Bonus ristrutturazione per i lavori in proprio: è possibile?
Bonus ristrutturazione, possono accedere alla detrazione coloro che eseguono i lavori in proprio? L’agevolazione fiscale sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio è stata confermata fino al 2025. Vediamo in cosa consiste e se rientrano i lavori seguiti personalmente dal proprietario o detentore.
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Il bonus ristrutturazione consiste in una detrazione dall’IRPEF del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La somma è da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. Tuttavia, per quelle sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.
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Hanno accesso alla detrazione coloro che acquistano immobili a uso abitativo facenti parte di edifici interamente ristrutturati. Spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile. Possono accedere all’agevolazione anche coloro che eseguono lavori in proprio? Scopriamolo insieme.
Bonus ristrutturazione anche per i lavori in proprio?

In edilizia, per lavori in proprio si intendono tutti gli interventi eseguiti personalmente dal proprietario o detentore oppure affidati ai lavoratori autonomi dallo stesso proprietario. Dunque, questi lavori rientrano nel bonus ristrutturazione? La risposta arriva dall’Agenzia delle Entrate che ha confermato la possibilità di accedere alla detrazione del 50%.
I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Gli interventi devono essere effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze.
Invece, relativamente ai lavori sulle parti comuni degli edifici residenziali, per i quali ogni condomino può richiedere la detrazione, l’agevolazione spetta, oltre che nei casi precedenti, anche per gli interventi di manutenzione ordinaria.
Chi può accedere al bonus ristrutturazione?
Il bonus ristrutturazione spetta ai contribuenti assoggettati all’IRPEF, a condizione che possiedano o detengano, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi e ne sostengano le relative spese. Pertanto, sono legittimati a fruire della detrazione:
- il proprietario o il nudo proprietario
- il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie
- l’inquilino o il comodatario
- i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa
- gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce
- i soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali
- i familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado
- il convivente di fatto
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il promissario acquirente.