IMU 2024, cambiano le aliquote: ecco dove si pagherà di più
IMU 2024 che vede un cambio delle aliquote, conseguenti al nuovo decreto del Mef recante la data dello scorso 7 luglio, come enunciato nell’articolo 1 del comma 756 della legge 160 del 2019. Con il nuovo decreto verranno evidenziati quei Comuni che potranno diversificare le aliquote di imposta. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, andando a scoprire in quali Comuni sarà più salata l’imposta sulla casa. Ecco quindi che l’IMU ancora una volta cattura l’attenzione, di tutti i proprietari di immobili, nel nostro Paese.

Cosa cambierà in concreto per gli importi IMU?
Gli italiani ancora una volta sono in allerta, per novità riguardanti gli oneri che pesano sulle loro proprietà. Giunge in questi giorni la news che vede la novità di una possibile diversificazione delle aliquote da applicarsi, a discrezione degli Enti Locali. L’IMU sta per cambiare. L’imposta sulle seconde e terze case finisce nelle casse degli enti locali, con i Comuni che avranno dal prossimo anno, la possibilità di “diversificare”, cioè modificare in parte le aliquote, ma solo rispettando determinati criteri, più stringenti del passato.
Tutto ciò lo prevede il decreto del ministero dell’Economia del 7 luglio scorso, che attua l’artico 1 del comma 756 della legge 160 del 2019. Uno dei problemi di questa imposta è proprio la differenziazione di aliquote tra i Comuni e la presenza di varie aliquote legate alle diverse casistiche, generando un numero elevato di provvedimenti. Ma cosa cambierà nel dettaglio dal 2024?
Le nuove regole per l’IMU dal 2024: cosa aspettarsi
C’è da premettere che in merito alle delibere volte alla determinazione delle aliquote IMU, ci dovrà essere comunque l’approvazione da parte dei Comuni, entro il termine fissato dalle normative nazionali, volte alla delibera del bilancio di previsione.
Ecco che ogni Ente Locale potrà scegliere tra due strade. Da una parte vi saranno i Comuni che intendano fare propria la facoltà andando a diversificare le aliquote, tenendo conto dei cardini di in termini di “ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza”. Diversamente vi saranno quei Comuni che non intendano andare a diversificare le loro aliquote IMU, andando a formulare una delibera, in cui vengano approvate le aliquote IMU, enunciate nel decreto di riferimento.
Ogni Comune dovrà deliberare una propria preferenza d’azione, entro e non oltre la data fissata al 14 ottobre 2024. In caso di mancata delibera pubblicata entro il giorno 28 ottobre 2024, si terrà conto della stessa entità delle aliquote, in riferimento dall’anno precedente. Ciò sarà possibile da attuarsi, solo quando il sistema sarà messo a regime.
Resta inteso infatti che la mancata definizione delle nuove aliquote IMU con la conseguente delibera comunale, validerà quelle aliquote base, stabilite a livello nazionale. Importante poi il passaggio burocratico che prevede che la diversificazione (che potrebbe portare aumenti) dovrà vedersela con l’approvazione de la Conferenza Stato-città ed autonomie locali. Questa avrà tempo per poter decidere, entro 45 giorni dalla data di trasmissione della delibera comunale.
Le città più care: ecco dove l’IMU peserà di più
Con le novità messe a punto nel Mef recante la data dello scorso 7 luglio chi è proprietario di una seconda casa a Roma si vedrà aumentare l’imposta in media di € 2.064. A seguire Milano presenterà un aumento medio dell’importo dell’IMU, pari a € 2.040, mentre per la città di sarà di Bologna €2.038 euro.
Ma non per tutte le città italiane, le cifre saranno incrementate in uguale maniera. Ecco quindi che Genova presenterà un incremento medio dell’importo dell’IMU pari € 1.775, mentre a Torino l’aumento medio sarà pari a € 1.745.
IMU 2024: scopriamo quali sono le città meno care
Se da una parte andremo a registrare degli importi relativi incremento dell’IMU 2024 considerevoli, nel nostro Paese si andranno a presentare anche città in cui l’aumento non sarà così eclatante. Dando uno sguardo agli importi in crescita ecco che tra le città italiane con meno incremento medio dell’importo IMU 2024 troviamo:
Sondrio con più € 674, a seguire Crotone con € 672, Catanzaro con un più € 659, Gorizia con un incremento pari a €585 e la città di Asti con € 580 in più. Ci si dovrebbe aspettare quindi solamente degli esigui aggiustamenti, e non stravolgimenti importanti sugli importi IMU del 2024. Per il momento quindi gli italiani potranno dormire sonni, relativamente tranquilli.
Modalità del pagamento dell’IMU
Se per quanto riguarda le somme da pagare a favore dell’IMU le novità prevedono che vengano calcolate dai singoli Comuni, non vi saranno invece cambiamenti sostanziali, nelle modalità di pagamento.
I contribuenti continueranno ad utilizzare per il versamento dell’imposta dovuta con l’ormai tanto familiare F24, come è stato fatto già negli anni precedenti.