Bonus Verde 2022

Autore:
Patrizia Maimone
  • Dott. in Informatica

Bonus Verde 2022: anche quest’anno, come nel 2021, il Governo italiano ha introdotto nella Legge di Bilancio delle agevolazioni fiscali dedicate a chi ha un giardino, e non solo. Destinatari sono, infatti, coloro che hanno deciso di ristrutturare il terrazzo, il giardino o l’impianto di irrigazione. Notizie ufficiali hanno, poi, annunciato che questa misura sarà prevista almeno sino al 2024.

Bonus Verde 2022

In Italia sono moltissimi coloro che posseggono e, quindi, si occupano di giardini e terrazzi. La passione per la cura degli spazi verdi, poi, è cresciuta ulteriormente con le restrizioni da Covid-19. Poter approfittare di agevolazioni e detrazioni nel momento in cui si effettuano spese per l’abbellimento e la ristrutturazione del giardino e della terrazza è sempre un’opzione ben accetta.

A dimostrarlo il riscontro positivo avuto dall’”edizione 2021″ del Bonus Verde. Ma in cosa consiste esattamente questo bonus? Vi sono differenze rispetto al passato? Quali sono i requisiti per richiederlo e come si procede? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza!

1. Bonus verde 2022: cos’è e come funziona

Bonus Verde 2022

Il Bonus Verde 2022 è una detrazione IRPEF del 36% prevista per tutti i proprietari di immobili che hanno effettuato opere relative al verde. L’importo massimo su cui viene calcolato è pari a 5.000 euro per singole unità immobiliari.

Questo si traduce nel fatto che la somma detraibile non potrà mai essere superiore ai 1.800 euro suddivisa in 10 rate annue (ciascuna da massimo 180 euro). Il Bonus Verde non prevede, come invece accade per altre agevolazioni (come ad esempio il Bonus Facciate 2022) la possibilità di ottenere uno sconto in fattura o di procedere con una cessione del credito. Gli interventi detraibili saranno tutti quelli effettuati nell’arco del 2022.

Nel caso di interventi sul verde all’interno di complessi condominiali non cambia molto. Il limite, infatti, è pari a 5.000 euro per unità abitativa anche in questo caso al 36%. In questo caso, le detrazioni vanno ai condòmini nei limiti della quota spettante, a patto che quest’ultima sia stata regolarmente pagata al condominio entro i termini in cui presentare la Dichiarazione dei Redditi.

Anche le opere effettuate con carattere “straordinario” (e non ordinario) rientrano nel bonus. Tutto ciò che, invece, scegliamo di effettuare in autonomia (senza rivolgerci a ditte specializzate) non viene coperto, invece, dalla detrazione. Con questo bonus, contrariamente a quanto accade con altri, non si possono richiedere cessioni del credito o abbassamenti dei prezzi alle imprese. All’interno del conteggio che dà il diritto all’agevolazione rientrano anche le spese sostenute per la progettazione dei lavori.

Per le attività di tipo commerciale (studi professionali e simili), le detrazioni spettanti sono ridotte al 50% così come avviene per tutti gli immobili vincolati ai Beni Culturali.

2. Bonus Verde 2022: quando spetta e quando no

Bonus Verde 2022

Abbiamo già accennato alle tipologie di utenti a cui si rivolge il Bonus Verde 2022 ma è bene ribadirlo ancora al meglio. La detrazione è disponibile per coloro che, da privati, risultano essere proprietari di edifici (ad uso esclusivamente abitativo) sottoposti a lavori in “ambito verde” come per giardini o terrazzi.

Indispensabile risulta aver già saldato le opere effettuate. I metodi di pagamento utilizzati devono essere tracciabili e documentabili. Sono perfetti, quindi, i bonifici o i giroconti.

Anche chi risulta detentore della nuda proprietà di un edificio può richiedere il bonus in questione, così come gli affittuari, i comodatari, gli usufruttuari e i soggetti assegnatari di case popolari. Non è necessaria, invece, la produzione della certificazione ISEE. Questo perché il riferimento non è ai soggetti che lo richiedono ma alle unità immobiliari su cui si sono effettuati i lavori.

Qualora si decida di vendere l’immobile interessato dalle opere e il bonus non sia ancora stato richiesto, tale procedimento sarà possibile sia da parte del venditore che dell’acquirente. Saranno questi a doversi accordare tra loro. Un caso particolare può anche essere rappresentato da chi eredita un immobile sottoposto a questo tipo di lavori.

Il diritto si trasmette, per successione, all’erede che detiene materialmente il bene. Chi è proprietario di più unità abitative, può richiedere il bonus per ciascuna di esse separatamente. Se, ad esempio, Mario Rossi è proprietario di 3 immobili e per tutti e 3 realizza interventi sul verde, è autorizzato a richiedere 3 agevolazioni.

Quando non spetta?

Ci sono dei casi in cui il Bonus Verde 2022 non viene concesso. Vale la pena ricordare quali sono:

  • Acquisto semplice di piante o altre tipologie di materiale;
  • Manutenzioni ordinarie periodiche dei giardini che non abbiano connessioni con interventi innovativi o modificativi necessari;
  • Opere in economia. C’è comunque un’eccezione da segnalare e che si verifica quando gli acquisti di alberi, piante e simili sono accompagnati dalla prestazione necessaria alla realizzazione del lavoro.

3. Bonus verde 2022: come richiederlo?

Bonus Verde 2022

Ma come si richiede il Bonus Verde 2022? Dopo esserci accertati di avere a disposizione tutta la documentazione che attesta gli avvenuti pagamenti dei lavori, possiamo procedere. Ricordiamo che il lasso di tempo per cui è possibile usufruire dell’agevolazione va dall’1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

Dovremo preparare una dichiarazione in cui andremo ad elencare ogni spesa che abbiamo sostenuto. Ognuna di queste, poi, dovrà essere inserita nella Dichiarazione del Redditi del 2022 utilizzando i codici 12 (per lavori su singoli immobili) o 13 (per lavori in ambito condominiale).

Massima attenzione alla veridicità di quanto dichiarato dal momento che vi saranno controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate che, poi, concederà  il bonus.

Bonus verde tabella 2022

Fonte: Acca

Cosa rientra nel bonus verde? Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze;
Recinzioni;
Impianti di irrigazione;
Realizzazione di pozzi;
Coperture a verde;
Giardini pensili
Quali sono i riferimenti normativi? Art. 1, comma 12 della Legge n. 205 del 2017
Qual è la percentuale di detrazione? La detrazione è pari al 36% per una spesa massima di 5.000 €
In quanti anni è possibile detrarre le spese? La spesa può essere detratta in 10 anni
È possibile cedere il credito? No.