IMU acconto giugno 2023: esenzione disabili e anziani, cosa sapere
IMU prima rata giugno 2023: anziani e disabili esentati dal pagamento se rispettano alcuni requisiti. Cosa sapere e come fare per non pagare.

Si avvicina la scadenza della prima rata IMU per l’anno 2023 ed è corsa presso i CAF ed i commercialisti per riceve il modello F24 e non farsi trovare impreparati. Per la seconda rata , ricordiamo, ci sarà tempo alla fine dell’anno, il prossimo 16 dicembre 2023.
Ma tutti devono pagare l’imposta sugli immobili? Come tanti sanno, vi è una larga parte degli italiani che è esonerata dal pagamento, in quanto l’imposta non riguarda l’abitazione principale, meglio nota come prima casa, eccetto nel caso si tratti di appartamenti di lusso oppure iscritti in determinate categorie catastali, ovvero A1, A/8 e A/.
Vi sono poi ulteriori esenzioni, dettate dal Comune di competenza e che pubblicano gli avvisi anche sui propri siti internet ufficiali. Dunque, sempre meglio dare un’occhio, onde evitare di pagare o, peggio ancora, di scordarsi dell’appuntamento fiscale. Sono poi previste altre esenzioni, di cui possono godere i cittadini italiani anche quando l’abitazione non è quella principale e pertanto non è previsto il pagamento dell’IMU 2023.
Si tratta delle persone anziane e disabili, purché si trovino in determinate condizioni. Spetta però al Comune decidere se sia possibile applicare l’esonero. Rimane poi alla persona interessata il compito di verificare sempre il regolamento.
Esenzione IMU 2023 per disabili e anziani

Perchè anziani e disabili vengano esonerati dal pagamento, occorre il rispetto delle seguenti condizioni:
- i soggetti proprietari dell’immobile passibile di esenzione devono essere in fase di degenza lunga o permanente presso una casa di riposo
- l’immobile non deve essere dato in affitto.
I contribuenti interessati avranno il compito di verificare che il regolamento comunale consideri parificata l’unità immobiliare di proprietà dell’anziano come se si trattasse di abitazione principale.
E’ consentito accedere all’agevolazione soltanto per una sola unità immobiliare.
Come controllare
Di seguito, ecco come poter accertare se l’imposta sia dovuta:
- accedere al sito istituzionale del comune
- accedere alla banca dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, costantemente aggiornata con gli atti approvati dalle amministrazioni locali.
Mediante accesso al portale del MEF, l’utente può effettuare la ricerca del comune di riferimento, mediante la barra di ricerca, oppure effettuare la ricerca dell’ente locale con indicazione della regione e della relativa provincia.
In questo modo sarà possibile scaricare i documenti necessari con le regole da seguire per i relativi adempimenti.
Poiché potrebbe mancare ancora la delibera del Comune alla data della scadenza, il contribuente sarà comunque tenuto al pagamento dell’acconto IMU. Qualora in un secondo momento arriva la delibera, allora potrà recuperare le somme a conguaglio.
Agevolazione pensionati esteri
Rimane in vigore anche per l’anno 2023 l’agevolazione IMU in favore dei pensionati esteri.
Rispetto al precedente esercizio, i pensionati residenti all’estero e proprietari di uno o più immobili in Italia, potranno pagare l’IMU soltanto sul 50% della base imponibile. Nel 2022 infatti l’aliquota era più alta, pari al 62,5%.
Rimangono identici i requisiti come per disabili ed anziani, ovvero che l’immobile non sia dato nè in locazione ne in comodato d’uso.