Rilevatore monossido di carbonio e fumo: 6 tipologie, benefici e vantaggi
Rilevatori di Monossido di Carbonio smart, rilevatori ottici di fumo, sono solo due delle tipologie di sensori che possono salvarti la vita. Scopri con noi quali sono, come funzionano e i principali vantaggi.
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Ci sono alcuni dispositivi che è importante avere all’interno della propria casa. Sicuramente avrai un buon sistema di allarme per furti e intrusioni, ma hai mai pensato a scegliere un buon rilevatore di fumo e di Monossido di Carbonio?
Mentre il primo può aiutarti a fuggire in modo efficace da un incendio, il secondo è un vero salvavita, in quanto può rilevare la presenza di Monossido di Carbonio nella tua casa. Vediamo quindi insieme quali sono le tipologie e le funzioni di questi dispositivi.
Il rilevatore di monossido di carbonio
Il rilevatore di monossido di carbonio è un dispositivo che ti può salvare la vita: può rilevare, infatti, tracce di monossido di carbonio all’interno della tua casa. Inoltre monitora il suo accumularsi, così da poterti avvisare se il livello è troppo alto.
Il Monossido di Carbonio (CO) è un tipo di gas tossico particolarmente letale, perché è quasi invisibile: niente odore né sapore, né segnali sulla tua pelle, quindi è impossibile percepirlo con i nostri sensi.
Il Monossido di Carbonio si produce ogni volta che bruciamo qualcosa, all’esterno questo gas tende a disperdersi, ma all’interno della tua casa questo non avviene. Perciò questo gas viene rilasciato dai vari impianti di riscaldamento, come camini e stufe a legna, ma anche impianti difettosi.
La presenza di CO viene indicata in Parti Per Milione (PPM): 50 PPM con un ora e più di esposizione possono iniziare a creare i primi problemi a livello di salute. Per questo motivo è fondamentale inserire all’interno della tua casa un rilevatore di monossido di carbonio, così da poterne monitorare la concentrazione ed evitare rischi inutili.
1. Rilevatore classico
Il rilevatore di Monossido di Carbonio classico è tendenzialmente fisso, perciò richiede di essere installato alla parete ed è in grado di monitorare la concentrazione di CO all’interno della tua casa.
Quando la quantità di Monossido di Carbonio supera un determinato valore, che si mantiene costante per un certo lasso di tempo, senza accennare a diminuire, il sensore suona per avvisarti che sei in pericolo.
A questo proposito, il relativo segnale acustico deve avere una certa potenza, così da poter essere sentito in tutta la casa. Alcuni di questi dispositivi sono dotati anche di un sensore che permette di rilevare anche altre sostanze nocive, come ad esempio il fumo.
Alcuni di questi dispositivi possono essere anche portatili, così potrai trasportarli ovunque tu voglia, in base alle tue personali necessità.
2. Rilevatore di Monossido di Carbonio smart
Più costoso, ma sicuramente più tecnologico, è il rilevatore di Monossido di Carbonio smart. Questo dispositivo può essere dotato di uno schermo digitale, oppure può essere in grado di trasferire tutti i dati su un dispositivo mobile.
Questo rilevatore si connette automaticamente alla tua rete Wi-Fi e lavora in automatico per studiare e analizzare la qualità dell’aria di casa tua. Inoltre, scaricando l’applicazione su un dispositivo mobile, potrai monitorare la situazione comodamente dal tuo smartphone o dal tablet.
Allo stesso modo, potrai utilizzare il telefono per disattivare la sirena e rilevare in quale zona della casa ci sono stati maggiori problemi. Infine potrai collegare, dove possibile, il tuo rilevatore ai vari assistenti vocali (Alexa, Google Home, ecc.) e ad altri sistemi di domotica presenti nella casa.
3. Manutenzione e posizionamento del rilevatore
Di solito questi dispositivi vengono installati in un punto alto della casa, come il soffitto o la parete, abbastanza vicini alle principali fonti di emissione di CO. Detto ciò, è importante porre alcuni di questi rilevatori vicini alle camere da letto, non solo per garantirne la sicurezza, ma per far sì che la sirena sia maggiormente udibile.
