Bonus giardino pensile 2023: novità, come funziona, come pagare

Autore:
Davide Bernasconi
  • Dott. in Economia e Commercio

Il Bonus Verde 2023 prevede la detrazione Irpef del 36% sulle spese effettuate nel 2023 per gli interventi di recupero e sistemazione delle aree verdi private. Nello specifico, esiste l’opportunità di detrarre le spese anche per chi sistema un giardino pensile. Ecco come.

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Il Bonus Verde è in vigore anche nel 2023, ovvero la possibilità di accedere a un’agevolazione fiscale per gli interventi di realizzazione e sistemazione delle aree verdi e scoperte delle abitazioni e degli immobili interessati dal provvedimento, anche dei condomìni.

Bonus giardino pensile 2023: come funziona

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Il Bonus Verde 2023 riguarda tutti quei lavori di sistemazione, miglioramento e realizzazione di aree e coperture verdi, come anche di impianti finalizzati al mantenimento delle zone verdi. Ad essere interessati sono gli edifici privati già esistenti, condomìni compresi, oltre alle aree verdi scoperte contenute da recinzioni o pertinenze.

L’agevolazione fiscale riguarda nello specifico:

  • sistemazione a verde di aree di edifici privati pre-esistenti, come unità immobiliari, pertinenze o recinzioni
  • costruzione di impianti d’irrigazione e pozzi
  • realizzazione di giardini pensili, che approfondiremo meglio più avanti, e coperture a verde
  • costi di progettazione e manutenzione, solo però se conseguenti alla realizzazione dei lavori.

Il Bonus Verde 2023 prevede la detrazione Irpef pari al 36%, per coprire un massimo di 5.000 euro. In sostanza, in caso di raggiungimento del tetto massimo, il rimborso garantito dal bonus al momento della dichiarazione dei redditi sarebbe pari a 1800 euro.

Bonus giardino pensile 2023: destinatari

Il Bonus Verde 2023 riguarda le seguenti categorie di soggetti:

  • proprietari degli immobili
  • titolari di nuda proprietà
  • usufruttuari di un immobile
  • cittadini che hanno una casa in comodato d’uso
  • inquilini in affitto con regolari contratti di locazione
  • caseggiati popolari
  • condomìni
  • enti pubblici
  • enti privati che versano l’IRES.

È importante inoltre ricordare che il bonus è vincolato all’immobile specifico su cui si effettuano gli interventi “verdi”. Quindi, i proprietari o i titolari di diritti di più edifici interessati dall’agevolazione possono sommare le detrazioni per i costi sostenuti su ogni immobile posseduto.

Nell’eventualità in cui l’immobile interessato dal bonus venga venduto prima dell’uso in toto o parziale della detrazione, a beneficiare della rimanente somma è il nuovo proprietario (eccezione fatta, ovviamente, per differenti accordi tra venditore e acquirente).

Bonus verde 2023 per giardini pensili

I giardini pensili ricreano la bellezza e la rigogliosità di un tradizionale giardino all’interno di superfici piane “artificiali” non direttamente a contatto con il terreno naturale. Parliamo, per esempio, di tetti, terrazzi, ballatoi o terrazzamenti compresi nella struttura di immobili ed edifici dove inserire un suolo verde e vegetale, ricco di piante e di manto erboso.

I tetti verdi, non ancora particolarmente diffusi in Italia, manifestano al massimo le loro potenzialità come copertura di box auto, garage e autorimesse, ma anche di terrazzi condominiali a uso comune. Sono senza dubbio una soluzione intelligente, green e sostenibile alla mancanza di aree verdi naturali in contesti urbani, in condomini costituiti da molte unità o in quartieri popolati da immobili privi di giardini.

Il Bonus Verde 2023 riguarda anche la realizzazione di giardini pensili.

Bonus verde 2023: quali lavori

Giardino sul tetto delle case

Gli interventi “verdi” coperti dal bonus non si limitano però ai giardini pensili, come abbiamo visto. Rientrano infatti nella detrazione tutti i seguenti interventi:

  • Realizzazione di impianti di irrigazione
  • costruzione di pozzi
  • sistemazione e riqualifica di aree verdi scoperte
  • potature straordinarie
  • sistemazione e riqualificazione di grandi prati
  • inserimento di piante e/o arbusti
  • costi di progettazione e manutenzione dei lavori già citati.

Bonus giardino pensile 2023: come richiederlo

Bonus giardino pensile 2022: come funziona, come pagare, FAQ

L’accesso e la gestione del bonus ricade sulle responsabilità dell’Agenzia delle Entrate.

È importante ricordare che i pagamenti per i quali si desidera richiedere la detrazione del 36% devono avvenire obbligatoriamente tramite mezzi tracciabili, come per esempio:

  • carte di credito
  • bancomat
  • assegni non trasferibili
  • bonifici bancari o postali.

Le spese devono essere documentate mediante ricevuta fiscale o fattura da parte dell’azienda che ha effettuato gli interventi.

Inoltre, chi desidera richiedere la detrazione ha l’obbligo di presentare un documento di autocertificazione, contenente il totale delle spese effettuate e una garanzia del fatto che tutti i lavori per i quali si vuole beneficiare del bonus sono verificabili e siano stati effettivamente realizzati, nel pieno rispetto delle normative di legge.