Bonus Verde, finalmente ufficiale la proroga a tutto il 2024
Il Governo italiano ha confermato la proroga del cosiddetto Bonus Verde fino al 2024. Un’agevolazione fiscale tra le più attese che consente di ottenere una detrazione su tutte le spese effettuate per la sistemazione delle aree verdi di immobili esistenti. A chi è destinata questa misura e quali sono gli interventi che ne danno diritto?

Il Bonus Verde 2023, proprio come accaduto con la versione 2022, prevede per i contribuenti la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 36% sulle spese effettuate per le aree verdi degli immobili.
Vi rientrano anche la realizzazione di un pozzo, di una recinzione, di un impianto d’irrigazione o di un giardino pensile. A beneficiarne è chi detiene o possiede l’immobile su cui si effettua l’intervento oggetto della richiesta.
Scopriamo tutti i dettagli, così come confermati dall’Agenzia delle Entrate, utili a capire se e come approfittare di questo beneficio fiscale.
Bonus Verde 2023, cos’è e a chi spetta

Il Bonus Verde 2023 è, come anticipato, un’agevolazione fiscale che consente di usufruire di una detrazione del 36% su tutte le spese (se comprese tra quelle ammissibili) effettuate per sistemare le aree verdi degli edifici.
Il riferimento è a quelli esistenti dal momento che non è, invece, previsto nel caso di immobili in costruzione e di immobili non destinati ad uso abitativo. Per gli edifici ad uso promiscuo, invece, il beneficio si riduce della metà (ovvero è al 18%).
Il tetto di spesa massimo è stato fissato in 5.000 €. Questo significa che l’importo massimo ottenibile è pari a 1.800€, restituito in 10 rate annui di pari importo (da rate da 180 €). Per il Bonus Verde è ammessa solo la detrazione. No, invece, allo sconto in fattura e alla cessione del credito.
A poter beneficiare dell’agevolazione sono:
- Proprietari dell’immobile su cui si effettuano i lavori.
- Nudi proprietari.
- Usufruttuari.
- Inquilini in affitto (anche con Bonus Affitto Giovani).
- Comodatari.
- Enti pubblici o privati.
- Assegnatari di case popolari.
Nel caso di un passaggio di proprietà relativo all’immobile, la possibile detrazione passa al nuovo proprietario salvo che le parti non si siano accordate diversamente. Le detrazioni si collegano, poi, agli immobili e non ai soggetti beneficiari.
Cosa significa? Se lo stesso esegue interventi su più immobili avrà diritto a più di un’agevolazione. Per effettuare la richiesta occorre conservare tutte le fatture, effettuare i pagamenti in modalità tracciabile ed utilizzare il tutto in fase di presentazione della Dichiarazione dei Redditi.
Quali sono gli interventi ammessi e quelli non ammessi?
Per poter richiedere la detrazione è indispensabile che le spese sostenute siano riconducibili ad interventi ammessi dal Bonus Verde. Quali sono? Eccoli:
- sistemazione a verde delle aree scoperte private di immobili preesistenti. In generale si parla, comunque, di aree verdi (con particolare attenzione alla messa a dimora di alberi e piante);
- realizzazione di una copertura a verde o di un giardino pensile;
- spese per la progettazione e la manutenzione (se hanno connessione con i lavori svolti).
Non sono, invece, compresi tra gli interventi che danno diritto all’agevolazione tutti quelli inerenti la manutenzione ordinaria e periodica o l’acquisto di attrezzatura specifica per la cura dei giardini.