Quando è consentito fare la lavatrice in condominio? Orari e normativa

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

A che ora è consentito accendere la lavatrice quando si vive in condominio? È possibile fare la lavatrice di notte oppure è vietato dal regolamento condominiale? Quali sono gli orari di silenzio da rispettare? Scopriamo quando è possibile far partire l’elettrodomestico per il lavaggio degli indumenti e quali regole seguire. 

Galleria foto ed immagini

Guarda il video

Lavatrice
Photo by LumenSt – shutterstock

Poiché l’elettricità è spesso più economica in alcuni giorni come nei fine settimana e nelle ore notturne, per molti questo è il momento ideale per azionare la lavatrice e  fare il bucato. Tuttavia, in alcuni casi, come nei condomini, l’uso della lavatrice può essere fastidioso durante la notte. Durante la centrifuga, infatti, la lavatrice può produrre un po’ di rumore e una forte vibrazione che viene percepita nel palazzo nelle ore di silenzio.

C’è da domandarsi se esistono delle linee guida circa l’utilizzo della lavatrice e la produzione di rumore durante la notte. In questo articolo tratteremo l’argomento e scopriremo quali sono gli orari da rispettare, cosa rischia chi accende la lavatrice di notte e se è possibile vietare il suo utilizzo in alcune fasce orarie.

Condominio, a che ora si può accendere la lavatrice?

Lavatrice
Photo by Rocksweeper – shutterstock

Generalmente nei condomini ci sono degli orari in cui rispettare il silenzio; il divieto di effettuare rumori molesti va solitamente dalle 22:00 alle 7:00 e dalle 14:00 alle 16:00 nei giorni feriali. È doveroso precisare che per quanto riguarda i giorni festivi e i weekend, possono esserci delle variazioni circa gli orari di silenzio.

Ma il rumore prodotto dalla lavatrice in funzione è da considerare molesto? E cosa più importante, negli orari di silenzio è vietato azionare la lavatrice? Per fare chiarezza, bisogna prendere in considerazione l’articolo 844 del Codice civile che recita:

Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.

Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso.

L’articolo spiega che un condomino può sollecitare l’interruzione di un rumore quando viene superato il limite della normale tollerabilità.

Rumore della lavatrice in condominio e normale tollerabilità

Il concetto di normale tollerabilità è difficile da determinare, soprattutto perché ogni persona ha diversi livelli di tollerabilità. Proprio per questo, in caso di controversie, vengono effettuate due misurazioni del rumore: la misurazione dell’immissione di rumore, quando la sorgente del rumore in questione è funzionante, e la misurazione del “rumore di fondo”, quando la sorgente del rumore non è funzionante. Il limite massimo della tollerabilità è uguale a 3 dB oltre il rumore di fondo.

Ma cosa rischia chi supera la normale tollerabilità delle immissioni acustiche? Le sanzioni per chi produce rumori molesti variano a seconda del numero di persone raggiunte dalle onde sonore e ai danni prodotti alla vittima. In altre parole, non ci sono pene specifiche, ma bisogna valutare il singolo caso.

Potrebbe interessarti Come pulire la lavatrice

Lavatrice in condominio: immagini e foto