembre 2024, con il 65% dei lavori invece al 31 dicembre 2025. Vale anche per Onlus, Odv e Aps.
- Al 30 settembre 2023 per IACP e Cooperative, se alla scadenza sono stati completati il 60% dei lavori, proroga fino a fine anno.
Detrazioni fiscali al 50 o 65%
Restano ancora valide le detrazioni Irpef del 50 o 65% per chi effettua lavori atti al risparmio energetico, con rimborso in 10 anni, mentre i condomini avranno un incentivo che può arrivare al 75% delle spese sostenute. Restano valide le alternative sconto in fattura e cessione del credito, per alcune categorie. La detrazione massima si diversifica per tipo di intervento:
- Riqualificazione energetica: fino a 100mila Euro;
- Coibentazione, infissi, pannelli solari: fino a 60mila Euro;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: fino a 30mila Euro.
Consigli utili pagamento lavori riqualificazione energetica
Insomma, dei bei vantaggi da non perdere. L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di affidarvi a professionisti qualificati che si possano occupare anche dell’iter normativo. Quando si tratta di pagare, fatelo con bonifico bancario parlante, completo dei seguenti dati:
- Causale del versamento (con normativa e numero fattura);
- Il codice fiscale del beneficiario della relativa detrazione;
- Partita IVA o codice fiscale di chi ha eseguito i lavori.
Se siete titolari di reddito di impresa, basta conservare le ricevute fiscali che indicano le spese sostenute, in quanto non esiste l’obbligo di bonifico.
In caso di controlli, conservate sempre la seguente documentazione:
- Certificato di asseverazione relativo ai lavori di riqualificazione energetica di un tecnico qualificato;
- Ricevuta invio della documentazione tecnica all’Enea;
- Tutte le ricevute fiscali che documentano le spese sostenute se contribuenti titolari di reddito di impresa).
- Ricevuta del bonifico bancario o postale per tutti gli altri.
Così facendo, sarete a posto con il Fisco per tutta la durata della relativa agevolazione fiscale che vi spetta.