Estrattore di succo: 4 migliori funzionalità e caratteristiche
L’estrattore di succo a differenza delle centrifughe o dei frullatori tradizionali, dotati di lame metalliche che girano ad alte velocità, è composto da una coclea, che spreme la frutta ricavandone il succo, raccolto poi in un recipiente collegato. Molti lo apprezzano perché lavorando a freddo preserva maggiormente i nutrienti di frutta e verdura, ma esistono altre caratteristiche e funzionalità che vale la pena conoscere.
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Un buon estrattore di succo estrae liquido dalla frutta e dalla verdura a freddo, in modo da mantenerne inalterate le preziose proprietà nutritive. Per questo l’elettrodomestico è sempre più apprezzato da chi vuole adottare uno stile di vita sano e maggiormente consapevole. Ecco 4 caratteristiche e funzionalità da conoscere per scegliere l’estrattore che fa al caso vostro.
1. Estrattore di succo dimensioni e funzionamento
L’estrattore di succo è un elettrodomestico che ha dimensioni simili a quella di una centrifuga, ma a differenza di questa permette di ottenere succhi dalla frutta e dalla verdura a freddo, ovvero macinandola con movimenti per certi versi simili alla masticazione.
La frutta non verrà stressata e in qualche modo riscaldata da lame o parti metalliche mosse ad altissime velocità, ma il processo sarà molto più dolce e consentirà di mantenere pressoché inalterate le preziose proprietà nutritive degli alimenti vegetali.
Si rivela infatti poco utile bere succhi, spremute e simili, se poi vengono privati di buona parte dei nutrienti più preziosi, proprio durante il processo di estrazione dei liquidi. Un estrattore ottimizza al massimo produzione e consumo di queste salutari bevande permettendo a chiunque lo desideri di farsele in casa.
2. Estrattore di succo costi e benefici
Il costo di un buon estrattore di succo è in genere superiore a quello di un frullatore o una centrifuga. Ci sono centrifughe che partono dai 30 euro, per un estrattore difficilmente si spenderanno meno di 100 euro e in base al brand e alle funzionalità si potrebbero raggiungere anche i 500 euro.
Un costo maggiore è però giustificato dai maggiori benefici per la salute che si possono ottenere bevendo succhi estratti da questi dispositivi, che lavorano a freddo, preservando maggiormente vitamine, fibre, enzimi e altri preziosi nutrienti presenti in frutta e verdura.
Spendere un po’ di più può avere decisamente senso, se si vuole sposare uno stile di vita più green. I prodotti di elevata qualità inoltre, che spesso sono manco a dirlo i più costosi, sono progettati per durare a lungo nel tempo, senza bisogno di particolari accorgimenti o manutenzione.
Più che come una spesa quindi, l’acquisto di un buon estrattore, andrà visto come un investimento a medio-lungo termine.
3. Velocità dell’estrattore di succo
Viviamo in una società che è in continuo movimento, dove spesso la velocità è vissuta come un valore. Tutto deve essere ottenuto con la massima velocità possibile, ma in alcuni casi questo non è detto sia l’unico e neppure il migliore approccio possibile.
Come abbiamo visto un estrattore di succo lavora in modo più lento rispetto ad una tradizionale centrifuga, ma qual è la velocità ideale che dovrebbe avere questo elettrodomestico?
Consigliamo l’acquisto di un estrattore a freddo che generi un numero di giri al minuto possibilmente sempre inferiore agli 80, con un potenza del motore che dovrà essere di circa 400 W per garantire un funzionamento ottimale.
Un basso numero di giri, evita un attrito eccessivo, che genera calore e può andare a intaccare alcuni nutrienti particolarmente delicati, come le vitamine e l’acido ascorbico che sono termolabili. Spremere a mano la frutta, risulterebbe un procedimento lungo e faticoso, un estrattore potrà svolgerlo meglio e con maggiore efficacia, senza fatica.
4. Estrattore di succhi vivi
Si parla di succhi vivi per indicare succhi di frutta o di verdura che contengono nutrienti ed enzimi degli alimenti vivi, ovvero nel loro stato originale, senza che abbiano subito alcun processo di cottura o di ossidazione.
Il concetto di “succo vivo”, o se si preferisce la terminologia inglese, living juice, è stato introdotto per la prima volta dal Dottor Norman Walker che ha vissuto per ben 99 anni e ha evidenziato nei suoi studi come molti preziosi nutrienti vegetali muoiano già a 50 gradi e come alcuni enzimi possano essere distrutti anche dalla semplice rotazione delle lame di frullatori o centrifughe.
I nutrizionisti consigliano come noto di assumere quotidianamente una grande quantità di frutta e verdura fresca e cruda, berne il succo può essere una valida strategia, ma solo se vivo, ovvero estratto a freddo.
Succhi ottenuti con altri approcci non fanno certo male, ma perdono per strada nutrienti e proprietà preziosi e questo è un vero peccato, anche considerando che frutta e verdura non costano certo poco.
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Un buon estrattore di succo, che lavori rigorosamente a freddo, aiuta a sfruttare al massimo i benefici di frutta e verdura di stagione, adottando uno stile di vita maggiormente sano. Ci sono oggi parecchi estrattori disponibili sul mercato, prima di sceglierne uno sarà bene quindi informarsi a dovere su caratteristiche e peculiarità di questi particolari elettrodomestici, sempre più apprezzati da un crescente numero di consumatori.