APE sbagliato? Ottieni subito il giusto risarcimento

Autore:
Patrizia Maimone
  • Dott. in Informatica

L’APE, ovvero l’Attestazione Prestazione Energetica, è un documento importantissimo (oltre che obbligatorio) quando si vuole vendere o acquistare casa. Al suo interno, infatti, si trovano tutte le caratteristiche energetiche dell’abitazione e, quindi, il suo consumo. A redigerla sono sempre tecnici esperti, come ingegneri o architetti. Nonostante questo, può capitare che si commettano degli errori con il risultato di un APE sbagliato. Attenzione, perché in questi casi sia venditori che acquirenti hanno, per legge, diritto ad essere rimborsati.

certificazione con penna
Autore: jarmoluk / Pixabay

L’APE che attesta quelle che sono le prestazioni sul piano energetico di un immobile è un documento di fondamentale importanza per tutti i proprietari di casa. La legge, infatti, obbliga, nel caso si volesse vendere o affittare l’immobile, di esserne in possesso (Legge 90/2013).

Qualora siano trascorsi 10 anni dall’ultima perizia sarà necessario effettuarne una nuova che porterà, quindi, alla redazione di un’APE nuova.

Se, infatti, un immobile ne è privo e, nonostante questo, viene venduto o affittato, ci sono non pochi problemi all’orizzonte per le figure coinvolte.

Fino a 18.000 € per il venditore (in caso di vendita), fino a 4.000 € per il locatario (in caso di affitto) e fino a 18.000 € per il costruttore. Una recente sentenza del Tribunale di Trani ha comunque stabilito che l’acquirente, in caso di APE sbagliato, ha diritto ad un congruo risarcimento.

Novità importanti anche per i venditori. Scopriamole!

APE sbagliato: il Tribunale riconosce il diritto ad essere risarciti

Banconote da 500 euro
Autore: geralt / Pixabay

L’APE è un’attestazione importantissima che deve essere sempre compresa nella “carta d’identità” di un immobile e deve essere compilata in maniera esatta e veritiera.

Il prezzo della casa, infatti, viene stabilito anche tenendo conto di quanto indicato su questo documento: più sono elevati gli standard energetici, più sarà elevato il prezzo di vendita. Ma che fare se, dopo aver portato a termine l’acquisto, l’acquirente si rende conto di avere in mano un APE sbagliato?

L’ha chiarito il Tribunale di Trani con la sentenza 1955/2022 dopo aver esaminato la denuncia di un acquirente che aveva acquistato un immobile dichiarato in classe D.

Dopo una serie di indagini e verifiche, relative ad altri tipi di problemi, si è però scoperta la reale prestazione energetica dell’immobile e si è constatata l’inesattezza del documento allegato alla vendita.

La richiesta dell’acquirente è stata chiara sin da subito: essere risarcito per aver pagato un prezzo più alto rispetto al valore della casa. I giudici hanno accolto la richiesta specificando come il bene venduto è diverso da quello specificato nel contratto.

La sentenza termina con la chiara affermazione che, in caso di APE sbagliato, chi compra casa all’asta, da un privato o tramite agenzia ha diritto ad essere risarcito per il danno.

Novità per il venditore dell’immobile con APE sbagliato

Se il venditore ha una buona fetta di responsabilità per aver venduto una casa con APE sbagliato e, quindi, deve risarcire l’acquirente, i giudici hanno tenuto a fare una considerazione anche sulla figura di chi vende.

Costui, infatti, si affida ad una terza figura, in questo caso il tecnico specializzato chiamato a redigere la certificazione. Ecco, quindi, che il venditore viene punito per colpa ma non per dolo.

Dovrà risarcire l’acquirente, è vero, ma potrà poi a sua volta rivalersi sul tecnico che ha redatto l’APE.