Bonus rubinetti 2022: news diventa credito d’imposta
Risparmio e sostenibilità sono le parole chiave delle manovre di agevolazioni inserite nella recente legge di Bilancio. Arriva anche il bonus rubinetti 2022 che diventa credito d’imposta. Ma come funziona? Chi può usufruirne? Cercheremo in questo articolo di dare una risposta esaustiva.
In questi ultimi anni sono diverse le agevolazioni fiscali che hanno visto la luce grazie al governo italiano. Il loro fine è quello di sostenere e supportare i cittadini nella realizzazione di opere o ristrutturazioni volte all’efficientamento energetico e alla sostenibilità della propria abitazione.
Con il bonus rubinetti 2022 arrivano anche le agevolazioni per l’efficientamento idrico della propria casa. Queste permettono di migliorare l’impianto per l’igiene personale e della pulizia casalinga. Il bonus, prorogato fino al 2023, vede quindi la luce, come i suoi fratelli, con il credito di imposta, ovvero la possibilità per le imprese e le partite IVA di ricevere da subito lo sgravio fiscale.
Come per i diversi bonus già approvati nelle precedenti leggi di bilancio, anche per il bonus rubinetti 2022 sono previste limitazioni e condizioni per i cittadini che desiderano ristrutturare completamente la propria abitazione o il proprio locale commerciale, rendendo gli stessi più green. In questo articolo abbiamo raccolto le informazioni fondamentali riguardanti il bonus rubinetti 2022 per consentire a chiunque di avere le nozioni per usufruirne.
Bonus rubinetti 2022: cos’è
Per comprendere se sia possibile accedere al bonus è necessario conoscerlo nel dettaglio e sapere quindi di cosa stiamo parlando. Come già accennato, il bonus rubinetti 2022 è un ulteriore manovra voluta dal governo al fine di agevolare le ristrutturazioni di abitazioni e locali commerciali per il loro efficientamento.
In particolare il bonus rubinetti ha l’intenzione di evitare gli sprechi di acqua e di ridurre il consumo dei contenitori di plastica agevolando quindi, tra le altre cose, l’introduzione di sistemi di filtraggio.
A questo scopo è stato previsto un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 riguardanti i sistemi di:
- mineralizzazione dell’acqua a uso alimentare;
- filtraggio dell’acqua;
- raffreddamento e addizione di anidride carbonica ad uso alimentare.
Il bonus rubinetti 2022 prevede un contributo fino a 1000€ di rimborso per le persone fisiche e di 5000€ per gli immobili ad uso commerciale, senza limite di ISEE, su tutte le spese sostenute finalizzate alla riduzione degli sprechi.
I lavori ammessi
Come già anticipato, per il bonus rubinetti 2022 non vi è un limite ISEE, ma è necessario eseguire alcune tipologie di lavori. Tutti questi devono avere come fine quello di migliorare l’efficientamento degli edifici esistenti delle singole unità immobiliari. È infatti possibile eseguire:
- Interventi di sostituzioni dei vasi sanitari in ceramica con nuove tipologie a scarico ridotto;
- Sostituzione di rubinetteria sanitaria, come soffioni doccia e colonne della doccia già esistenti con elementi che riducono il flusso di acqua.
È quindi possibile dedurre che i lavori ammessi dal bonus rubinetti 2022 siano tutti quelli che prevedono un risparmio di acqua ai fini di igiene personale e alimentare. I nuovi sistemi riescono infatti a sostenere un volume inferiore ai 6 litri di scarico evitando così eccessivi sprechi di acqua.
La detrazione fiscale
Passiamo ora a scoprire come funziona la detrazione fiscale per chi usufruisce del bonus rubinetti 2022. Lo stesso non è erogato in forma diretta a coloro che hanno provveduto a cambiare gli impianti. Come accade già per i diversi bonus esistenti, sarà erogato come compensazione fiscale nel modello F24 per chi svolge attività di impresa o lavoro autonomo, ovvero per chi usufruisce di partita IVA.
Per le persone fisiche invece l’importo dovrà essere menzionato all’interno della dichiarazione dei redditi e verrà restituito in diverse rate annuali di pari importo fino al completo utilizzo del bonus.
Per poter usufruire della detrazione fiscale è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’importo sostenuto per le spese ammesse nel periodo che va dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello dei lavori. Ciò potrà essere effettuato attraverso l’invio dell’apposito modello disponibile sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.
La proroga al 2023
I bonus del Governo Italiano, relativi alle ristrutturazioni e all’efficientamento delle proprie abitazioni e dei locali ad uso commerciale, erano stati inizialmente previsti per un periodo limitato di tempo ed in particolare entro e non oltre la fine del 2021. Sul finire dell’anno sono però arrivate diverse proroghe, non ultima quella del bonus rubinetti.
Sono stati stanziati ulteriori fondi per la parte idrica, agevolando in questo modo coloro che fino a questo momento ancora non vi aveva partecipato. È però necessario sottolineare che non è ancora chiaro l’entità dei fondi disponibili fino al 2023.
Per gli anni 2021-2022 il governo aveva stanziato un importo pari a 5 milioni di euro. Per il 2023 è stata prevista una riduzione dello stesso è una disponibilità pari a 1,5 milioni di euro. Si può quindi dedurre che chi desidera partecipare avrà un budget notevolmente ridotto.
Come caricare i dati
Il bonus rubinetti 2022 porta con sé anche una grande novità, ovvero il miglioramento delle modalità con le quali presentare la richiesta di detrazione fiscale dovuta ai lavori ammissibili dal bonus. Dal 17 febbraio 2022 è infatti operativa una piattaforma specifica che consente l’inserimento dei dati e dei vari allegati per accedere alla procedura.
La stessa disponibile sul sito http://www.bonusidricomite.it, deve essere completata entro 30 minuti con la possibilità di correggere i dati entro le 3 ore successive. Il Ministero della Transizione Ecologica ha infatti dichiarato che il rimborso sarà concesso solo se la domanda risulterà completa di informazioni e di allegati richiesti.