Superbonus: l’addio per sempre è già scritto
Sono chiare e decise, oltre che decisive, le parole con cui il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti si è espresso poche ore fa su Superbonus e sui meccanismi di cessione del credito e sconto in fattura. Porte chiuse, definitivamente, al 110% per tutti mentre nei cantieri è ancora caos a tutti gli effetti.

Il Ministro Giorgetti torna in merito al Superbonus dopo l’intervento che l’ha visto protagonista, appena due giorni fa, al convegno che l’Eutekne ha organizzato nella capitale per parlare di bonus edilizi, cessione del credito e sconto in fattura.
Parole che suonano come una porta definitivamente chiusa verso il Superbonus come lo abbiamo conosciuto finora (con l’aliquota al 110%) e che, al contempo, dà una preoccupazione in più a chi si ritrova, tuttora, coi lavori bloccati e senza i fondi necessari per poterli riavviare.
Pare che il Governo Meloni sia invece intenzionato a confermare la proroga per le villette e il periodo transitorio per i lavori in edilizia libera e per quelli effettuati in territori terremotati. Ma quali sono le parole di Giorgetti che hanno fatto tremare il settore? Scopriamole!
Superbonus 110%, addio per sempre?

Si chiude definitivamente il sipario sul Superbonus 110% così come sul suo utilizzo per un numero così ampio di interventi e per un numero davvero altissimo di beneficiari. Questo è quel che trapela dalle parole che il Ministro Giorgetti ha pronunciato a Roma nelle scorse ore.
La stagione del Superbonus al 110% per tutti e delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per un numero amplissimo di interventi non tornerà mai più.
Il Ministro Giorgetti ha giustificato le sue parole prendendo sempre in considerazione i costi elevatissimi che questa misura (o meglio il modo in cui è stata applicata) ha comportato per l’Italia intera. Per essere quanto più chiaro e preciso possibile, il Ministro si è servito dei dati recentemente comunicati da ENEA e che fissano questa spesa attorno ai 75,3 miliardi di euro.
Quali sono le possibili mosse future del Governo?
Nonostante non esista ancora una comunicazione ufficiale, dall’intervento di Giorgetti del 15 marzo trapelano dettagli importanti. Per il futuro, il Governo potrebbe procedere come segue:
- prorogare al 30 giugno 2023 il Superbonus 110% per le unifamiliari (cosa confermata anche dall’onorevole Andrea De Bertoldi) a patto che entro il 30 settembre 2022 risultasse completato almeno il 30% dei lavori.
- prevedere il periodo transitorio per lo sconto in fattura e la cessione del credito relativi alle opere di edilizia libera e a quelle del Sismabonus, a patto che entro il 16 febbraio si sia in possesso dei titoli abitativi per demolire e ricostruire gli edifici.
- non prevedere la possibilità per le banche di utilizzare gli F24 dei clienti (ipotesi di cui abbiamo parlato nel nostro approfondimento sulla compensazione).
Non si sa ancora se quanto anticipato andrà a modificare direttamente il Decreto Superbonus sul blocco delle cessioni o se ci sarà qualche altro provvedimento ad hoc. A breve, comunque, sono attese ulteriori novità.