Catastrofe Superbonus: gli industriali pronti all’acquisto dei crediti incagliati

Autore:
Patrizia Maimone
  • Dott. in Informatica

Panico totale per famiglie ed imprese dinnanzi al blocco delle cessioni del credito e dello sconto in fattura deciso dal Governo Meloni con il decreto 11/2023. Confindustria, però, apre ad una soluzione importante dichiarando la disponibilità degli industriali a procedere all’acquisto dei crediti incagliati del Superbonus (e non solo).

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Autore: athree23 / Pixabay

Il Decreto Legge del 16 febbraio 2023 è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche senza fine, destinata, tra l’altro, a proseguire ancora. Decidere per lo stop definitivo alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi, primo tra tutti il Superbonus, potrebbe rivelarsi per il Governo un vero e proprio boomerang, capace di fare non pochi danni dal momento che sta creando panico per famiglie ed imprese.

Dopo il tavolo di confronto che si è già svolto con associazioni e banche e dopo quelli attesi in settimana, è atteso un maxi emendamento con il quale dovrebbero arrivare diverse modifiche al decreto in questione. Nel frattempo, mentre Confedilizia preme per una proroga urgentissima, gli industriali si sono detti, mediante il loro presidente, disponibili all’acquisto dei crediti incagliati, tendendo una mano in una situazione che, al momento, di chiaro ha ben poco.

Confindustria su Superbonus: pronti all’acquisto dei crediti bloccati

banconote euro
Autore: angelolucas / Pixabay

In un momento di completo caos attorno al Superbonus e, in generale, nel settore edilizio, un aiuto davvero inaspettato pare poter arrivare da Confindustria che, mediante il Presidente Carlo Bonomi, ha aperto ad una soluzione importante al Governo mediante l’acquisto dei crediti da parte degli industriali. E tutto questo mentre le banche ribadiscono il loro essere quasi completamente sature offrendo, come unica soluzione a questa situazione drammatica, l’ormai nota compensazione con F24. C’è da sottolineare, comunque, che secondo l’Agenzia delle Entrate, invece, le banche avrebbero ancora spazio per l’assorbimento del credito che, a quanto pare, non viene visto come accettabile.

Carlo Bonomi, con le sue dichiarazioni, ha espresso non poche perplessità sulle modalità con cui il decreto è arrivato ed è stato approvato puntando il dito sul fatto che le parti interessate avrebbero potuto essere convocate prima di procedere con l’approvazione.

Non mi convince perché si devono prendere delle decisioni così affrettate gettando nel panico imprese e famiglie e poi convocare le parti. Non era meglio convocarci prima?

È a questo punto che Bonomi apre alla possibilità di un aiuto nei confronti di tutti quei cantieri che, a seguito del blocco delle cessioni del credito, stanno rischiando lo stop definitivo. Il Presidente di Confindustria prevede una scenario di questo tipo a patto che il Governo crei condizioni in cui

si possano fare cessioni di primo grado tra privati.

È chiaro che in quel momento si potrebbe procedere all’acquisto dei crediti che, attualmente, risultano essere bloccati puntando a far ripartire un comparto che rischia lo stallo e la perdita di centinaia di posti di lavoro.

ABI e ANCE a favore degli F24

Nel frattempo e in attesa dei prossimi tavoli tecnici per discutere del Superbonus, sia l’ABI che l’ANCE premono perché si apra alla compensazione con F24, considerati una soluzione rapida, facile e che non andrà ad impattare ancora sulle finanze pubbliche. Anche la Banca d’Italia si è espressa sul Superbonus che ha dato una spinta notevole al settore delle costruzioni in un momento di stallo. Grazie ai miglioramenti energetici, inoltre, ogni famiglia che avrà approfittato di quest’agevolazione, potrà risparmiare, in futuro fino a 964 euro annui.

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