Deficit italiano alle stelle: tutta colpa del Superbonus?
Recenti rilievi hanno svelato la situazione del deficit del nostro Paese, legato ai crediti fiscali che ogni contribuente ha maturato dopo aver effettuato lavori approfittando delle agevolazioni previste dallo Stato, Superbonus in testa. Ma qual è stato il peso reale sui conti pubblici italiani?

I dati sono abbastanza chiari: l‘ISTAT ha dovuto rivedere al ribasso la crescita in Italia per quanto riguarda il 2022. La stima di qualche mese fa, infatti, si assestava sul 3,9%. I dati ufficiali, invece, la collocano appena sotto, al 3.7%.
Messo in correlazione al PIL, invece, schizza letteralmente il deficit del Paese che risulta alle stelle, ovvero a ben l’8%. Numeri che fanno riflettere e che hanno portato il Tesoro a sostenere la politica del Governo Meloni, alla ricerca da “un’uscita sostenibile da misure non replicabili”.
Il riferimento è, ovviamente, ai bonus edilizi e in particolare al Superbonus di cui, in queste ultime settimane, tanto si sta parlando.
La via d’uscita sarebbe il blocco della cessione del credito (già deciso dal Governo) dal momento che proprio i crediti sarebbero causa del deficit italiano. In questo momento, vale la pena ricordarlo, è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra esecutivo e imprese preoccupate, queste ultime, del rischio fallimento e perdita di posti di lavoro derivante dal Decreto 11/2023.
Superbonus e bonus edilizi aumentano il deficit italiano?

Tempo di bilanci per i conti dello Stato con gli ultimi dati Istat che rivelano come Superbonus e bonus edilizi in generale abbiano impattato pesantemente sul deficit italiano. Differente il discorso per il PIL, spinto essenzialmente dal consumo dedicato al tempo libero e che è stato rivisto leggermente al ribasso rispetto alle stime di gennaio 2023.
Se, infatti, la stima era pari al 3,9%, per il 2022, ci si ferma, invece, al 3,7%. Un dato, comunque, che risulta essere in linea con le aspettative dal momento che la crescita 2022 coincide con quanto previsto dalla Nadef lo scorso novembre (per l’appunto 3,7%).
Merita un’attenzione particolare, invece, il dato relativo al deficit a cui si legano, in maniera secca, i bonus fiscali e il meccanismo della cessione dei crediti. Le stime della Nadef, in questo caso, sono state “superate”, e anche di molto. Infatti, il rapporto deficit/PIL previsto attorno al 5,6%, è invece schizzato arrivando addirittura all’8%.
Sui calcoli, in base a quanto ha specificato anche l’Istat, hanno inciso moltissimo gli impatti dei crediti d’imposta legati, in particolare, al Superbonus. Proprio considerando questi crediti, l’istituto di statistica ha dovuto rivedere i dati del 2020 e del 2021 peggiorandoli, rispettivamente, dello 0,2 e dell’1,8%. Ecco perché il deficit 2020 è stato stimato al 9,7% del PIL mentre per il 2021 al 9%.
Il Governo Meloni al lavoro per la cessione del credito
Anche dall’Istat arriva la certezza che i crediti d’imposta impattano in maniera pesante sull’economia del Paese. Appare chiaro, quindi, come il lavoro del Governo Meloni per “sistemare” la questione bonus edilizi sia importante più che mai.
Occorre indubbiamente tener conto degli allarmi lanciati da Confedilizia ed altre associazioni e cercare di trovare una soluzione (come la paventata compensazione F24) che possa dare un po’ di respiro ad un settore sempre più in affanno. Notizie, comunque, sono attese a breve per sbrogliare quella che è diventata una matassa intricatissima.