Come aprire una casa vacanza: la normativa in vigore nel 2023

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Sei proprietario di un appartamento e desideri trasformarlo in una casa vacanza, ma non sai come fare? Aprire una casa vacanza rappresenta un’ottima opportunità di business e in questo articolo parleremo di come aprirla e della normativa prevista per il 2023. Scopri i passaggi da seguire, le regole e i requisiti da rispettare. 

Casa vacanza
Photo by Andrey_Popov – shutterstock

Per casa vacanza si intende una struttura ricettiva extra alberghiera che i turisti prendono in affitto temporaneamente in alternativa all’hotel che spesso risulta più costoso. Si tratta, infatti, di un’ottima alternativa per viaggiare a basso costo e che sta spopolando in tutto il mondo. L’offerta delle case vacanza è molto ampia e consente quindi una scelta molto diversificata. Grazie a questi appartamenti, il turista programma la sua vacanza tempo prima e prenota conseguentemente la sistemazione che in genere ha durata settimanale o anche una sola notte nelle città.

Una casa vacanze può essere gestita in forma imprenditoriale che occasionale; la differenza principale risiede nel numero dei giorni di apertura, dal tipo di organizzazione e da dove risiede la persona che dà il via all’attività. Se anche tu possiedi un appartamento sfitto e desideri imbatterti in un qualcosa di nuovo, aprire una casa vacanza può essere un’ottima idea per generare guadagno e costruire un business allo stesso tempo. Non ci resta che dare un’occhiata alla normativa prevista per il 2023 e alle regole da seguire. 

Come aprire casa vacanza nel 2023

Casa vacanza
Photo by carballo – shutterstock

I principi fondamentali in materia di turismo ed industria alberghiera sono definiti dalla Legge n. 217/1983 che fornisce una chiara definizione di casa vacanza:

Sono case e appartamenti per vacanze gli immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi.

È doveroso precisare che ogni Regione disciplina le strutture ricettive extralberghiere in coerenza con la legislazione comunitaria e nazionale. Per quanto riguarda la gestione della casa vacanza solo in forma imprenditoriale, è necessario che l’immobile rispetti alcune caratteristiche tecniche e bisogna seguire le regole tecniche, igieniche, sanitarie, energetiche e di conformità degli impianti. In altre parole, si tratta degli stessi requisiti che interessano le abitazioni civili.

Nel dettaglio, la forma imprenditoriale scatta quando si gestiscono più di 3 immobili nello stesso comune e il periodo di affitto massimo è di tre mesi. Inoltre, vige l’obbligo di assenza di servizi centralizzati.

Gli adempimenti amministrativi fondamentali sono i seguenti:

  • obbligo della SCIA “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”
  • partita Iva e scelta del regime fiscale da adottare
  • Iscrizione in Camera di Commercio, al registro delle imprese
  • Iscrizione alla gestione commercianti Inps
  • essere in possesso delle certificazioni amministrative.

Casa vacanza non imprenditoriale

A differenza della forma imprenditoriale, la gestione dell’immobile in forma non imprenditoriale ha come requisito principale l’occasionalità. In sintesi, l’attività deve essere saltuaria e non continuativa. In questo modo viene a decadere l’obbligo di apertura della partita IVA. Un privato in possesso di un immobile dovrà presentare una “Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà” ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n° 445. Per quanto riguarda l’aspetto fiscale, bisognerà rilasciare al turista che affitta la casa una semplice ricevuta non fiscale.