Cemento fotovoltaico, ecco il calcestruzzo che genera elettricità

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Sembra fantascienza ma si potrà produrre energia anche con il cemento fotovoltaico grazie a una ricerca messicana che sta cercando di perfezionare il calcestruzzo che genera elettricità. Che genere di applicazioni avrebbe questo calcestruzzo che genera energia elettrica dal Sole e che scenario ci sarà in futuro per l’edilizia. 

Cemento fotovoltaico, ecco il calcestruzzo che genera elettricità
campioni di cemento fotovoltaico

Sembra incredibile, ma una collaborazione di diversi team di studiosi messicani sta mettendo a punto un calcestruzzo in grado di produrre energia elettrica. Tutto questo è possibile grazie all’Instituto Politécnico Nacional (IPN), in collaborazione con il  Centro de Capacitación Eléctrica y Energías Alternas (CCEEA).

Orlando Gutiérrez e Kismet Sierra, i primi scienziati a lavorarci, hanno anche vinto un importante concorso indetto da IPN e dalla società Samsung in merito alle soluzioni energetiche future. Anche perché il cemento fotovoltaico è una invenzione innovativa per raggiungere l’indipendenza energetica.

Ma come è possibile che questo materiale possa funzionare? I ricercatori hanno modificato il calcestruzzo, facendo in modo che il materiale stesso possa generare elettricità quando viene irradiato dal Sole. Quindi, diventare un cemento fotovoltaico.

La macinazione ad alta tecnologia permette di ottenere nano polveri di calcestruzzo. Basta miscelare queste polveri con altri ossidi e composti organici, tra cui la perovskite, per generare un sistema fotovoltaico.

Si ottengono le celle di Gratzel, la matrice che si utilizza per assorbire i raggi del Sole e trasformarli in elettricità. L’obiettivo è ora capire se si possono rispettare i criteri strutturali necessari per costruire marciapiedi, ponti, solai di fondazione e così via.

Questo per far sì che in futuro si possa utilizzare questa tecnica di produzione di energia sostenibile ed ecologica. Sarebbe ottimo avere questo sistema per alimentare elettrodomestici, illuminazione pubblica, o ricaricare i dispositivi mobili. L’obiettivo è capire se si può applicare sugli edifici e soprattutto per ricaricare le auto elettriche, visto che prenderanno sempre più piede ma si teme per i costi di una ricarica completa con i rincari energia.