Numerosi vantaggi col Bonus Domotica: detrazioni fiscali per tutte le tasche
Un aiuto concreto per chi ha investito nella domotica in casa. Il Governo conferma il Bonus Domotica, l’agevolazione fiscale riservata a tutti quelli che hanno affrontato delle spese importanti con l’obiettivo di migliorare l’efficienza di casa.

Ottima l’opportunità che arriva dal Bonus Domotica grazie al quale si avranno diversi vantaggi, tra cui la detrazione fiscale. La domotica sta rivoluzionando le nostre case, sia quelle nuove che quelle che subiscono importanti interventi di ristrutturazioni.
La casa diventa intelligente grazie all’automatizzazione di funzioni e impianti che utilizziamo tutti i giorni: dalla sicurezza agli elettrodomestici passando per riscaldamento e illuminazione. Non è difficile immaginare come ci possano essere diversi ed evidenti vantaggi, di comodità certo ma anche di efficienza energetica.
Ecco perché l’automazione delle nuove tecnologie fanno parte di ciò che è detraibile grazie appunto ai Bonus che il Governo offre affiche si favorisca l’efficientamento e cresca la sicurezza della casa.
Nello specifico però che cos’è il Bonus Domotica 2023? Si tratta dell’agevolazione fiscale che è prevista per chi compie spese con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica di casa. In molti ne hanno già sentito parlare, non è una novità assoluta, infatti era già presente lo scorso anno ed è stato confermato grazie alla Legge di Bilancio fino al 31/12/2024.
La domotica è ammessa a questo Bonus. Ha rivoluzionato il mercato grazie ad una importante riduzione degli sprechi con un netto miglioramento nell’utilizzo degli impianti e nella prestazione degli edifici. Così come importante è il controllo di tutti i sistemi e impianti grazie ad un click o un comando vocale su app, cellulari e tablet.
Costi e sicurezza del Bonus Domotica

Nello specifico ci sarà una detrazione fiscale Irpef al 65% delle spese sostenute negli impianti domotici e in tecnologie di Building Automation. Chi lo richiede avrà un rimborso pari alla quota di cui sopra che sarà diviso in rate annuali, dieci in totale.
Facendo riferimento alla domotica il limite di spese detraibili è pari a 15.000€. Cosa significa? Se doveste spendere una cifra superiore andreste a recuperare solo il 65% di 15.000€. Potranno richiedere il Bonus i contribuenti privati e titolari di impresa con Partita Iva (proprietari dell’immobile) dopo aver presentato la documentazione necessaria. I pagamenti dovranno essere naturalmente tracciabili e tutti i dati andranno comunicati ad Enea entro tre mesi dalla fine lavori.
Fondamentale sarà la dichiarazione dei redditi per ottenere il Bonus mettendo dentro tutte le spese che si sono sostenute così come i documenti. Se avete dubbi potrete visitare la pagina internet di Enea per qualsiasi domanda e guida. Si potrà detrarre anche la manodopera dell’intervento insieme alla progettazione.
La tecnologia si sposa con la domotica, elemento importante è la gestione automatica personalizzata attraverso il controllo da remoto. Il comando a distanza è conditio sine qua non per la definizione di impianto smart.
Bisogna prestare attenzione anche ai dispositivi con cui poter monitorare i consumi energetici e conoscere tutte le info sul funzionamento degli impianti che possiamo regolare a nostro piacimento. Non potranno mancare le norme di sicurezza, edilizia e urbanistica. Per i sistemi Building Automation la tecnologia deve rientrare nella Classe B, definita dalla norma EN 15232
E veniamo infine all’argomento sempre di primaria attenzione. A quanto ammonta il costo di un impianto domotico? Le spese variare a seconda della realizzazione e installazione. In genere si possono spendere dai 5.000€ ai 15.000€. Se però nonostante il Bonus i costi fossero lo stesso alti allora bisognerà trovare soluzioni alternative alla domotica, lo stesso efficienti in termini di benefici.