Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

Autore:
Stefano Marcelletti
  • Master in Web Marketing conseguito presso Digital Coach Milano

Sfruttare gli incentivi fiscali per installare un impianto fotovoltaico è la scelta migliore per evitare un esborso economico immediato o per rientrare dell’investimento fatto. La cessione del credito è una delle modalità per fuire degli incentivi e può essere scelta a posto delle detrazioni. Vediamo le ultime novità a riguardo. 

Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

Installare un impianto fotovoltaico è un’operazione fattibile a costo zero grazie alle agevolazioni previste dal Bonus Ristrutturazione 50% e dal Bonus 110% fotovoltaico. La cessione del credito è una delle modalità previste per poter fruire degli incentivi. Tale misura può essere scelta in luogo della detrazione fiscale. Ma in cosa consiste la cessione del credito?

Essa non è altro che uno sconto, offerto da chi fornisce il servizio, che può raggiungere un importo massimo pari al corrispettivo da versare. Il fornitore potrà cedere, successivamente, il credito di imposta ad un istituto di credito o a un intermediario finanziario. In questo articolo vedremo chi può richiedere l’incentivo, come funziona, quali sono le documentazioni che occorrono per la presentazione della domanda.

Faremo una breve panoramica sulle ultime novità normative. Infine parleremo del momentaneo blocco della cessione dei crediti e di quelle che potrebbero essere le possibili soluzioni per chi ha già iniziato i lavori e anticipato i soldi per le spese.

Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

Fotovoltaico: per quali bonus è possibile chiedere la cessione del credito

Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

Come abbiamo anticipato, i bonus di cui si può usufruire per installare dei pannelli fotovoltaici e che prevedono la cessione del credito sono il Bonus Ristrutturazione 50 % e il Bonus 110% fotovoltaico. Ma come funzionano e da chi possono essere richiesti? Vediamolo più nel dettaglio.

Possono usufruire del Superbonus 110% per l’installazione di un impianto fotovoltaico, così come previsto dal Decreto Rilancio:

  • persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
  • condomìni;
  • istituti autonomi case popolari;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • onlus;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche.

Tale bonus può essere richiesto soltanto se l’installazione dei pannelli viene effettuata congiuntamente ad un altro lavoro, denominato trainante. Nel novero di questi interventi rientrano l’isolamento termico dell’edificio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, gli interventi di messa in sicurezza sismica.

Per quanto riguarda il Bonus Ristrutturazione 50%, che prevede lo sconto in fattura del 50% sulle spese sostenute, i soggetti beneficiari sono:

  • il proprietario di un immobile o il nudo proprietario;
  • il titolare del diritto reale di godimento (dall’usufrutto l’uso all’abitazione);
  • l’inquilino;
  •  i soci delle cooperative;
  •  i soci delle società semplici;
  • gli imprenditori individuali.

Come funziona la cessione del credito e quali sono le documentazioni richieste

Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

La cessione del credito, come abbiamo visto, è una modalità di fruizione degli incentivi fiscali derivanti da diversi bonus. Per i cittadini incapienti, ovvero quelli che non hanno la possibilità di portare le spese sostenute in detrazione, è l’unica strada percorribile. Vediamo nel dettaglio come funziona l’iter per la cessione del credito e tutte le documentazioni richieste.

Il primo step, ovviamente, è quello di pagare il fornitore del servizio dopo la verifica di congruità di prezzi e pagamenti effettuata da un professionista (perito, architetto, ingegnere o geometra). Per chi non disponesse della liquidità necessaria, sarà necessario trovare imprese disposte ad anticipare le spese al loro posto (il 100% della spesa nel caso del Superbonus, il 50% nel caso del Bonus Ristrutturazione). Queste ultime, a questo punto, avranno due strade a disposizione: maturare il credito nel cassetto fiscale e portarlo in detrazione, oppure cederlo ad un intermediario finanziario.

Una volta effettuato il pagamento va individuato l’istituto per la cessione del credito (banca, compagnia di assicurazione o Poste Italiane).
Le documentazioni richieste dagli istituti di credito sono: fatture, ricevute, contratti stipulati, nonché l’asseverazione tecnica che attesti la sussistenza dei requisiti per poter fruire del bonus.

Gli intermediari finanziari generalmente si affidano a società di consulenza esterna che rilasciano un visto di conformità. Se avanziamo l’istanza a istituti che non si affidano a società esterne, per poterlo ottenere sarà necessario contattare un CAF o un commercialista.

