Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Autore:
Patrizia Maimone
  • Dott. in Informatica

Il consumo energetico della nostra casa influisce moltissimo sulla nostra economia familiare. Ecco perché conoscere le varie classi di efficienza energetica edifici è importante per cercare di migliorarla ed approfittare anche delle agevolazioni fiscali previste dallo Stato.

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Le classi di efficienza energetica edifici servono a collocare, tutti gli immobili, in una determinata fascia di consumo energetico. Un parametro di fondamentale importanza, specie quando si vuole vendere o acquistare casa. Intervenire per una riqualificazione è utile per poter approfittare delle agevolazioni fiscali ottenendo, allo stesso tempo, una notevole diminuzione dei consumi.

È bene sapere che l’attestazione di prestazione energetica fa parte, ad oggi, delle documentazioni obbligatorie per tutti gli edifici. Sono 7, in tutto, le classi di efficienza energetica in cui possono collocarsi gli immobili sebbene la più efficiente (la A) si componga da 4 sottocategorie (il totale sarebbe, quindi, di 10).

Conosciamole un po’ più da vicino dando anche uno sguardo a quelle che sono le normative in merito e le possibili agevolazioni sul piano fiscale.

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

1. Classi di efficienza energetica edifici: cosa sono?

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Le classi di efficienza energetica edifici misurano i consumi di un edificio in termini, per l’appunto, energetici. Obbligatoria dal 2015 (grazie al Decreto numero 162) che ha introdotto la cosiddetta APE. Di cosa si tratta? Acronimo che sta per Attestato di Prestazione Energetica, attribuisce ad ogni immobile una determinata classe (dalla più economica A4 alla più costosa G).

Più un edificio è attento al risparmio energetico, più questo scala la classifica puntando alle classi più efficienti (la A e la B). A rilasciare l’APE sono esclusivamente i tecnici abilitati che vengono chiamati, per l’appunto, certificatori energetici. Se le classi energetiche misurano quanto un edificio possa essere “conveniente” o meno, a stabilire il consumo effettivo è l’Indice di Prestazione Energetica Globale.

Questo tiene conto del consumo annuo e si indica per metro quadro (kWh/mq annuo). La sigla che indica questo valore è EPgl che corrisponde all’IPE (Indice Prestazione Energetica) e che appare sempre nell’APE.

2. Efficienza energetica edifici: le classi bocciate

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Partiamo per questo nostro viaggio all’interno dell’efficienza energetica edifici con quelle che sono le classi meno convenienti ed efficienti. Si trovano in fondo alla scala e sono la F e la G. La G è, purtroppo, molto diffusa negli edifici che non sono coibentati e non hanno sistemi di riscaldamento adeguati. Rispetto ad edifici che si trovano in cima alla scala si spendono anche 10 volte in più per i consumi energetici. Per la G, in effetti, questi sono superiori ai 160 kWh/mq per anno (più di 3.50 EPgl).

La classe F ha un consumo compreso tra i 120 e i 160 kWh/mq annui (EPgl tra 2.60 e 3.50). Infissi eccessivamente vecchi, poco efficienti, muffe e umidità influiscono negativamente sui consumi energetici dell’abitazione. Cosa fare, in questo caso, per migliorare la classe energetica? La riqualificazione passerà, ad esempio, dalla sostituzione di porte e finestre e dalla coibentazione.

3. Efficienza energetica edifici: le classi più diffuse

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Le classi D ed E sono anch’esse molto diffuse e si trovano un gradino più in alto all’interno della scala per l’efficienza energetica edifici. Le troviamo, soprattutto la E, negli immobili costruiti circa 40 anni fa e contraddistinti da isolamenti termini non proprio adeguati. Mancano i cappotti, gli infissi lasciano a desiderare ed il calore tende a disperdersi moltissimo con consumi tra i 90 e i 120 kWh/mq annui.

La classe D si trova un gradino sopra alla E. Si tratta di una classe la cui efficienza energetica è migliorabile ma che, comunque, consuma già circa il 25% in meno rispetto alla E. Ci si assesta, infatti, tra i 70 e i 90 kWh/mq annui con un EPgl al massimo uguale a 2.00. Sostituendo gli infissi o migliorando l’impianto di riscaldamento si può già puntare alla classe superiore (la C).

4. Efficienza energetica edifici: le classi promosse

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Classe C e B sono le due classi di efficienza energetica edifici che possiamo promuovere a pieni voti perché racchiudono, in loro stesse, gli immobili che hanno consumi bassi o molto bassi e che possono essere considerati davvero efficienti. In classe C si trovano gli edifici che sono già stati sottoposti ad una ristrutturazione, in cui sono state installate delle caldaie o è stato isolato il sottotetto. L’IPE, in questo caso, è inferiore a 1.50 EPgl per un consumo medio inferiore a 50 kWh/mq annui.

La classe B è quella degli edifici i cui consumi energetici sono ritenuti molto bassi. Sono edifici costruiti di recente o che sono stati sottoposti ad una riqualificazione importante. Sono ben coibentati ed isolati, hanno forme di produzione energetica alternativa (come impianti fotovoltaici) ed hanno consumi sempre inferiori a 50 kWh/mq annui. Attenzione: la sola presenza di pannelli fotovoltaici non garantisce di poter stare in classe B o A (dato che la classificazione è legata ad un insieme di valori ben specifici).

5. Efficienza energetica edifici: le classi a consumo nullo o bassissimo

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Hanno un consumo nullo o, comunque, bassissimo gli immobili che si trovano nella classe di efficienza energetica edifici A. Una classe che, a dire il vero, è formata da 4 sottoclassi: dalla A1 alla A4. In questo caso si passa da un EGpl di 1.00 della classe A1 ad uno inferiore a 0.40 per la classe A4, la più economica in assoluto.

In quest’ultimo caso, si può proprio dire, ci troviamo dinnanzi ad immobili con consumi pari allo zero, con isolamenti termici altamente efficienti, perfettamente coibentati, riscaldati, raffreddati e senza dispersioni di calore.

6. Efficienza energetica edifici: vantaggi fiscali

Efficienza energetica edifici: 6 info, fisco e consigli

Per favorire il miglioramento dell’efficienza energetica edifici, il Governo ha pensato, da tempo a questa parte, a diverse agevolazioni fiscali che permettono di risparmiare parecchio per gli interventi di riqualificazione. Gli importi detraibili variano dal 50 all’85% in base a quelle che sono le caratteristiche degli interventi effettuati.

Parte delle spese sostenute (in cui sono incluse anche quelle per le prestazioni professionali), infatti, potrà essere detratta dal contribuente in fase di dichiarazione dei redditi. La detrazione spettante viene ripartita, in base alla normativa vigente, in un totale di 10 rate annuali di uguale importo (a partire dall’anno successivo).