Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Dott. in Scienze Politiche

A seguito di una ristrutturazione uno dei primi ambienti che si sceglie di cambiare è la cucina. Il bonus cucine 2022 consente una detrazione fiscale per l’importo sostenuto per l’acquisto della stessa, ma a quali condizioni? Com’è possibile accedere? Rispondiamo a tutte le domande in questo articolo.

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

Le agevolazioni fiscali volute dal Governo Italiano a seguito della pandemia globale, hanno incentivato ristrutturazioni e modifiche degli appartamenti, finalizzate in particolar modo al miglioramento energetico e alla maggiore sostenibilità degli stessi. Diversi sono i bonus messi a disposizione come ad esempio Bonus Mobili.

Tra questi mobili possiamo citare anche quelli più onerosi e dispendiosi, sia in termini di acquisto sia di consumi degli elettrodomestici, ovvero quelli della cucina, una delle stanze più utilizzate della casa. Il bonus cucine 2022 consente la detrazione IRPEF pari al 50% dell’importo della spesa sostenuta per la modifica di questo mobilio presso abitazioni ristrutturate.

Sono diverse le condizioni che però frenano i contribuenti che hanno scelto di aderire a più di un bonus e di modificare l’arredo della propria cucina. In questo articolo abbiamo scelto di raccogliere una serie di nozioni basilari e fondamentali per chi desidera partecipare anche per questo anno solare 2022 alle detrazioni del bonus cucine.

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

1. Bonus cucine 2022: cos’è

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

Il bonus cucine 2022 è uno delle diverse agevolazioni fiscali volute dal Governo Italiano al fine di migliorare la sostenibilità delle abitazioni della nazione. Questo prevede una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo della spesa sostenuta, comprensiva di montaggio e trasporto dei mobili, che sarà comunicato nella dichiarazione dei redditi.

Questo bonus è però finalizzato ad arredare un immobile ristrutturato, ovvero in cui sono avvenuti interventi di manutenzione straordinaria, il cui fine è il miglioramento energetico e idrico. Il mobilio deve inoltre essere nuovo ed acquistato successivamente alla data di inizio lavori.

Non può quindi essere usufruito da chi si trasferisce in una nuova abitazione per un qualsiasi motivo o firma un regolare contratto d’affitto.

2. Lavori ammessi per poter accedere

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

Come già accennato, una condizione necessaria affinché sia possibile accedere al bonus cucine 2022, è quella di procedere con lavori di manutenzione straordinaria rientranti nel bonus ristrutturazione 50%. È possibile anche avere accesso ad entrambi i bonus, ovvero procedere con una ristrutturazione mediante il bonus e aggiungere, anche come importo, quello mobili per l’acquisto della cucina.

Per accedere al bonus è quindi necessario sottoporre la propria abitazione a lavori tipo:

  • ristrutturazione di un intero appartamento o stabile;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato o dichiarato in stato di emergenza;
  • opere destinate al restauro e risanamento conservativo.

Lavori come ad esempio la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione degli infissi, rientrano nella manutenzione ordinaria che permette l’accesso al bonus mobili 2022.

3. Importo del bonus

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

La detrazione fiscale pari al 50% relativa al bonus cucine 2022 è calcolato su una spesa massima pari a 10000€, considerato come importo complessivo per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di grandi dimensioni, quindi non soltanto per le cucine.

La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo che saranno versate e detratte nella dichiarazione dei redditi.

Per fare un esempio pratico, chi spende 10000€ soltanto per la cucina, potrà ottenere 5000€ di detrazione versate in 10 rate annuali da 500€.

Il limite di spesa stabilito è da considerarsi per la singola unità abitativa. Di conseguenza, se si possiede più di un immobile o si vive in un condominio, ogni unità avrà diritto a 10000€ di bonus di cui usufruire.

4. Modalità di pagamento

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

Al fine di accedere al bonus cucine 2022 è necessario versare le quote secondo determinate modalità che consentano all’Agenzia delle Entrate di tracciare tutta la movimentazione. Sono quindi ammesse, al fine di partecipazione al bonus, modalità di pagamento come:

  • bonifico bancario e postale che indichi come causale il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la sua partita IVA o codice fiscale;
  • carte di credito o carte di debito come il bancomat.

Se si sceglie di pagare mediante carta di credito farà fede il giorno di utilizzo della carta e non quello di addebito sul conto corrente. Per il pagamento mediante bonifico non è invece richiesto l’utilizzo di un modello predisposto per le spese di ristrutturazione.

Per chi sceglie di pagare a rate i propri mobili, considerando che la spesa potrebbe essere cospicua dovendo anticipare l’intero importo, la detrazione è ammessa a patto che:

  • l’acquirente abbia una copia del pagamento effettuato;
  • la società finanziatrice effettui il pagamento con le modalità indicate.

5. Documentazione per accedere alla detrazione

Bonus cucine 2022: come funziona, documenti, come pagare

Per poter ottenere la detrazione del bonus cucine 2022, nella dichiarazione dei redditi si dovrà allegare tutta la documentazione che certifichi l’acquisto e la compatibilità del mobilio con il bonus. Ricordiamo quindi di conservare la ricevuta del bonifico effettuato per l’acquisto o lo scontrino fiscale, sempre del pagamento con carta in quanto assegno e contanti non sono previsti dal bonus.

Come detto il bonus può essere ottenuto solo a seguito di lavori di manutenzione straordinaria. Di conseguenza dovrà essere presentata:

  • la dichiarazione di ristrutturazione effettuata presso il comune in cui si trova l’immobile;
  • il titolo abilitativo comunale che attesti l’effettiva data di inizio dei lavori.

Ricordiamoci sempre che la data del secondo documento deve essere antecedente a quella dell’acquisto dei mobili e, se il comune non rilascia il titolo abilitativo, potrà essere sufficiente un autodichiarazione sostitutiva.