Una volta caricati tutti i documenti necessari sul portale dell’istituto di credito scelto, dobbiamo attendere la verifica e l’accettazione da parte dello stesso. Entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui abbiamo sostenuto le spese, dobbiamo comunicare all’Agenzia delle Entrate la volontà di cedere il credito. Qualora i lavori non siano stati ancora ultimati, si dovrà redigere uno Stato di avanzamento dei lavori che riporti le spese sostenute. La comunicazione all’Agenzia delle Entrate deve contenere i seguenti dati:

  • codice fiscale del cessionario;
  • data di accettazione della cessione (sottoscrizione del contratto);
  • dati catastali dell’appartamento: foglio, particella e subalterno;
  • cifra ceduta;
  • codice fiscale dell’intermediario finanziario.

A decorrere dal decimo giorno del mese successivo alla comunicazione, la banca potrà accettare la cessione e aggiungere il credito nel suo cassetto fiscale. Ricordiamo che per quanto riguarda la cessione del credito, l’Agenzia delle Entrate permette di poterla fare non solo a lavori terminati, ma per stato di avanzamento dei lavori (SAL). Nel caso del Superbonus dovremo attendere almeno il completamento del 30% dei lavori.

Fotovoltaico: cessione del credito e ultime novità normative

Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

La possibilità di optare per la cessione del credito in luogo delle detrazioni fiscali è stata inizialmente prevista dal Decreto Rilancio (Articolo 121, Dl 34/2020) ed è stata estesa fino al 2024 con l’ultima Legge di Bilancio (art.1 , comma 29, lettera a), (legge 234/2021). Riguarda, tra i diversi interventi, quelli di installazione di impianti fotovoltaici (art.16 Dl 63/2013 e art. 119 Dl 34/2020).

La norma è stata successivamente modificata dal Decreto Anti-Frodi Dl 157/2021, che ha previsto una stretta normativa per contrastare i comportamenti fraudolenti nell’utilizzo dei benefìci (lavori inesistenti o importi gonfiati) e dal Decreto Sostegni-ter (Dl 4/2022), che ha rafforzato tali misure con l’eliminazione delle  cessioni a catena, consentendo un’unica cessione del credito ad altri soggetti, quella operata dal fornitore al contribuente.

Tali misure hanno però spinto alcuni istituti a interrompere l’acquisizione di crediti d’imposta. La stretta è stata quindi allentata, consentendo due ulteriori passaggi di cessione del credito a “istituti qualificati” (Disegno di Legge per la conversione del “Sostegni-Ter”).
Le ultime novità sono state introdotte dal Decreto Aiuti che proroga, per le unifamiliari, al 30 Settembre 2022, il termine entro il quale bisogna aver completato il 30% dei lavori per poter usufruire del Superbonus.

Altra misura prevista dal Decreto, che ha lo scopo di sbloccare il mercato dei crediti e far ripartire i lavori, è quella che prevede la quarta cessione del credito. Cessione che le banche possono effettuare, per le comunicazioni pervenute dopo il primo maggio, verso correntisti qualificati come clienti professionali (banche, assicurazioni, imprese). Il Decreto Aiuti concede, inoltre, questa possibilità agli intermediari finanziari senza attendere i tre passaggi previsti fino ad ora.

Blocco cessione del credito: cosa fare ora

Impianto fotovoltaico: Cessione del credito e novità

Le normative che riguardano la cessione del credito, come abbiamo visto, sono cambiate spesso negli ultimi tempi. Tutto ciò ha ingenerato una confusione e una sfiducia tali da dissuadere molti istituti finanziari dall’acquisizione di crediti di imposta. Per quanto riguarda il Superbonus, la situazione è alquanto intricata. Gli unici Istituti che accettano le cessioni sono ad oggi: Bper, Banco Desio, Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena.

I crediti fermi nel cassetto fiscale hanno creato, ovviamente, problemi di liquidità per le imprese, bloccando i lavori. La situazione è complicata anche per i cittadini che hanno già anticipato delle spese per i lavori e contavano in un rapido rientro dell’investimento attraverso la cessione del credito di imposta. Per costoro è possibile compensare le spese già effettuate nella Dichiarazione dei Redditi. Se il titolare dell’immobile non ha abbastanza capienza fiscale per detrarre le spese, può cedere il credito a un familiare stretto. La speranza è che il Governo e il Parlamento sbroglino presto la matassa mettendo sul tavolo delle proposte valide.