Addio vecchia caldaia: l’UE le vuole green

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

La direttiva UE riguardo le case green ha sconvolto un po’ tutto il mondo immobiliare e il settore edilizio: nonostante non ci sia ancora nulla di definitivo, gli italiani stanno correndo ai ripari e vanno a sostituire le caldaie a gas, presto vietate. 

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Photo by: Ulrich Dregler – Pixabay

La direttiva UE riguardo le case green e l’efficientamento energetico degli edifici sta facendo particolarmente discutere. Non è ancora detta all’ultima parola, almeno bisognerà aspettare fino al 16 marzo 2023 per capire se il testo avrà o meno una versione definitiva e soprattutto se in Italia verrà obbligatoriamente applicata.

Nel mirino dell’UE c’è l‘efficientamento energetico degli immobili, con delle adeguate scadenze e paletti da dover rispettare. Ovvero, il raggiungimento della classe E entro il 2030 e la D entro il 2033. Obiettivo Zero Emissioni nel 2050. 

Tra tutti, quello del 2024, che consiste nel divieto di erogare incentivi per le caldaie ad alimentazione con gas o altro  combustibile fossile. Soprattutto questo tipo di riscaldamento sarà bandito dal 2029, ma già da ora si sta rendendo difficoltosa l’installazione presso le abitazioni.

Ovviamente, dopo lo stop alle agevolazioni per acquistare questi apparecchi, in Italia ad esempio nell’Ecobonus non rientra questa tipologia di fonte di calore e nella guida dedicata si possono confrontare quali interventi sono ancora ammessi nel 2023. Ricordiamo che dal 16 febbraio 2023 non ci sarà più la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito. Eppure, in Italia c’è stata una vera e propria corsa alla sostituzione delle caldaie. 

Caldaie a gas, conviene sostituirle davvero?

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Photo by: Ulrich Dregler- Pixabay

In Italia per fortuna ci sono soluzioni diverse per risolvere questo problema, ovvero con un intervento di ristrutturazione semplice che permette di avere anche una agevolazione al 50% fino a 30mila €, basta che il nuovo impianto sia di classe A e quindi a basso impatto ambientale.

Con l’Ecobonus si devono contestualmente installare sistemi di termoregolazione evoluti per controllare la temperatura dell’acqua e dell’ambiente. Qui, l’agevolazione sale al 65%. 

Ma conviene sostituire adesso tutte le caldaie? Certamente, visto che per il 2024 non sarebbero previste agevolazioni a meno che non saltino fuori altri cavilli, come ad esempio il cambio completo del riscaldamento con una tipologia a pavimento, inserimento di pompa di calore o ancora un impianto fotovoltaico.

Oppure, altri sistemi di riscaldamento collegati a biomassa. Attenzione, perchè come combustibili fossili usati come fonte di energia abbiamo carbone, gas naturale e petrolio. 

Corsa alla caldaia, la direttiva UE non è definitiva

Si deve sottolineare che il via libera definitivo all’entrata in vigore effettiva della direttiva UE si deve attendere ancora. Infatti, se dovesse passare con il testo integrale e quindi senza modifiche, gli Stati Membri dovranno avere minimo due anni a disposizione per recepirla.

Pertanto, si avrebbe tutto il tempo per correre ai ripari. Ma gli italiani preferiscono evitare brutte sorprese e cercare di usufruire prima dei benefici fiscali a disposizione, visto che sono ancora disponibili.