Paura Superbonus: cosa accadrà a chi ha già iniziato i lavori?
Le modifiche al tanto discusso Superbonus continuano e, a quanto pare, siamo destinati a vedere, ancora una volta, cambiare lo scenario attuale che, tra l’altro, si è delineato da pochissimi giorni. Eppure, l’ultimo decreto flash che ha abolito cessione del credito e sconto in fattura ha davvero rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Inevitabile, quindi, una reazione, durissima che starebbe facendo tornare (il condizionale è d’obbligo) il Governo Meloni sui propri passi. Ma cosa accadrà ai lavori già iniziati?

Sono passati meno di 10 giorni dall’approvazione flash del Decreto Legge con il quale il Governo Meloni ha dato uno stop definitivo ai meccanismi di cessione del credito e sconto in fattura per i bonus edilizi (Superbonus in testa). Unico modo rimasto per recuparare parte di quanto speso per i lavori è quello della detrazione in fase di Dichiarazione dei Redditi. Impossibile, quindi, un riento immediato in quanto i rimborsi saranno spalmati in diversi anni. Situazione definita inaccettabile dall’ANCE (l’Associazione Nazionale Costruttori Edili) che si è detta preoccupatissima per quanto sta accadendo dal momento che la totale mancanza di liquidità rischierà di mandare in fallimento circa 25.000 imprese italiane.
Una situazione alla quale è indispensabile trovare quanto prima una soluzione, e sarà lo stesso Governo a farlo, in tempi brevissimi, dal momento che è atteso un maxi emendamento con il quale dovrebbero modificarsi, almeno in parte, i parametri stabiliti mediante il decreto del 16 febbraio 2023.
Altro punto focale: cosa accadrà a coloro che hanno già iniziato i lavori con il Superbonus?
Superbonus tra paura ed ansia: il destino dei lavori già iniziati

Tra voci che si susseguono alla velocità della luce (come quella della possibile compensazione con F24), conferme e smentite varie, cercare di raccapezzarsi tra le novità inerenti il Superbonus è davvero un’impresa. Era già complicato nei mesi scorsi, modifica dopo modifica, ma lo è ancora di più oggi dopo che, con il DL che ha bloccato cessioni del credito e sconto in fattura, il Governo ha davvero gettato nella disperazione famiglie ed imprese.
Uno dei dubbi amletici inerenti tutto questo parapiglia riguarda indubbiamente il destino dei lavori già iniziati.
Saranno soggetti alle norme appena stabilite oppure no? Al momento per i lavori già iniziati non ci saranno variazioni.
Ad essere esclusi dalla possibilità di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura sono, infatti, tutti i lavori che inizieranno dal 17 febbraio 2023 in poi (data di entrata in vigore del decreto).
Chi li ha già iniziati ed ha, quindi, presentato la Comunicazione Inizio Lavori (CILA) potrà continuare ad usufruire di entrambe le misure. Appare utile chiarire che nel caso in cui questi lavori riguardino i condomìni è indispensabile presentare anche la Delibera dell’assemblea con cui si approvano gli interventi in questione.
L’allarme dell’ANCE
La situazione è drammatica e a sottolinearlo, ancora una volta, è l’ANCE. Questa ha ribadito come siano, ad oggi, circa 15 miliardi i crediti in attesa di un potenziale acquisto e come, se questo non dovesse realizzarsi, sarebbero addirittura 25.000 le imprese italiane che si ritroverebbero senza liquidità e che, quindi, rischierebbero il fallimento.