Devi scegliere la cappa? Gli esperti suggeriscono di stare attento a questi errori
La cappa è un elettrodomestico fondamentale, a volte messo in ombra da altri. Vengono commessi molto spesso errori nella scelta dettati dall’inesperienza che cercheremo di elencare nel seguente articolo
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Spesso siamo tentati dal trascurare un elemento importante come la cappa, un elettrodomestico considerato “secondario”, ma che in realtà gioca un ruolo importante nella conformazione della nostra cucina, essendo di forme diverse (abbiamo infatti la cappa a isola, la cappa a parete, la cappa a incasso e così via).
La tradizione delle nostre case vedeva la cappa come un oggetto poco utile, non del tutto funzionante o a volte collegato male senza un’adeguata struttura portante. Tutto questo in realtà è sbagliato: la cappa infatti è un elemento importante ed è impensabile pensare a una cucina moderna senza questo elettrodomestico.
Molte persone non conoscono il ruolo fondamentale di questo oggetto. Stiamo parlando di una vera e propria macchina che nel corso degli anni ha subìto leggere trasformazioni e che contiene un ventilatore meccanico. Ha il compito cruciale di rimuovere il grasso aerodisperso e i prodotti della combustione (come ad esempio il fumo) prodotti durante la cottura del cibo, mediante il meccanismo dell’evacuazione dell’aria e la filtrazione.
Nell’articolo di oggi andremo a vedere 4 errori da non commettere prima di scegliere la cappa destinata alla propria cucina.
1. Non valutare il tiraggio
Il primo errore che viene commesso spesso è quello di non valutare il tiraggio, ossia la quantità d’aria che la cappa assorbe grazie alle proprie funzioni e poi espelle all’esterno. Il tiraggio è dunque un valore che si misura con criteri fissati da una serie di convenzioni internazionali. Senza andare nello specifico, perché richiederebbe un bel pò di tempo, possiamo dire che questo valore si calcola in metri cubi d’aria all’ora. Più è alto questo valore, più la cappa sarà in grado di risucchiare aria e di assorbire i vapori.
Secondo gli esperti del settore, il tiraggio rimane ancora oggi il parametro principale dietro la scelta di un elettrodomestico strategico come appunto una cappa.
2. Ignorare la classe energetica
La cappa non è una lavastoviglie o un microonde, è un elettrodomestico che consuma relativamente poco. L’errore che si fa troppo spesso, a causa forse di una non conoscenza approfondita, è appunto legato ad una scelta di classe energetica non congrua alle proprie esigenze! La classe energetica è un parametro fondamentale, comune a tutti gli elettrodomestici, che ci avvisa di quanto è efficiente un apparecchio e di quanto questo andrà ad incidere sulla bolletta.
Dunque, a prescindere dal marchio della cappa stessa, la classe energetica deve essere valutata in base a una serie di punti fermi. Il primo di questo è ovviamente l’uso: una cucina usata spesso deve necessariamente essere dotata di una cappa con classe energetica degna di nota (ad esempio la classe A+, ovvero 30 kWh/an). Mentre al contrario, se la cucina che abbiamo in dotazione viene usata solo in rare occasioni allora la classe energetica della cappa può diventare meno decisiva.
3. Scegliere solo in base al design
Ogni elettrodomestico ha una sua funzione specifica, un suo modo di rendere armonico tutto il resto dell’ambiente. Anche nel discorso della cappa, è un errore grave sceglierla solamente in base a un gusto estetico (questo discorso vale ovviamente per quasi tutti gli elettrodomestici che usiamo in casa). Certo, il colore e le forme devono essere scelti con perizia, ma non va dimenticata la componente funzionale vera e propria!
Dunque, è consigliabile scegliere magari una cappa non perfetta dal punto di vista del design, ma almeno funzionante e perfettamente integrata nel contesto dinamico della cucina. Questo è un punto quantomeno da tenere in considerazione, perché spesso ci si dimentica che l’estetica da sola non conta niente.
4. Ignorare le dimensioni
Tutti gli elettrodomestici hanno delle dimensioni ritenute standard secondo certe convenzioni. Ignorarle significa sbagliare completamente la conformazione della cucina, un errore che andrà a inficiare negativamente sulle funzioni della stessa. Le cappe da cucina hanno misure che partono da un minimo di 60 cm per arrivare a un massimo di 120 cm di larghezza. Il consiglio che viene dato spesso dagli esperti è quello di scegliere la cappa tenendo in considerazione le misure del piano cottura: in generale, la cappa dovrebbe essere uguale o più larga del piano stesso.
Accanto al piano di cottura, per scegliere una cappa dalle giuste dimensioni, bisogna tenere a mente anche la frequenza d’uso. Se la si utilizza molto spesso, cucinando tante ore al giorno, è chiaro che bisogna optare per un modello grande e performante.
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La cappa è un elemento essenziale per il suo ruolo di salvaguardia dell’assetto della cucina. La scelta di questo elettrodomestico dovrebbe essere effettuata osservando bene la conformazione della cucina, la quale può essere disposta in diversi modi. Esistono varie forme di cappa, ognuna delle quali è destinata per una cucina a sua volta caratterizzata da una composizione particolare. Ovviamente, cosa importante da tenere a mente, è quella di sceglierla in base al materiale di cui è composta e al gusto complessivo della cucina.
Di seguito mostriamo una serie di foto indicative che potrebbero essere di aiuto per scegliere senza sbagliare.