Gas, flop Price Cap: non c’è accordo
Fumata nera sul Price Cup, ancora nulla di fatto sulla imposizione del tetto massimo al prezzo del gas. Il vertice dei Ministri Europei dell’Energia per ora non si sono trovati d’accordo, ma si è proposta più di un’alternativa.

Niente accordo UE sul Price Cup. Tutti uniti sul pacchetto di misure comuni per riuscire a contrastare i vertiginosi aumenti di prezzo dell’energia e del gas, ma il tetto sul prezzo del gas divide. La Germania si è rivelata particolarmente ostile contro la proposta dei 14 Paesi, Italia in primis, che hanno fatto compatti la proposta. Il Consiglio Europeo dell’Energia in Lussemburgo si è concluso con un nulla di fatto.
La delusione è tanta, ma non tutto è perduto. I ministri dei 27 hanno però trovato un accordo sull’applicazione del pacchetto di misure contro il caro energia. Questo pacchetto propone tre misure per contrastare i rincari:
- ridurre il 5% dei consumi elettrici nell’ora di punta;
- fissare un tetto di 180 Euro a mwh ai ricavi dei produttori che usano fonti rinnovabili e nucleare;
- prelievo di un contributo di solidarietà che interessa i produttori da combustibili fossili.
Inoltre, si è deciso che ci saranno delle indicazioni date dagli Stati membri per la Commissione Europea. Questi bullet points servirebbero alla Commissione per rendere più accurata possibile la prossima proposta formale sul prezzo del gas.
Nonostante l’accordo sia sfumato per quanto riguarda il Price Cup, ci sarebbero proposte alternative. Si pensa di imporre un tetto solo per il gas di importazione russa, oppure di un nuovo indicatore gas legato al GNL da affiancare al mercato TTF di Amsterdam. O ancora, imposizione di un tetto solo per il gas usato per produrre energia elettrica che dia origine a un indicatore legato a diversi fattori e determinare un range con variazioni di prezzo ragionevoli. L’obiezione della Germania al tetto massimo deriva proprio dal problema che non ci sarebbe più mercato libero con il Price Cup. Ottimista il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.