Casa vacanze, come funziona la tassa affitto?

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Casa vacanze, come funziona la tassa sugli affitti brevi? Che cos’è e come funziona la tassa su Airbnb? Cerchiamo di fare chiarezza sulla tassazione per le case vacanze e che tasse si devono pagare.

Casa vacanze
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Quello degli affitti per vacanze a breve termine tramite portali come Airbnb e Vrbos è un mercato in forte espansione e le case vacanze sono sempre più richieste. Grazie a questi mercati online è possibile mettere in contatto i proprietari di immobili e gli inquilini per un breve periodo in modo rapido e sicuro.

La casa vacanza è diventata sempre più popolare come alternativa agli hotel, consentendo ai turisti di soggiornare in posti unici a prezzi molto spesso contenuti. Inoltre, è la soluzione ideale per le famiglie con bambini e per gruppi di persone che desiderano rilassarsi per un breve periodo in totale libertà.

Ma vi siete mai domandati che tasse si devono pagare per una casa vacanze? E a quanto ammonta la tassa Airbnb? Diamo un’occhiata più da vicino all’argomento e scopriamo qualcosa in più sul business degli affitti brevi.

Casa vacanze, quali tasse si devono pagare?

Tasse
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Quando decidi di affittare una casa vacanze attraverso un portale web o un intermediario, devi assolutamente sapere che andrai a  pagare delle tasse istantaneamente. Il sito che utilizzi per affittare il tuo immobile, infatti, trattiene una parte dell‘importo che andrai ad incassare e questa somma andrà all’erario. Si tratta della cosiddetta tassa Airbnb, l’imposta applicata su qualunque reddito che si ottiene dalla locazione di un immobile.

I turisti più esperti sicuramente conoscono Airbnb, uno dei portali di servizi web più famosi in tutto il mondo. Airbnb offre alloggi in qualsiasi continente e grazie al portale è possibile trovare spazi adatti per un viaggio di lavoro, un weekend, una vacanza in famiglia o un soggiorno più lungo in migliaia di località fantastiche.

Nata dall’idea di due host di accogliere per la prima volta tre ospiti nella loro casa di San Francisco, oggi questa community conta 4 milioni di host, che a loro volta hanno ospitato più di 1 miliardo di persone in quasi tutti i Paesi del mondo.

La tassa Airbnb, come anticipato, consiste nella ritenuta del 21% sui canoni incassati e permette di liberare il proprietario dell’immobile dall’incarico di pagare le imposte, impedendogli di evadere le tasse. Si tratta di una cedolare secca che funziona come sostituto d’imposta e si applica sul canone lordo indicato nel contratto di affitto breve fatta eccezione per eventuali penali, caparre o depositi cauzionali.

Come si paga la tassa Airbnb?

Tutti i proprietari che affittano le case vacanze dovranno pagare la tassa sugli affitti brevi entro il 16 del mese successivo all’applicazione della ritenuta da parte dell’intermediario. In altre parole, l’intermediario ottiene la somma dell’affitto e versa i compensi, meno la ritenuta del 21% a colui che affitta. Dopo il pagamento, deve versare la ritenuta applicata con modello F24 per il versamento delle ritenute dei contratti di locazione breve. Il codice tributo per il versamento della ritenuta in questione è il 1919.