Ecobonus domotica: guida alle agevolazioni fiscali per rendere la casa smart
Gli incentivi per aiutare chi lo desidera ad avere una casa più intelligente, sono stati prorogati al 2024. Una casa domotica, non solo è più tecnologica, ma permette di consumare e spendere meno, quindi rappresenta un’evoluzione veramente importante.

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il cosiddetto eco bonus domotica, che si configura, analogamente ad altri incentivi simili, come uno sgravio fiscale, nello specifico una detrazione dall’Irpef e dall’Ires, prevista per l’acquisto, l’installazione e l’attivazione di dispositivi volti a garantire una maggiore efficienza degli impianti e minori consumi energetici.
Ecobonus domotica casa a chi spetta
Lo sgravio noto come Ecobonus domotica può essere sfruttato dai contribuenti residenti in Italia che possiedono un immobile da rendere maggiormente smart.
Più nello specifico possono ottenere il bonus:
- Persone fisiche;
- Titolari di reddito d’impresa;
- Associazioni tra professionisti;
- Enti pubblici e privati che non svolgano attività commerciale;
In ogni caso per sapere se si posseggono i requisiti, anche in base al tipo di intervento che si desidera effettuare sarà sempre bene chiedere una consulenza, al proprio commercialista e alla ditta o al professionista a cui intendiamo commissionare i lavori.
Capire se si può godere di questo incentivo è facile anche ottenerlo, basterà come vedremo seguire pochi semplici passi, ma bisognerà farlo con la giusta attenzione, senza mai lasciare spazio ad approssimazioni, che potrebbero farci perdere tempo e denaro.
Come richiedere l’ecobonus domotica
Per ottenere l’ecobonus domotica bisognerà inviare, entro 90 giorni dalla fine dei lavori e dal collaudo degli impianti, una comunicazione a ENEA (Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica), per via telematica, attraverso apposito sito web.
Le informazioni da inviare sono contenute nell’attestato di prestazione energetica e viene richiesta anche una scheda informativa sugli interventi realizzati, rilasciata dalla ditta o dai professionisti che se ne sono occupati.
Bisognerà anche documentare di aver pagato gli interventi tramite bonifico e avendo indicato nella causale il codice fiscale del contribuente che vuole usufruire della detrazione e la partita iva della ditta che ha realizzato i lavori.
Le spese affrontate per la domotica andranno poi inserite nella propria dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 o Unico e suddividendo l’importo da detrarre in 10 quote annuali dello stesso importo.
Casa domotica e termostato smart
Un termostato smart non è più un semplice termostato, ma spesso diventa un vero e proprio centro di controllo per la casa domotica. Una centralina dalla quale non solo controllare e gestire in modo intuitivo, grazie ad un display touch, la temperatura, ma anche l’umidità, l’illuminazione, gli accessi all’abitazione, ecc.
Avere un maggiore controllo su questi e altri aspetti permette non solo un maggiore comfort e un superiore livello di sicurezza, ma anche un più limitato impatto ambientale e proprio su questo si concentrano i bonus che incentivano, con vari strumenti fiscali, l’adozione di soluzioni tecnologiche, particolarmente performanti per rendere la casa più green.
Controllo da remoto del riscaldamento
L’Ecobonus Domotica prevede, tra l’altro, una detrazione del 65% per le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi per il controllo da remoto del riscaldamento.
Poter attivare o disattivare da remoto, magari tramite una comoda app sul proprio smartphone, riscaldamento o raffrescamento della casa, permette un risparmio significativo in bolletta e anche un minore impatto sull’ambiente.
Si potrà ad esempio, accendere il riscaldamento solo mezzora prima di far ritorno a casa dal lavoro, così da trovare un ambiente caldo ed evitare sprechi.
In estate si potrà attivare l’aria condizionata quando si è già in strada per fare ritorno a casa, trovando un ambiente piacevolmente fresco, senza aver dovuto tenerla accesa inutilmente per ore rischiando di trovarsi poi come in un frigorifero.
Oltre al confort, l’aspetto fondamentale è ovviamente quello del risparmio, sia sul fronte economico che su quello dell’impatto ambientale, tematica sulla quale per fortuna la sensibilità generale è in crescita. Abbiamo, almeno per ora, un solo pianeta su cui vivere e da lasciare ai nostri figli e dobbiamo prendercene cura al meglio delle nostre possibilità.
Cessione dell’ecobonus domotica
Come per altri bonus fiscali, sostanzialmente simili, anche quello per la domotica si può cedere, o meglio si può cedere il credito d’imposta. La Legge di Stabilità definisce più nel dettaglio come e a che condizioni. In particolare la detrazione dell’ecobonus può essere ceduta a soggetti terzi, come le imprese che effettuano gli interventi di installazione degli impianti di domotica.
Questo approccio può risultare particolarmente interessate per i condomini, in modo che i proprietari dei vari appartamenti possano affrontare assieme gli interventi di ammodernamento ed efficientamento energetico con minori costi e senza dover effettuare complicati conti e divisioni in base ai millesimi posseduti.
Ultimi aggiornamenti Ecobonus
Per le abitazioni unifamiliari e le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari, è possibile usufruire di una detrazione del 110% per le spese sostenute entro il 31 marzo 2023, a condizione che almeno il 30% dei lavori necessari siano stati completati entro il 30 settembre 2022.
Per i lavori in condominio, la detrazione sarà del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, del 90% per quelle sostenute nel 2023, del 70% per quelle sostenute nel 2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025. Queste modifiche sono previste dalla legge e saranno presto pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.
Guida Ecobonus dalla A alla Z
Per conoscere tutto ciò che riguarda l’ecobonus e quali sono i vari sgravi a cui si può accedere, abbiamo preparato una guida chiara e pratica per scoprire tutte le opportunità per ristrutturare gratis. Troverete gli ultimi aggiornamenti, chi può usufruirne, come richiederlo oltre degli esempi concreti per comprendere come si applica e il tipo di risparmio che è possibile ottenere.