Caos Superbonus, attesissimo lo sblocco dei crediti 2022

Autore:
Patrizia Maimone
  • Dott. in Informatica

Il cosiddetto Decreto Superbonus ha scombussolato l’intero sistema dei bonus edilizi. Migliaia di imprese e famiglie si sono trovati spiazzati e in seri guai a seguito dello stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Diverse le soluzioni al vaglio del Governo che dovrà decidere quanto prima come risolvere la questione dei crediti maturati nel 2022 divenuta, ormai, insostenibile.

confronto documenti
Autore: delphinmedia / Pixabay

Si avvicina inesorabile la scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti maturati nel 2022 (mediante bonus edilizi e quindi anche con il Superbonus). Tale data, infatti, è stata fissata al 31 marzo 2023 e non è prorogabile. La questione è davvero molto spinosa. L’esecutivo deve, infatti, trovare una soluzione per tutti coloro che non sono ancora riusciti a cedere i crediti maturati lo scorso anno.

Se dovesse passare la data del 31 marzo, infatti, si perderà tutto. Una matassa intricatissima da sbrogliare dal momento che, dati i tempi tecnici necessari per verificare i crediti eventualmente ceduti alle banche, non si arriverebbe comunque in tempo ad inoltrare la relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Scopriamo quali sono, al momento, le idee in cantiere da parte del Governo Meloni.

Sblocco crediti 2022 Superbonus, verso quale soluzione?

banconote di euro
Autore: angelolucas / Pixabay

Il clima in merito alla questione Superbonus è davvero incandescente oltre che molto incerto. L’unica cosa sicura, in tutto questo parapiglia generale, è la necessità di sbloccare i crediti 2022 prima che scadano i termini.

La proposta che attualmente sembrerebbe quella verso cui l’esecutivo è maggiormente orientato, sarebbe quella del deputato di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi. Questa, per agirare i già citati tempi tecnici bancari, prevede l’iscrizione dei crediti all’Agenzia delle Entrate nel momento stesso in cui questi vengono presi in carico dalle banche.

In ogni caso, gli emendamenti depositati sono stati 311, un po’ meno rispetto ai 400 attesi alla vigilia. Diverse le modifiche al Decreto Superbonus richieste da più parti. Tra tutte, ad esempio, citiamo quanto proposto sempre da Forza Italia che chiede al Governo Meloni di sbloccare i crediti con compensazione F24.

La cessione del credito con lo sconto in fattura, inoltre, non verrebbe prevista in alcune specifiche condizioni, come per gli interventi in territori terremotati (per i quali rimandiamo al nostro approfondimento sul Sismabonus) o per la rimozione delle barriere architettoniche.

Cessione del credito e sconto in fattura: dove potrebbero rimanere per sempre attivi?

Al vaglio del Governo ci sono anche alcuni casi in cui la cessione del credito e lo sconto in fattura potrebbero, di fatto, rimanere sempre attivi. Il blocco non si applicherebbe, secondo quanto trapela al momento, per le opere inerenti gli edifici ex Iacp, per le Onlus, per quelle effettuate in zone colpite, come anticipato, da terremoti e per gli interventi in edilizia libera, ovvero senza la necessità di alcuna autorizzazione.

Tra queste ci sembra interessante approfondire il tema relativo a caldaie (ricordiamo che per le caldaie a gas l’UE ha vietato la vendita dal 2029) ed infissi.