Condominio, quando è possibile innaffiare le piante sul balcone?

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Quando si possono innaffiare le piante in condominio? Il proprietario di casa ha diritto ad abbellire il suo balcone con le piante, ma attenzione a non far cadere l’acqua dal balcone! Il gocciolamento dell’acqua per innaffiare le piante del terrazzo può essere reato. Scopriamo quando. 

Innaffiare le piante
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Le piante da balcone sono un ottimo modo per abbellire il tuo spazio esterno e aggiungere un tocco di verde al tuo appartamento.

Tuttavia, chi vive in condominio sa bene che per incorporare le piante nel proprio balcone, ci sono alcune cose da tenere a mente per quanto riguarda l’irrigazione ed è sempre consigliato dare un’occhiata al regolamento condominiale. Alcune regole di condominio, infatti, possono vietare l’installazione di fioriere dai balconi per motivi di sicurezza.

Innaffiare le piante, inoltre, può diventare motivo di controversie a causa del gocciolamento nel balcone del vicino del piano inferiore. Quindi come bisogna innaffiare piante e fiori correttamente in modo da non imbrattare il balcone del vicino con acqua e terriccio? Quando è consigliato innaffiarle? E come bisogna comportarsi in caso di gocciolamento proveniente dal piano di sopra?

Scopriamo cosa dice la legge.

Quando si possono innaffiare le piante in condominio?

Innaffiare le piante
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È doveroso precisare che non esiste un orario preciso che consente di innaffiare le piante sul balcone. Tuttavia, è consigliabile rispettare la fascia oraria tra le 23:00 e le 7:00 del mattino per evitare di bagnare le persone o cose al piano di sotto. Ovviamente, a qualunque orario si decida di innaffiare i fiori, bisogna sempre prestare attenzione a non far cadere acqua perché si rischia di commettere il reato previsto all’articolo 674 del Codice penale “Getto pericoloso di cose”.

Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206

si legge sulla Gazzetta Ufficiale.

Per evitare lo stillicidio dai vasi, basta seguire pochi e semplici consigli che vi aiuteranno a non far gocciolare continuamente l’acqua su balcone del vicino. Utilizzare i sottovasi è indispensabile per trattenere l’acqua ed evitare che essa si espanda in rigagnoli. Inoltre, è consigliato evitare la pressione e quantità di acqua eccessiva che oltre a causare il continuo gocciolamento, può portare seri problemi alla crescita delle piante.

Cosa fare se dal balcone del piano di sopra cade acqua

Come bisogna comportarsi se dal balcone del piano di sopra cade continuamente acqua? Se il vicino di casa continua a far gocciolare acqua dal balcone, è possibile denunciare gli episodi alla Polizia o ai Carabinieri presentando querela e dando il via al procedimento penale. Ovviamente bisogna essere in possesso di prove concrete di quanto accaduto, altrimenti non può esserci condanna. Inoltre, non deve trattarsi di un episodio isolato ma di una condotta reiterata.
Se i dubbi persistono, ecco un altro articolo dedicato a come tenere le piante sul balcone se si risiede in un condominio.