Bonus balconi, confermata per il 2023 la detrazione al 50%

Autore:
Patrizia Maimone
  • Dott. in Informatica

Tra i bonus legati all’edilizia che il Governo Meloni ha confermato anche per l’anno in corso c’è il cosiddetto Bonus balconi che permette di usufruire di una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per i lavori effettuati su balconi, logge o terrazzi. Quali sono i requisiti per poterlo richiedere? Come funziona?

balconi in edificio
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La nuova Legge di Bilancio ha confermato per il 2023 la possibilità di usufruire di un’agevolazione di tipo fiscale per gli interventi effettuati su balconi e similari.

La norma va ufficiosamente sotto il nome di Bonus balconi, semplicemente perché pur non essendovi un riferimento vero e proprio, la normativa da seguire è quella del Bonus ristrutturazioni (come avviene ad esempio per il Bonus ristrutturazione bagno 2023).

Ci sono, però, dei requisiti da rispettare per poter presentare la domanda e recuperare la metà di quanto si è speso ed è bene conoscerli. Importantissimo anche sapere quali sono gli interventi ammessi dal bonus: non tutti, infatti, consentono di poter procedere con la richiesta.

Bonus balconi, tutte le novità per il 2023

loggia casa
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Nonostante le normative da rispettare siano quelle proprie, lo abbiamo visto, del Bonus ristrutturazioni, per il Bonus balconi è indispensabile essere in possesso di determinati requisiti ed aver effettuato determinati lavori.

In caso contrario non si potrà usufruire dell’agevolazione che, lo ricordiamo, copre il 50% della spesa effettuata per i lavori su balconi, logge o terrazzi. Partiamo, quindi, con i requisiti che sono stati così stabiliti:

  • l’immobile su cui si interviene deve trovarsi in Italia e deve essere intestato a chi beneficia del bonus (o ai suoi familiari);
  • la ristrutturazione deve riguardare elementi come i balconi, la loggia o il terrazzo;
  • le spese devono essere effettuate tra l’1 gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 utilizzando forme di pagamento tracciabili come il bonifico parlante. Pagamenti in contanti fanno perdere il diritto all’agevolazione;
  • l’immobile, al termine dei lavori, deve aver raggiunto un miglioramento dell’efficienza energetica;
  • essere in possesso di una dichiarazione di conformità rilasciata da un professionista abilitato.

Se quelli appena elencati sono i requisiti richiesti dalla norma sul Bonus balconi, quali sono i lavori che consentono di poter procedere con la richiesta? Eccoli:

  • lavori di muratura con i quali si construisce o si demolisce (ad esempio la realizzazione di una nuova veranda o balcone);
  • installazione di infissi;
  • pavimentazione, illuminazione e rivestimento di balconi, logge o terrazzi.

L’acquisto di mobili o, in generale, di arredi non dà diritto al bonus balconi. Tali spese, invece, sono da annoverarsi tra quelle ammesse dal cosiddetto Bonus mobili 2023.

Quanto si può ottenere col Bonus balconi?

Il Bonus balconi permette di recuperare il 50% sulle spese sostenute (e documentate) relative agli interventi di cui si è parlato sino a questo momento.

Il Governo ha fissato la soglia massima (come per il Bonus ristrutturazioni) a 96.000 €. Questo significa che il rimborso massimo ottenibile è pari a 48.000 € da dividersi in 10 rate annue di pari importo (4.800 € annui).