Dove invece non posizionare i rilevatori di Monossido di Carbonio? Sicuramente in prossimità di porte e finestre, perché il passaggio di aria potrebbe alterarne la percezione. Inoltre, mai posizionarli dietro a tende e altri complementi di arredo, potrebbero coprire i sensori. Anche un ambiente troppo umido potrebbe deteriorare più in fretta il dispositivo, alterandone la capacità di rilevare la presenza di gas nella tua casa.
Per quanto riguarda la manutenzione, invece, i rilevatori di CO hanno una vita lunga: possono durare fino a 10 anni, in base al modello e al modo in cui viene alimentato. Un dispositivo a batteria, infatti, si scarica più velocemente rispetto a uno collegato alla corrente elettrica.
In ogni caso, i modelli più tecnologici sono in grado di eseguire delle regolari auto-analisi sul proprio funzionamento, così da poterti avvertire in caso di malfunzionamento del dispositivo.
4. Il rilevatore di fumo
Il rilevatore di fumo, invece, è un dispositivo in grado di prevenire eventuali incendi, avvisandoti nel momento in cui si trova del fumo nella tua casa. I modelli più classici tendevano essenzialmente a rilevare la sola presenza di fumo, ma con il tempo la tecnologia si è evoluta, creando dei dispositivi in grado di prevenire la presenza di un incendio, attraverso diversi fattori.
Oltre ai classici rilevatori di fumo, che percepiscono la presenza di particelle prodotte dalla combustione di un qualsiasi materiale, ci sono anche i rilevatori di fiamma. Questi dispositivi sono sensibili alle radiazioni, così da accorgersi della presenza di fiamme quando non sono ancora visibili a occhio nudo.
Infine, ci sono anche i rilevatori di calore e temperatura, particolarmente sensibili all’aumento della temperatura interna della tua casa.
5. Rilevatore di fumo wireless a camera ionizzante
Detto questo, in un mondo che è sempre più smart, ci sono modelli di rilevatori di fumo che non sono solo wireless, ma sono dei veri e propri gioielli della tecnologia.
Il rilevatore a camera ionizzante, ad esempio, può rilevare la presenza di fumo osservando come varia il campo elettrico: quando avviene una combustione, nell’aria vengono rilasciate delle sostanze che ionizzano un gas, presente nella camera di rilevazione.
Questo tipo di sensore è ottimo per rilevare in modo semplice e veloce incendi che si accendono in modo rapido, sebbene siano meno efficaci nel caso di fuochi che producono poca fiamma. Inoltre sono davvero molto sensibili, perciò basta poco per farli scattare, causando una serie di falsi allarmi.
6. Rilevatori ottici di fumo
Sicuramente i rilevatori di fumo migliori sono quelli a fascio ottico. Questi analizzano la luce attraverso un led all’interno del dispositivo, che crea un raggio di luce a infrarossi.
Questa luce, a contatto con la fotocellula, genera energia elettrica finché si incontra con la luce. Quando il fumo entra nella camera del rilevatore, interrompe il fascio di luce, facendo scattare l’allarme acustico. Meno sensibile del modello a camera ionizzante, è molto semplice e diretto nella misurazione della presenza di fumo nella stanza.
Come posizionare il rilevatore di fumo
Il primo consiglio è quello di non posizionare il tuo rilevatore di fumo in parti della casa soggette alla presenza di vapore, come la cucina, salvo evitare continui falsi allarmi.
Allo stesso modo ti consigliamo di mettere il tuo rilevatore lontano da lampade e lampadine: la polvere in sospensione potrebbe contaminare la camera. Dovresti posizionare i tuoi rilevatori sulle vie di fuga della tua casa, così potrai abbandonare facilmente il luogo dell’incendio. Noi ti suggeriamo il soffitto, o una parete molto alta.
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